Alessandria città di pianura ma anche di mare... “Non c’è alito di pensiero che, alla fine, non citi il mare come una meta agognata, come una parte di noi stessi. Di pianura, sì, certo, con i piedi asciutti ben saldi, sicuramente, ma chissà perché, gli alessandrini si sentono un po’ marinai. Sarà la presenza delle acque dei suoi fiumi, le lontane origini degli Statielli liguri dai quali proveniamo, la vicinanza con Genova. Così i nostri poeti non dimenticano il mare, come Sandro Locardi ricordava nel suo ‘Mare in fondo al Cristo’, uno straordinario bozzetto tra povertà, semplicità e immaginazione del nostro mondo più piccolo e forse anche più antico”. E così ne ‘La Mia Cara Alessandria’, in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 sulle frequenze di Radio Bbsi e disponibile nella sezione podcast del sito www.fabbio.it, Piercarlo Fabbio prova a iniziare con una poesia di Gianni Regalzi, scritta nel 1997 dal Parco del Monte Beigua sopra Varazze, dal titolo ‘Mare’.

Per la rubrica ‘Ferro e poltiglia ovvero Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti, proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri', ‘Uardev da l’ani bisest, cul cu vena dopo l’è ancura pes’.

E, subito, si torna a parlare di Alessandria e Napoleone, per arrivare nel 1803, esattamente il 6 gennaio, in piazza Maggiore o Grande, oggi della Libertà e all'abbattimento della Cattedrale di san pietro, raccontata dal canonino Giovanni Berta. Tra scavi, scoperte, recuperi e restauri in quella città di pianura e di mare… che ‘Ritratti dall’alba’ racconta nel progetto di Efal, ente di formazione professionale del Movimento Cristiano Lavoratori cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio. “Un progetto che ha preso spunto proprio da queste trasmissioni. E che sarà un corso per parlare di leggende, personaggi, episodi della nostra storia, un po’ come faccio io ogni settimana, utilizzando però esperti, che in aula, spiegheranno i vari argomenti”.

Tra i temi più curiosi, la zanzara che ha sconfitto il Barbarossa; Baleta; il dialetto alessandrino; San Pietro e Gagliaudo; Vochieri, la storia, il processo, la condanna; il tricolore in Cittadella; il ponte Tanaro prima del Meier; San Francesco, i miracoli e la sua Chiesa trasformata in Ospedale; la Cittadella; le regole della città nei secoli. E poi ancora il Broletto e Palazzo Ghilini. C’è già anche un sito web (www.ritrattidallalba.it), che raccoglie materiali su Alessandria in modo moderno e flessibile: fotografie, video, podcast, lezioni e altro c’è in programma. L’impostazione è di Matteo Forcherio per MF Studios; le fotografie di Albino Neri e i podcast, veri propri ritratti di storia, cronaca, leggende, personaggi alessandrini sono tratti dalle mie trasmissioni. Fra un po’ potrà contenere videocorsi e il primo libro di una collana.

Anche questa puntata si chiude, dopo ‘L’almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria’, con la playlist, dedicata questa settimana a Marvin Hamlisch: ‘The Entertainer’; ‘What I Did For Love’, da Chorus Line From the 2006 Broadway Revival Cast Recording. Featuring Natalie Cortez; ‘Life Is What You make It’, da the movie Kotch 1971; ‘The Travelin Life’, canta Liza Minnelli; Music from Bananas’; ‘The Way We Were’, Barbra Streisand; ‘Looking Through The Eyes Of Love’, Melissa Manchester da the motion picture soundtrack for Ice Castles; ‘One Hello’, canta Randy Crawford; ‘A Chorus Line’.