Si reinizia con la Salve Regina. Anche la puntata del 30 aprile de 'La Mia Cara Alessandria', trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi. “Si cantava ogni sabato, sul far della sera, presenti i canonici e i sacerdoti officianti e la Madonna dello spasimo era ormai diventata della Salve. E il 24 aprile, giorno del miracolo del volto della Madonna che improvvisamente si era messo a sudare nel 1489, è il giorno in cui si svolge la solenne processione che ancora oggi si tiene”. Fin qui il culto, ma la Madonna della Salve si intreccia con le vicende della civitas, Alessandria e la sua Madonna procedono assieme. E così continua il racconto di questo intreccio, sempre aiutati da Renato Lanzavecchia e dai suoi poderosi studi: dal luglio 1643, quando Alessandria è assediata dal visconte di Turenna e Tommaso di Savoia; al 1756, quando ricalano in Italia i francesi e il Consiglio Comunale è significativamente preoccupato; al 1732 con le inondazioni del Tanaro, 1734 l'implacabile siccità, 1745 la disastrosa mortalità del bestiame, fino alla resa dei tedeschi in sacrestia del Duomo con la gente che prega la "Salve" “Tante storie e molte ce ne sarebbero ancora da raccontare sulla Regina dell'Empireo. Non ci mancheranno le occasioni, perché il nostro ruolo è quello di dar voce alle tante storie che vivono in mezzo alla gente e che sono solo da raccogliere e raccontare”.

Per la rubrica 'Ferro e poltiglia ovvero Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti', proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri, ecco "Avril u na tronta, su piuvissa tronteun u farissa ma ad ansen" (Aprile ne ha trenta, se piovesse trentuno non farebbe male a nessuno)

Con l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria, si ricorda la scomparsa del Cardinale Dalpozzo nell'anno 1563.

Anche la playlist, a cura di Fabbio e Alessandro Cagnoli, continua la proposta della scorsa settimana, dedicata al progressive rock e al soprannaturale con The Soft Machine (1968 A Certain Kind Hugh Hopper); Emerson, Lake & Palmer (1971 Jeremy Bender); I Popol Vuh (1981 Listen he who ventures); di nuovo Emerson, Lake & Palmer (1970 Lucky Man Lake); Gentle Giant (1972 Schooldays), per chiudere con i Pink Floyd (1969 Green is the Colour, Roger Waters).