“Un giorno Gianfranco Cuttica di Revigliasco mi disse: 'In questa città la storia scritta è stata cancellata e allora la si deve saper leggere nascosta nelle facciate delle case', seppellita dalle superfetazioni che nel tempo sono state artefatte e che hanno coperto un altro tempo, più antico, più lontano. La lettura del linguaggio dei conci, dei mattoni, delle tecniche costruttive, dei segni degli uomini e del loro modo di vivere il loro tempo è un dono offertomi da Fulvio Cellerino. La storia delle loro passioni sta nel ritrovamento dell’antico Broletto di Alessandria, scoperto e riportato alla luce in occasione della ristrutturazione dell’ex distretto militare voluta da Gianfranco Pittatore e terminata da Pierangelo Taverna. Ora quella storia si può leggere nei muri e noi tentiamo di recuperarla, tra bifore, trifore, archi accennati ma fermati nella loro metà. E adesso che riconosciamo la nostra storia solo vedendola, dalle carte rimaste nascoste per secoli, spolverate e nuovamente sfogliate per essere comprese dal latino al volgare, ne troviamo conferma”.
Una storia raccontata nella puntata del 28 maggio de 'La Mia Cara Alessandria', la trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi, attraverso il Codex Statutorum Magnifice Communitatis atque Diocesis Alexandrinae, 1547 tradotto nel 2008 a cura del professor Egidio Colla (461 anni dopo). Da qui sono tratti alcuni brani del Giuramento del Podestà e, “se di un podestà dobbiamo immaginare, pensiamo di dare a lui parola, cioè a chi il Codex, nel 1297 ha trascritto: Nobiluomo signor Muriolo di Vidalta”.
Per la rubrica 'Ferro e poltiglia ovvero Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente volutiì, proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri', si è nel Calendimaggio: “Se non volete credere che maggio sia arrivato, venite alla finestra e lo vedete ben piantato. E benvenuto maggio, quando torna il mese di maggio.... Si vori nenta credi che el magg a l'è rivà, bitevi a la finestra e al vidrevi ben piantà.. E ben vena magg quandi ch'al turna el mess ad magg...”
Con l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria, si ritorna al 28 maggio 1438, giorno in cui “....Simonino Ghilini, segretario e consigliere di Stato del duca Filippo Maria Visconti, in ricompensa de' molti servigi a quel duca prestati, ottiene li feudi di Gamalero e di Borgoratto con tutte le circoscrizioni ad esse terre appartenenti”
La playlist della settimana, curata da Fabbio con Alessandro Cagnoli, chiude la trasmissione con un viaggio nel modern jazz proponendo 'So What' (Davis) - Miles Davis 1958; 'I Wish I Knew' (Harry Warren) eseguito dal trio di Bill Evans 1961; 'Wandering' (Gayle Caldwell) eseguito da Oscar Peterson 1969; 'Move to groove' (Ayers) Roy Ayers -1972; 'Grandfather's Waltz' (Lasse Farnlof, Gene Lees) Stan Getz & Bill Evans (1973); 'My Favorite Things' (Richard Rodgers) John Coltrane – 1961.