La macchina del tempo con cui 'La Mia Cara Alessandria', trasmissione curata e condotta da Piercarlo Fabbio in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di radio Bbsi (disponibile nella sezione podcast del sito www.fabbio.it), viaggia tra le epoche, rimane ferma al 1174-75, mentre Fabrizio De Andrè canta 'Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers'.
“Siamo rimasti una settimana in un altro tempo, quello dell’assedio del Barbarossa e parlando con i nostri progenitori abbiamo saputo che la frase di Gagliaudo Aulari, 'Per mancansa d’fen e per mancansa d’paja, a mantnuma er bestii con dra granaia', sfottò all'imperatore, è più complessa. Molti ci hanno detto essere: 'Per mancansa d’fen e per mancansa d’paja, a mantnuma er bestii con dra granaia. Ma at dirò a nom di me fioi, e a pos propi dili con argoi, che s’un mancheisa ancasei er gran, in cederran mai i Lisandren in cederran' (Per mancanza del fieno e della paglia mantiueniamo le bestie con la granaglia. Ma ti dirò a nome dei miei figli, con orgoglio, che anche se mancasse il grano, gli alessandrini non cederanno mai, non cederanno).
E così si ritorna in quella pianura alessandrina bagnata dalla pioggia di novembre, prima che l'astuto Gagliaudo con la sua mucca vincesse i tedeschi. Quando suo figlio Baudolino, adottato dal Barbarossa, diventato elemento del corpo diplomatico dell'imperatore, fece di tutto per evitare spargimenti di sangue, invocando anche “la protezione di San Pietro e – come si legge nel libro di Umberto Eco – di tutto l'Olimpo cristiano schierato al fianco degli alessandrini assediati...”.
Per la rubrica 'Ferro e poltiglia', ovvero 'Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti', di scena di nuovo i proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri: “A Santa Caterina la neve è in collina”, per sottolineare l'inizio del ciclo invernale vero.
Con l'Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti, tanti anni fa in Alessandria, si ricorda il 27 novembre 1359 quando “... dal Consiglio generale di Alessandria vennero ordinate le correzioni alle leggi municipali di questa città. Undici furono i dottori più chiari per nome e per dottrina, e questi furono: Filippino Dalpozzo, Guglielmo Guasco, Berardo Calcamuggi, Tommaso Parma, Manfredo Trotti, Mollino Inviziati, Luchino Gambarini, Casalino Bosco, Bartolomeo Squarzafichi, Ugolino Guasco e Martino Ardizzoni, patrizi tutti di questa città”.
Playlist della settimana, infine, dedicata a Carlos Santana, per ballare, se si vuole, anche a mezzogiorno con le contaminazioni rock latine, pop rock, fusion del grande chitarrista messicano.