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Domenica 12 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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22/01/2013

Alessandria: gli anni Quaranta tra la Guerra, i 'miracoli' di Madre Michel e la canzone...

Nella trasmissione di oggi, Fabbio racconta quando le bombe, lanciate dagli alleati, colpivano Alessandria, ma anche come la Madre Michel protesse il suo istituto e i suoi ricoverati

   

Alessandria: gli anni Quaranta tra la Guerra, i 'miracoli' di Madre Michel e la canzone...

Vaghiamo ancora nel tempo anche nella puntata del 22 gennaio de 'La Mia Cara Alessandria', la trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio, in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi e disponibile nella sezione podcast del sito www.fabbio.it.

“Abbiamo scelto il tempo dei racconti più affannati dei nostri genitori, dei nostri anziani. Quello della guerra, la Seconda Guerra Mondiale, che ha lasciato una ferita mai rimarginatasi”. Raccontando quel tempo accompagnati dai Santi, o meglio da una Santa. Pensando che cose straordinarie siano successe non solo nel male, ma anche nel bene. “Partendo magari da un particolare insignificante come uno strumento musicale antico ma popolare. Pensate, un mandolino…”. Quello che sapeva un po' suonare anche Teresa Maddalena Grillo, perché così era stata battezzata nella parrocchia di Spinetta Marengo il 26 settembre 1855, avendo vita da un giorno. Di famiglia agiata, aveva avuto un’educazione completa, quindi anche musicale. Sapeva suonare il pianoforte (che poi abbandonò per scelta di povertà, anche se le piaceva ascoltare la musica eseguita dal piano) e un poco il mandolino. “E all'inizio del racconto ci piace pensarla mentre suona il rotondeggiante strumento a corda in mezzo alle amiche del collegio, ancora giovane…”, così come riporta Carlo Torriani nel libro a lei dedicato, mentre tutto intorno scoppia la guerra, con 1125 allarmi bombardamenti, come quelli descritti da Marco Gioannini e Giulio Massobrio in 'Bombardate l'Italia'. Quella Madre malata, che morirà il 25 gennaio 1944, ma continuerà miracolosamente a vegliare sulle sue 'Figlie', le Picccole Suore della Divina Provvidenza, e la sua città.
Per la rubrica 'Ferro e poltiglia ovvero Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti', proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri: “Barata, baraté, as puel pì nen torné 'ndarè. La parola data è data. Anche nel barattare, non si può tornare indietro una volta che lo scambio è stato effettuato”.
Con l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria, si ritorna al 22 gennaio 1853-54, quando “...nella città erano le seguenti scuole Municipali pubbliche, maschili 57, femminili 12; private maschili 7, private femminili 2. Totale 78. Queste scuole erano frequentate in proporzione media da maschi 1550, femmine 225; da ciò risulta che ogni scuola ne aveva in proporzione media 25”.
E cosa ascoltavano gli alessandrini e gli italiani in quegli anni della Guerra? La playlist che, come sempre, chiude la puntata, cerca di ricostruirlo, cominciando dagli Stornelli, passando al filone dell'allegria con 'Pippo non lo sa' cantata da Silvana Fioresi e dal Trio Lescano, arrivando alla Rivista con cui, comunque, anche in quegli anni difficili, ci si poteva divertire grazie a Wanda Osiris o Macario o al maestro Gorni Kramer, senza dimenticare il Quartetto Cetra e l'orchestra del maestro Cinico Angelini.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria