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Sabato 11 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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20/04/2014

LMCA: Alessandria fondata dai Crociati?

Risalendo alle origini dello stemma con la croce rossa su campo d'argento ci si imbatte in alcune ipotesi. Fabbio le racconta con i loro pro e i loro contro

   

LMCA: Alessandria fondata dai Crociati?

Si parla di Comuni nella puntata del 22 aprile de ‘La Mia Cara Alessandria’ su Radio Bbsi (dalle 12,15 alle 13,15; podcast sui siti www.fabbio.it oppure www.ritrattidallalba.it). L’Italia è la patria dei Comuni; il Piemonte ancor più: sugli ottomila italiani, circa 1200 sono piemontesi e 1550 lombardi, quasi il 35 per cento sul totale in due sole regioni su 20.

Statistica a parte, a interessare è come ognuno di questi Comuni abbia un suo stemma, che ‘segna’ la propria breve o lunga storia. Alessandria non fa certo eccezione, anche se è un poco difficile stabilire da quanto tempo si fregi dello stemma crociato di rosso su campo d’argento. Lasciandosi trasportare dalle onde calme del tempo, si arriva alla fondazione, nel 1168. Due sono le tesi che gli storici amano di più.

La più suggestiva spiega che lo Stemma fu portato in città dai crociati, quindi Alessandria è una città templare? “Se di crociati si parla, allora dobbiamo sapere che fare il Crociato significava fare un voto e l’insegna (cioè la croce rossa su campo bianco) si perdeva quando il voto veniva sciolto, cioè preferibilmente al termine della crociata. I templari però mantenevano a vita questo voto." Seconda contestazione: se qualche alessandrino aveva partecipato alle crociate doveva averlo fatto dalla III in avanti. Lo aveva fatto a nome della città tanto da adottarne il simbolo? La partecipazione è un momento caratteristico della sua storia? Non pare.

Con la seconda ipotesi, invece, si pone una questione di partiti, anzi di bipolarismo: Guelfi, sostenitori della legittimità del Papa di occuparsi di cose terrene e non solo spirituali; e Ghibellini, schierati invece dalla parte dell’imperatore e non disposti a riconoscere altro ruolo al Papa. I papisti usavano una bandiera con la croce di San Giorgio (23 aprile il suo giorno di calendario), mentre i seguaci del trono utilizzavano la Croce di San Giovanni, con i colori invertiti: croce bianca in campo rosso. “Alessandria era città papale, ma riconosciuta dall’impero, che era comunque sacro e romano, e quindi anche questa tesi traballa. Ce ne sarebbe una terza, forse un poco più da leggenda, ma che è giusto raccontare. Nel 1170 gli alessandrini donano a Papa Alessandro III un sedime su cui costruire la Cattedrale di San Pietro. Pare che essendo i nostri consoli recatisi dal Papa per consegnare il dono attraverso la apposita documentazione notarile, avessero ricevuto in cambio due cose: il vessillo guelfo e la scritta che da allora sta sotto lo stemma: Deprimit Elatos, Levat Alexandria stratos. Alessandria reprime i superbi ed innalza gli umili: che la città sconfigga i superbi è sicuramente un verso dedicato alla vittoria contro Federico I, detto il Barbarossa. Ma l’assedio è del 1174, cioè quattro anni dopo. Allora? Su una cosa comunque tutti concordano, la seconda parte del verso: ‘eleva gli umili’ non è tanto dedicata a una predisposizione degli alessandrini verso gli altri, specie quando meno hanno, quanto proprio a descrivere gli alessandrini d’allora, gente dei campi, umili, ma popolo di uomini di valore”.

Per non avere più dubbi bisogna andare al 1206, anno in cui viene definitivamente sancita la Diocesi di Alessandria con Acqui. Tra Grifoni controrampanti, con la testa d’aquila e il corpo di leone, e putti.

Con l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria, si ritorna al 23 aprile 1175, quando “… Gagliaudo Aolario, alessandrino, libera la patria dall’assedio nel giorno in cui correva la domenica delle Palme…”.
La playlist della settimana è, infine, dedicata alle ‘shazammate’ degli ultimi mesi di Piercarlo Fabbio, che si è divertito a ricercare titoli e interprete con l’app: ‘Conquest of Paradise’, colonna sonora del film di Scott; ‘Hot Stuff’, Donna Summer; ‘Ain't No Mountain High Enough’, Diana Ross; ‘Carry You Home’, James Blunt; ‘Don't Stop Me Now’, Queen; ‘Je Suis Seul Ce Soir’, dalla Colonna Sonora di ‘Midnight in Paris’.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria