“Scherzi del tempo… Alcune volte la nostalgia per un lontano passato diviene la negazione del presente. Forse ci piacerebbe vivere in un’altra epoca, più vicina ai nostri sentimenti, più in sintonia con quello che vorremmo fare. Scappiamo dal presente che riteniamo ingiusto nei nostri confronti.
Ma in qualsiasi epoca, in qualsiasi momento della nostra vita la nostalgia c’è. Non dobbiamo, non possiamo abbandonarci tra le sue braccia senza prenderne le distanze. E’ meglio dunque adattarsi al presente, vedendone gli aspetti positivi piuttosto che i negativi. Perché ne va del nostro futuro”…
E’ il tema di 'Midnight in Paris', film di Woody Allen del 2011, ma forse anche il tema del nostro momento. Potrebbe essere il tema di Alessandria, che Piercarlo Fabbio sviluppa ne 'La Mia Cara Alessandria', la trasmissione in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 dalle frequenze di Radio Bbsi (disponibile in podcast sul sito www.fabbio.it). Nella puntata del 6 novembre prova a percorrere la città, andando indietro di 18 anni per trovarsi in quel novembre 1994, in cui Alessandria è squassata da un alluvione tremenda. Passa qualche giorno e già ci si dà da fare, ma non manca la rabbia, mista all’impotenza di dover combattere non solo contro la forza degli elementi naturali ma anche contro altri uomini come noi, che forse non hanno ancora compreso. Così, entrando idealmente nel salone di una banca, si sente Marco che, dopo avere perso tutti suoi averi, arrivato alla decima coda rimbalzato tra vari sportelli per avere aiuti, decide di rispondere alle tante domande e richieste della burocrazia compilando un modulo che elenca tutto quanto compone una melassa di alluvione (un albero, un tavolo, due foglie di ippocastano, etc). Un omaggio insolito, con le musiche di Sidney Bechet e dei Pink Floyd attraverso le pagine di 'Distinta', tratto da 'Racconti dal pianeta tuono' (Fabbio, 1995), dedicato al coraggio di chi lotta, rinviando il tempo del pianto; a chi ha dovuto imparare che il dialetto alessandrino è una lingua d'acqua che si impasta con la speranza; alla forza del grigio che ti accoglie con un riso dissacratore. “Il nostro modo – sottolinea Fabbio – di ricordare, mentre a distanza di tanti anni siamo ancora dietro ai lavori di messa in sicurezza”.
Intanto la macchina del tempo, come già la scorsa settimana, riporta indietro alla saggezza popolare affidata ai proverbi, con voci autorevoli come quella dell'astigiano Vittorio Alfieri, quello del “Volli, sempre volli, fortissimamente volli” , contestato per una severità cui ribatte nei sonetti piemontesi riportati nella nuova rubrica 'Ferro e poltiglia', in cui eventuali riferimenti a fatti, persone o cose sono decisamente voluti... e attuali. Come quando dice che, “Chi ha più torto grida più forte”.

Così come attuale è la lettera pubblicata sul numero del primo febbraio 1951 del settimanale diocesano 'La Voce alessandrina', una lettera aperta al sindaco “... che se la prende con Roma...”.
Per l'Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti tanti anni fa ad Alessandria, si ritorna al 6 novembre 1480, quando “governatore di Parma viene fatto l'alessandrino Pietro Trotti. A tal carica venne esaltato dalla munificenza del duca Gio Galeazzo Sforza. Acquistossi la benevolenza non solo di questo, ma eziandio dei cittadini, ed apportò a se stesso gloria e al suo principe ottima soddisfazione”.
In chiusura di trasmissione, seconda playlist 'suggerita', questa volta da Roberto Cristiano: una prima parte che propone un piccolo spaccato degli inizi anni Settanta con i Creedence Clearwater Revival, chicche come Mina (Insieme), Le Orme con 'Cemento armato', Battisti (Anche per te), i Matia Bazar (Stasera che sera) dell'alessandrino Fabio Perversi alle tastiere.