Dimensione del carattere 

Sabato 11 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

Ricerca avanzata

26/02/2013

La mia cara Alessandria: tempo di pubblicità

Aiutato da Picchio, Tacchella e Tagliafico, Piercarlo Fabbio gira per marchi, brand e gadgets di un'Alessandria industriale che non c'è più

   

La mia cara Alessandria: tempo di pubblicità

Primo giorno, senza par condicio, e allora si può tornare a fare pubblicità. Anche se non elettoral-politica ma per aziende storiche e non solo di Alessandria.
“L'immagine e la storia, anzi, il tempo. La pubblicità fa parte di questo – esordisce Piercarlo Fabbio nella puntata del 26 febbraio de ‘La Mia Cara Alessandria’(34), trasmissione condotta ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi - Alessandria con i suoi marchi aziendali, con i suoi prodotti promozionali è protagonista di questo tempo. Così siamo di fronte ad un ulteriore delirio, una schizofrenia mai sopita, una nevrosi incurabile che potrebbe andare sotto il nome di sindrome di Alessandria. È l'amore verso la conoscenza della città in ogni suo anfratto. Ne volete una dimostrazione? Siamo pronti a darvela facendoci aiutare da Domenico Picchio, Rino Tacchella e Gianni Tagliafico, uomini di raffinata cultura, ma che vi presentiamo sotto le spoglie di incalliti collezionisti di oggetti veicolo di brand, di materiali pubblicitari raccolti fotograficamente nel libro "Alessandria nella pubblicità e nei marchi aziendali". Ci sono mille storie, ne estrarremo qualcuna...”. Come la ‘Distilleria L. Gabriel’ di spalto Borgoglio (vicino all’hotel Londra) fino agli anni Settanta; o i bottoni Mantelli-Caria-Calcagni impressi con il nome del produttore; oppure ancora le ‘Candele Cantalupo’, prodotte nel Saponificio, al di là del passaggio a livello, ‘Morteo-Gianoglio’ produttivo fino al 1967; fino allo ‘Studio d’arte fotografica Sartorio’ in via Cavour, “che promette inimitabili e inalterabili ingrandimenti”. Anni importanti della storia alessandrina e italiana, accompagnati, tra gli altri, dalla musica, come quella di ‘Lili Marlene’ (Marlene Dietrich), ‘Macariolita’ (Ernesto Bonino), ‘Com'è bello far l'amore quann'è sera’ (Anna Magnani), ‘La vie en rose’ (Edith Piaf).
Per la rubrica ‘Ferro e Poltiglia’. Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti, proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri: “A febrar ogni galeina as bita a canté. A febbraio ogni gallina si mette a cantare…” perché ricomincia fare le uova.
Con l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria, si ritorna al 26 febbraio 1168, giorno in cui “… Il luogo di Solero obbligasi verso gli Alessandrini di mandare in questa città un certo numero di terrazzani accioché in questa prendano dimora, alla condizione di avere la cittadinanza, di sottoporsi agli stessi carichi degli Alessandrini e di essere partecipi dei loro privilegi”.
La palylist che chiude questa puntata, sempre curata da Fabbio e Alessandro Cagnoli, è dedicata alla New Wave anni Ottanta, indagando che fine ha fatto il Punk dopo la fine degli anni 70. Un mini tour che intende dimostrare un po’ l’evoluzione di questo genere dai primissimi anni con i Talking Heads di ‘Psycho Killer’ ai raffinatissimi ‘Prefab Sprout’ passando per i ‘Police’, ‘Echo & the Bunnymen’, ‘Talk Talk’ fino a Suzanne Vega.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria