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Sabato 11 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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29/03/2014

LMCA: si va in Crimea come nel 1855

Teniamo insieme cose diversissime tra loro come le vie di una città, un'infermiera, Valfrè, il Barbarossa, un fotoreporter, un aeroporto e...

   

LMCA: si va in Crimea come nel 1855

Messa in folle la macchina del tempo, ‘La Mia Cara Alessandria’, trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi e disponibile nella sezione podcast sui siti www.fabbio.it e www.ritrattadallalba.it, nella puntata del 25 marzo si lascia trasportare dall’impetuosa corrente della storia. E prova a tenere insieme il Barbarossa, la caserma Valfrè, un giornalista di guerra, un fotoreporter, un’infermiera; il sistema del triage per il quale quando si arriva al pronto soccorso è assegnato un codice; un aeroporto, la toponomastica cittadina e, ovviamente Alessandria. Un miscuglio, un pentolone ribollente, da cui esce la guerra di Crimea combattuta a metà dell’Ottocento dai Russi e contro un esercito alleato composto da Turchi, Inglesi, Francesi e da un contingente italiano, o meglio del Regno di Sardegna, agli ordini del generale Alfonso La Marmora.

Una delle prime guerre dove il corpo a corpo, con il quale alla fine si risolvevano le battaglie tradizionali, fu laboriosamente sostituito dall’artiglieria e dalle nuove tecnologie. Gli stessi Bersaglieri, fondati da Alessandro La Marmora che morì a Balaklava, ne erano una dimostrazione. Nell’artiglieria italiana partecipò alla spedizione anche Leopoldo Valfrè, cui venne poi dedicata la nostra maggiore caserma, seconda solo alla Cittadella. “Una guerra a distanza che, però, non mancò di essere estremamente distruttiva sia per le cose, che soprattutto per gli uomini: morirono 95.615 francesi, 35mila turchi, 22.182 inglesi, 2294 piemontesi (di cui solo 16 morti in combattimento nella battaglia del fiume Cernaia, 200 per complicazioni dovute alla ferite riportate e i rimanenti per il colera. I russi lasciarono sul campo 480.000 cadaveri. Un’ecatombe, oltre 630 mila morti. Il contingente piemontese (circa 18mila uomini, anche se le cronache dell’epoca parlano di 15mila) partì proprio da Alessandria. Il concentramento avvenne nella nuova piazza d’armi degli Orti, dove ora vi è l’aeroporto”. E così Crimea e Lamarmora sono nomi presenti anche nella nostre vie e corsi, a ricordare “la guerra tecnologica (che non annette nulla, ma conserva o muta equilibri territoriali); la prima guerra non raccontata da generali o ufficiali; la guerra della comunicazione con Roger Fenton che viaggiava su un carro laboratorio trainato da un cavallo sviluppando e stampando le fotografie. La guerra del medico russo Nicolaj Pirogov, che organizzò una classificazione dei feriti in categorie di gravità – il triage – esattamente come si usa oggi nei Pronto Soccorso. Per la prima volta le infermiere, da poco ideate da Florence Nightingale (nata a Firenze nel 1820, si schierarono sui campi di battaglia: partì per la Crimea nel 1854 con 37 volontarie; i feriti non venivano curati solo sul piano sanitario, ma aiutati anche sul piano umano e sociale. Anche da parte russa venne schierato un corpo di infermiere fondate da Dasha Sevastopolskaja. Tra le nuove tecniche operatorie si sperimentò l’anestesia in zona di guerra.

Con ‘L’almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria’, si ritorna ancora più indietro nel tempo, precisamente al 25 marzo 1459, giorno in cui “…Biagio Panza, cittadino di Alessandria, mosso dalla devozione verso Maria SS., fa edificare una chiesa sotto il titolo delle Grazie fuori le mura di questa città, nei confini di Borgoglio verso l’Astigiano, nel luogo detto l’Astigliano”.

Nella playlist della settimana Fabbio e Roberto Cristiano propongono l’Hit Parade 1976 con i grandi successi di quell’anno in classifica: ‘Alla Fiera Dell'Est’, Angelo Branduardi; ‘Ancora Tu’, Lucio Battisti; ‘Daddy Cool’, Boney M; ‘Non Si Può Morire Dentro’, Gianni Bella; ‘Margherita’, Riccardo Cocciante; ‘Hotel California’, The Eagles.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria