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Sabato 11 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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18/03/2013

Il Conclave di Pio V l'Alessandrino

Il Papa di Bosco Marengo fu eletto nel 1566. Dopo l'omaggio a Papa Francesco, La mia cara Alessandria, si occupa dei fatti straordinari che portarono all'elezione del boschese, compresa la predizione di San Filippo Neri

   

Il Conclave di Pio V l'Alessandrino

19 marzo: Festa del papà, San Giuseppe. Ma questa volta, particolarissima, 'La Mia Cara Alessandria', la trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio BBSI disponibile nella sezione podcast del sito www.fabbio.it, festeggia 'senza accenti': il Papa.
“Quando prevale la gioia è il cuore a comandare. Così l'elezione al Soglio di Pietro di Jorge Mario Bergoglio oltre che convincerci che il futuro della Chiesa sia in buonissime mani, apre la mente ad altre considerazioni, forse un po' locali, ma atte a credere come la fratellanza universale abbia, alla fin fine, radici a noi vicine. Origini di Portacomaro d'Asti, dunque, quando Asti era provincia di Alessandria. Ci scuseranno gli astigiani se ci appropriamo di un brandello del Santo Padre, ma ce lo possono concedere, come quando diciamo di San Giovanni Bosco alessandrino. Non lo facciamo per svilimento, né per partecipare al Palio come tradizione, ma per ricordare, ad esempio, come un quartiere della nostra città, dal 1728 sostituito dalla Cittadella, si chiamasse Bergoglio, esattamente come Papa Francesco e che proprio il santo d'Assisi in Alessandria, città dedicata ad un altro Papa, Alessandro III, fece ben due miracoli. E che magari una porta della Cittadella si nomina 'd'Asti', ma forse il cammino che ci ha già indicato Papa Francesco è 'di soccorso' ad una Chiesa che deve aprirsi ancora di più al popolo, perdere orpelli e forse pompose liturgie, in favore di una socialità mondiale che soffre e pena quotidianamente. In una condizione di contesto assai diversa da quella ove l'autoreferenzialità della Controriforma dovette imporsi, come durante il papato di San Pio V, Pontefice alessandrino da Bosco Marengo. Ecco, la gioia e la felicità ci fanno vantare troppo. Diventiamo superbi a crederci la città dei tre Papi, ritorniamo nell'umiltà della preghiera, di quei semplici Pater, Ave e Gloria che Papa Francesco ci ha regalato dal balcone di San Pietro, facendoci chinare la testa di fronte all'esplicito richiamo della grandezza del Cristo”.
E quindi si fa un balzo all’indietro, nel tempo, approdando al 1566 quando fu eletto Pio V da Bosco Marengo, raccontato dal nipote fra Pio Michele Ghisleri nell'Elogio istorico del 1747 offerto alla Santità di N.S. Papa Pio VI.
Per la rubrica 'Ferro e poltiglia ovvero Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti', proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri: “Se la griva la canta a San Giusep, al farà n'invern prima e n'aotr apress. Se il tordo canta a San Giuseppe, farà un inverno prima e un altro appresso”.
Con l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria, si ritorna al 19 marzo 1644 quando, “...Questa Chiesa dell'Ospizio venne terminata e benedetta dal vicario generale del vescovo Francesco Visconti e doveva servire per un monastero di religiose dell'ordine Lateranense, che disegnavasi di fondare nelle attigue case, ma questo disegno non avendo alcun effetto, la chiesa e le case furono assegnate prima per ricovero dei poveri mendicanti, poscia per ospizio solamente di povere figlie, le quali sono dirette dalle Suore di carità, introdotte quivi nel 1832”.
La playlist della settimana, a cura di Fabbio e Alessandro Cagnoli, è dedicata ad Al Bowlly (oltre mille incisioni in carriera): musica anni Trenta e parola scritta da 'Mille lire al mese. Vita quotidiana della famiglia nell'Italia fascista' di Gian Franco Venè.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria