Prosegue il viaggio avanti e indietro nel tempo accompagnato da 'Rhapsody in blue' di Gershwin. La puntata del 14 maggio de 'La Mia Cara Alessandria', trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi, si ferma sul tempo di maggio, “il mese che simbolicamente accoglie la data di fondazione di una città che poi sarà chiamata Alessandria, anno del Signore 1168. Una città assemblata misteriosamente - il mistero, l’enigma, l’arcano ci seguono sempre in questi percorsi da Indiana Jones delle paludi tra i fiumi padani – da quattro borghi: Rovereto, Bergoglio, Marengo e Gamondio. Con un ulteriore oscuro episodio che riguarda Gamondio e l’ideatore della città, Emanuele Boidi Trotti, come da tempo ci ricorda Piera Maldini mentre la città celebra il suo 845esimo compleanno (in ritardo) e eleva agli onori Rovereto come borgo fondativo per eccellenza. Ma è andata veramente così?”
Non tutto si riesce a spiegare, ma qualche frammento si può mettere lo stesso assieme, partendo dal luogo dove sorse il nuovo agglomerato attraverso la parola scritta da uno dei più grandi storici della città, Geo Pistarino, in 'Da Alessandria città illegale a Cesarea città imperiale' tratto da 'Quattordici lezioni intorno ad Alessandria' (Alessandria, Società di arte Storia e Archeologia, Accademia degli Immobili, 1998).

Per la rubrica 'Ferro e poltiglia ovvero Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti', proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri, continua l'omaggio al mese: “Des di ad su a magg i varu pu che el' dom ad Milan. Dieci giorni di sole a maggio valgono più del Duomo di Milano”.

Con l'Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria, si ritorna invece al 14 maggio 1582, giorno in cui “...Videsi verso la mezzanotte in Alessandria e altrove una gran nube come una colonna di fuoco verso l'Occidente”

La playlist della settimana, curata con Alessandro Cagnoli, è dedicata ai talenti incompresi, emeriti sconosciuti che affidano il loro messaggio musicale a YouTube. Come Aldo Blaga (Romania) in 'Come fly with me' (Frank SinatraMichael Buble Cover); David Choi (Korea) in 'How Deep Is Your Love' ( Bee Gees, Cover); Isaac Graham (Australia) in 'Wherefore Art Thou, Elvis?' (The Gaslight Anthem Cover). E poi Erinn's YouTube Band (internazionale) in 'I'm Yours'; Jimmy lewis (Stati Uniti) con 'Elton John's 'Amoreena'; Joseph Dean Osgood (Regno Unito) con 'In a Broken dream' di Rod Stewart; John Rainey (Stati Uniti) e la storica 'Blue Suede Shoes'; Clint Hollinson (Regno Unito) con una riuscita cover di 'My Love' (Paul McCartney-Wings).