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Sabato 11 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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26/03/2013

A 'La Mia Cara Alessandria' la radio diventa tv e si scopre la città

Dalle cartoline di Domenico Picchio il capoluogo di inizi Novecento, tra tulon, Vochieri e vecchi fabbricati. Chet Baker in playlist

   

A 'La Mia Cara Alessandria' la radio diventa tv e si scopre la città

La radio si trasforma in televisione nella puntata di martedì 26 marzo de 'La Mia Cara Alessandria', la trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi e già disponibile nella sezione podcast del sito www.fabbio.it.
“Possiamo tentare la trasformazione? Il mezzo è il più vecchio, certo, ma dà la possibilità di raccontare il tempo, come quando eravamo bambini e qualcuno ci leggeva una favola. Non avevamo né il libro in mano, né potevamo sbirciare le figure, allora era il racconto stesso a mettere in moto la nostra fantasia. Così fa la radio, trasportandoci nel tempo se vincoli di sostenerlo con figure ed immagini. Ma una volta ci prendiamo una licenza: racconteremo fatti e curiosità di Alessandria, partendo da una serie di sue fotografie, in cui il tempo è irrimediabilmente andato e oggi non se ne ha più ricordo. Così saremo noi ad essere sprofondati in quel divano a sentire le parole e a mettere in moto la nostra fantasia…”.
Per esempio, trovandoci, 'leggendo' alcune cartoline d'epoca, in piazzetta della Lega nel 1876, ancora senza l'obelisco ma con la statua di Vochieri, mentre i primi tram elettrici, il 'tulon', dal 1915 attraversano il centro portando in piazza Vittorio Emanuele, poi della Libertà, dove c'è già la statua di Rattazzi con la famosa 'indicazione' verso il Casino. E dove c'è anche, come racconta bene Lucia Lunati ne 'La Mia Cara Alessandria', il 'polentone', la pista circolare di legno su cui suona la banda la domenica. Quindi, proseguendo per via Dante, si arriva fino in piazza Genova-Matteotti, d'Armi nuova con la strada che passava sotto l'Arco. Anni importanti, durante i quali alla radio Enrico Caruso canta un motivo tradizionale siciliano dedicato alla triste storia della Baronessa di Carini oppure Claudio Villa 'Quando il giorno muor' (1923) da 'Il Paese dei Campanelli'.
Per la rubrica 'Ferro e poltiglia ovvero Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti', proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri, si gioca sullo stretto rapporto tra passato e attualità: “A pié a bisogna curi, ma a paghé bisogna andé adasi. A prendere bisogna correre, ma a pagare c'è sempre tempo”.
Con l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria, si ritorna al 26 marzo 1566, giorni in cui, “...Conferisce il sommo pontefice Pio V il cappello cardinalizio al padre Michele Bonelli, di lui nipote”.
La playlist di chiusura della puntata, curata da Fabbio e Alessandro Cagnoli, è dedicata, per la seconda parte, a Chet Baker con brani accompagnati a altre letture tratte dal romanzo di Roberto Cotroneo 'E nemmeno un rimpianto'.

 

 

 

 

 

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