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Domenica 12 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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19/11/2012

'La Mia Cara Alessandria' ritorna alla fondazione della città

Nel dramma di Felice Govean il racconto in prima persona di Gagliaudo Aulari, che inventa lo stratagemma della vacca e scopre la debolezza del Barbarossa

   

'La Mia Cara Alessandria'  ritorna alla fondazione della città

Dopo la pausa della scorsa settimana dedicata all'informazione e ai suoi nuovi mezzi, 'La Mia Cara Alessandria', trasmissione curata da Piercarlo Fabbio in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi, nella puntata del 20 novembre rimette in moto la macchina del tempo, facendosi trasportare indietro fino ad 838 anni fa. “Tempi difficili per la nostra città appena fondata. Tempi da rimboccarsi le maniche. Tempi da far funzionare cuore, muscoli e cervello, meglio se fino. Tempi per raccontare episodi che segnano una città e ne condizionano la storia. Tempi per barbe rosse e scaltri contadini...”. E così mentre suonano le musiche della colonna sonora di 'Shakespeare in love'' e 'Braveheart', i ritmi popolani e popolari de 'I tre martelli' e le risatine maliziose di Nino Rota ci si trova in una piazza della nuova città dedicata ad Alessandro III, appunto Alessandria. E’ cinta d’assedio dall’ottobre 1174. Ora siamo all’inizio della primavera e i cittadini sono stremati. Si riuniscono in piazza per decidere il da farsi: consegnarsi al tedesco o resistere ancora. Ad incitare la folla c'è un contadino, già anziano, Gagliaudo Aulari (dall’Aulara? Cascina preesistente alla città e uno dei segni premonitori della nascita del Cristo). In piazza si urla, ma la voce di Gagliaudo sovrasta le altre, raccontando di quell'inganno all'imperatore, quando con lo stratagemma della mucca rimpilzata di frumento “cacciammo i tedeschi”. Una 'versione' diversa dalle solite che riferiscono non di un'iniziativa solitaria del contadino ma concordata con le autorità, tratta dal dramma 'L'assedio di Alessandria' di Felice Govean, cofondatore del quotidiano 'La Gazzetta del popolo'. Più complessa anche la frase attribuita: “Per mancansa d’fen e per mancansa d’paja, a mantnuma er bestii con dra granaia. Ma at dirò a nom di me fioi, e a pos propi dili con argoi, che s’un mancheisa ancasei er gran, in cederran mai i Lisandren in cederran”. Umberto Eco in 'Baudolino' elabora ancora a suo modo la leggenda.
Per la rubrica 'Ferro e poltiglia', ovvero 'Eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti', tra i proverbi piemontesi affidati alle inflessibili parole di un poco immaginario Vittorio Alfieri: “Chi ha bevuto il buono beva anche il cattivo”.
Con l'Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti tanti anni fa in Alessandria, si ritorna al 20 novembre 1175, quando “... memore il sommo pontefice Alessandro III delle non dubbie prove di valore date dagli Alessandrini per le vittorie di questi ottenute contro Federico II (sic), loro concede il vescovado”.
La playlist di chiusura ripropone, di nuovo, jazz-standard a mezzogiorno con una selezione di brani dal cd "When I look your eyes" di Diana Krall, canadese come Michael Bublé, con all'attivo 6 milioni di dischi venduti negli Satati Uniti e 15 in tutto il mondo.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria