Come promesso, si chiude nella puntata di domani, 10 luglio, de ‘La Mia Cara Alessandria’, la trasmissione condotta da Piercarlo Fabbio in onda ogni martedì dalle 12,15 alle 13,15 su Radio Bbsi, la storia della ‘Madonnina dei Centauri’, iniziata la scorsa settimana.

E proprio la ‘musica’ dei motori che da ormai 67 anni a inizio luglio riempie le vie della città e di Castellazzo Bormida fa da colonna sonora alla dettagliata ricostruzione che Piercarlo Fabbio propone della nascita di uno degli appuntamenti più conosciuti made in Alessandria. Tra i protagonisti principali ancora il farmacista Marco Re e Giovanni Moccagatta, di professione produttore di ghiaccio, che ebbero l’idea di costituire nel 1933 un Gruppo motociclistico, poi ufficialmente riconosciuto dal Reale Motoclub d’Italia. Organizzano il Giro del Quadrifoglio (200 chilometri per quattro ‘petali’ differenti attraverso la campagna, con traguardo, arrivo e partenza davanti al santuario della Madonna) per ben sette edizioni, fino al settembre 1943 (l'ottava non si tenne). Un anno quest’ultimo, in cui si accende una scintilla importante e fondamentale: infatti proprio Re scrive a un amico giornalista della Gazzetta del Popolo (come sarebbe stato poi anche Giuseppe Zerbino, anche lui originario di Castellazzo) parlando della possibile dedica del motoraduno alla Beata Vergine della Creta, “…che prestigio e sviluppo sarebbe per Castellazzo!…”. Da allora le iniziative a sostegno della proposta si moltiplicano, intervengono a sostegno i vescovi Milone e Gagnor; nel 1945 è promosso anche un concorso per l’inno e due anni dopo, l’11 febbraio 1947, Pio XII dichiara la Madonnina di Castellazzo Bormida patrona dei centauri. “La Madonnina è nostra – scrive il primo aprile sempre Re – di tutti motociclisti del mondo… e davvero non so cosa succederà al raduno di quest’anno…”. Mentre la voce di Renato Zero intona l’Ave Maria presentata al Festival di Sanremo del 1993.
Si chiude anche nella puntata di domani la rassegna dei gruppi musicali che hanno animato i concerti di fine anno scolastico, omaggio agli studenti e al loro impegno dell’amministrazione comunale Fabbio, sospeso dall’attuale. Dopo i Finley, gli Zero Assoluto, i Sonohra, l’11 giugno 2011 in piazza della Libertà oltre 7mila persone si ritrovano per ascoltare Giusy Ferreri. “La cantante – ricorda Fabbio – era già stata ospite in Alessandria, come madrina di ‘Alè Haity’, la partita benefica organizzata con il Gruppo Amag per raccogliere fondi a favore dei terremotati. Il suo ritorno fu particolarmente apprezzato anche dai genitori che, per la prima volta, non si limitarono ad accompagnare i figli ma intonarono le canzoni e parteciparono alla serata con coinvolgimento ed entusiasmo”.
Con l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti tanti anni fa in Alessandria, si torna al 10 luglio 1642, quando “Cristoforo e Francesca Accaresana, coniugi Scoglia, cittadini di Alessandria, istituiscono in perpetuo una scuola per li poveri di questa città e fanno lo lascito al maestro di cento cinquanta ducati per cadun anno, con condizione che li consiglieri di questa città possano eleggere detto maestro e che sia prete”.
Nella playlist, infine, jazz a mezzogiorno con Paolo Di Sabatino, già presentato alcune settimane fa, ma in veste di autore per altri interpreti, questa volta in Trio con Marco Siniscalco (basso) e Glauco Di Sabatino (batteria), la stessa formazione che si è esibita mesi fa all’Auditorium del conservatorio ‘Vivaldi’. Dal cd ‘The Sweetest Love’ sono proposti i primi sei brani, di cui quattro composti proprio da Di Sabatino.