Dimensione del carattere 

Sabato 11 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

Ricerca avanzata

04/06/2014

LMCA su un ponte costruito in 50 anni

Continua la storia dei ponti sul Tanaro. Siamo al 1450, epoca del primo ponte in pietra della città. Ma attraverso un dialogo impossibile veniamo a sapere che...

   

LMCA su un ponte costruito in 50 anni

Continua anche nella puntata del 27 maggio de ‘La Mia Cara Alessandria’, trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di radio Bbsi e disponibile nella sezione podcast dei siti www.fabbio.it oppure solo per la parte storica www.ritrattidallalba.it, la storia del ponte Tanaro.

La scorsa settimana ci eravamo lasciati al 1450, mentre gli alessandrini avevano ottenuto dal Duca di Milano, Francesco Sforza l'autorizzazione a costruire un nuovo ponte di pietra al posto di quello di legno, che consentiva di passare il Tanaro, senza bagnarsi neppure un alluce, fin dalle origini della città. “Le condizioni? Buone, ma non ottime. Soprattutto i responsabili della cosa pubblica temevano di non farcela a costruire il nuovo ponte in tre anni. Ma convincere il Duca a tempi più lunghi non c'era neppure da pensarlo. E allora? Beh, grazie alla macchina del tempo ho visto proprio ora entrare nella Locanda del Gallo Rosso, in piazza Tanaro, tre importanti esponenti della cosa pubblica: Emanuele Trotti, Antonio ed Alberto Guasco. Che si siano incontrati per discutere del nuovo ponte, magari bevendo il cancherone della casa e trangugiando qualche cucchiaio di zuppa di farro e di vecie o cicerchie? Avviciniamoci alla finestra che è socchiusa, così possiamo sentire cosa si dicono…”. Detto, fatto i tre, con una faccia di palta o di palea che li faceva apparire come naturali succedanei del Tanaro, il 25 ottobre 1455 posero, solennemente, davanti alle autorità comunali schierate, la prima pietra del nuovo ponte. “Erano a metà dell’opera loro! In realtà i piani fantastici dei nostri amministratori pubblici erano stati abbondantemente superati dalla realtà, perché molte delle cose che avevano pensato si erano regolarmente avverate e anche in peggio, come la morte di Vespucci e qualche piena del Tanaro che regolarmente demoliva le arcate che gli alessandrini avevano faticosamente costruito. Tanto è vero che, pur anni dopo i tre originariamente previsti, il Duca di Milano si era spazientito e aveva sollecitato gli anziani a finire l’opera. Ovviamente con scarso successo”. Nel 1485, trent’anni dopo la posa della prima pietra, il Commissario citrapadano Guido De Castiliono rassicura il Duca di Milano che entro due mesi il ponte sarebbe stato finito, ma invece passa meno di un anno e nel 1486 il Tanaro in piena travolge 4 arcate. E intanto il canonico Giovanni Berta nella sua ‘Cronistoria’ decreta la fine dell’opera nell’anno del Signore 1492, “ma ahimé anche gli storici possono sbagliarsi. Infatti nel 1496 con Delibera municipale si chiede all’impresario, il Magister Bonifortus di Solario, di tenere in piedi il ponte di legno fino a che non è finito quello nuovo. E nello stesso anno il Tanaro in piena sommerge il ponte. E’ un’esondazione catastrofica al punto gli alessandrini chiedono al Duca di Milano imponenti sgravi fiscali. Pure in assenza di certezze e di chiarimenti definitivi intendiamo terminato il ponte tra fine 1400 ed inizio 1500. Un ponte costruito in 50 anni, in pietra, coperto e che subirà continue peripezie…”.

Con la rubrica ‘Ferro e poltiglia ovvero Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti, proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri: “Ca sea met n’hai voja, basta che ra caudera ad mag la buja. Che sia come ne hai voglia, basta che la caldaia di maggio bolla”.
Con ‘L’almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria’ si ritorna, invece, al 27 maggio 1635, quando “… A cagione dell’eccessivo freddo si vide il ghiaccio in Alessandria, il quale continuò alcuni giorni. Si vendette in allora il frumento a lire 70 alla salma di staia 12…”.

Con la playlist secondo appuntamento con le Indimenticabili di Roberto Cristiano: ‘Gli Occhi Verdi Dell'Amore’, I Profeti; ‘La voce del silenzio’, Elisa e Andrea Bocelli; ‘It’s Five O’Clock’, Aphrodite's Child; ‘Have You Ever Seen The Rain’, CCR Creedence Clearwater Revival; ‘Tanta voglia di lei’, I Pooh; ‘Image’, John Lennon; ‘O sole mio’, Luciano Pavarotti.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria