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Sabato 11 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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18/03/2014

LMCA: la cronaca del ciabattino

L'atterramento della Cattedrale di Alessandria raccontata da un illetterato, che detta ciò che vede con il linguaggio del tempo. Fabbio fa rivivere la voce di Luigi Giulini

   

LMCA: la cronaca del ciabattino

Normalmente, quando ci si occupa di storia, si sceglie la versione dei fatti più a portata di mano per raccontare un fatto. Quella scoperta dagli storici tra montagne di documenti o perché si è individuata solo quella, la più curiosa o più in voga. Ma quando si parla di un episodio relativamente vicino a noi, come ad esempio l’abbattimento del Duomo di Alessandria nel 1803, allora vi sono più annalisti che raccontano e l’imbarazzo della scelta diventa forte. Piercarlo Fabbio nella puntata dell’11 marzo de ‘La Mia Cara Alessandria’, la trasmissione in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi e disponibile nella sezione podcast dei siti www.fabbio.it oppure www.ritrattidallalba.it, proseguendo la cronaca di due settimane prima di Giovanni Berta, si è accorto che quella notizia poteva essere scritta anche in un altro modo ed è andato alla ricerca di qualche altra cronaca, naturalmente trovandola. E’ quella di Luigi Giulini, non uno storico dell’epoca o un patrizio di qualsivoglia famiglia alessandrina né un giornalista. Casomai un ‘protogiornalista’. “Innanzitutto è un ciabattino, un illetterato. La sua cronaca è manoscritta probabilmente sotto dettatura, ma quello che più mi piace è il suo linguaggio, puntellato da termini qua e là dialettali, quindi simile alla parlata popolare del tempo, da cui ogni tanto sembra affrancarsi scrivendo un parolone di quelli sentiti dire dai nobili, ma il suo scritto è talmente pieno di ricordi, rimpianti e anche moti di ribellione, che diventa una testimonianza di ciò che poteva pensare la gente di quella decisione che i francesi e il loro primo Console (poi Imperatore), Napoleone Bonaparte, avevano preso. Cioè quella di ‘atterrare’ la Cattedrale di Alessandria”. E così riferisce che, “…chiuse le porte del Duomo dal Majre di questa città, non restò che ai sacerdoti di sgomberare la Chiesa. Soprattutto venne spostato l’8 gennaio il simulacro della Madonna della Salve con tutta la sua argenteria nella Chiesa dell’Annunziata. Il trasporto fatto nottetempo ‘alla mezza notte’… Il trasporto si fece con tantissima gente e due guardie a rinforzo, ma senza lume e occultamente…” Tra i particolari, ci sono la Torre con i suoi orologi, “in ispecie quello della luna” e il Campanile. Con certosina precisione il Giulini racconta, numerando i giorni, le ore e soprattutto le mine, fatte brillare dal Directeur de Fortifications, Grac; i materiali che la gente si raccoglie, la demolizione con grande scoppio proprio della torre con pietre lanciate da ogni parte. Una cronaca che si interrompe improvvisamente alla 20esima cartella, “quasi che il tempo- redattore abbia tagliato il testo per mancanza di spazio”.

Dopo ‘L’almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria’, anche questa puntata si chiude con la playlist, che, sempre curata da Fabbio e Roberto Cristiano, propone l’Hit parade 1975 con: ‘Sabato Pomeriggio’, Claudio Baglioni; ‘Lady Marmalade’, versione Moulin Rouge; ‘L' importante é finire’, Mina; ‘Feelings’, Morris Albert; per poi saltare a ‘Piange il Telefono’, Domenico Modugno; ‘Profondo Rosso’, Goblin e ‘Rimmel’, Francesco De Gregori.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria