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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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20/03/2012

Da Cafassi a Morando alla Casa del Mutilato

A La Mia Cara Alessandria, su Radio Alex ultima puntata prima della pausa imposta dalla par condicio

   

Da Cafassi a Morando alla Casa del Mutilato

Ultima puntata, prima del silenzio imposto dalla par condicio elettorale, questa sera de ‘La mia cara Alessandria’, la trasmissione condotta dal sindaco Piercarlo Fabbio in onda dalle 21 su Radio Alex. E, secondo tradizione, si inizierà con la storia affidata alla parola scritta, tratta da ‘Da Pista a Rione. Storia della nascita di un quartiere alessandrino’, di Alessandro Corsico e ‘L’archivio di Venanzio Guerci ingegnere alessandrino. Inventario’ di Dimitri Brunetti e Daniela Cabella (introduzione di Gian Mario Panizza) dedicato alla Casa provinciale del mutilato. “Grazie anche all’interessamento del Fai – sottolinea il sindaco – nei giorni scorsi la sede tra largo Torino e spalto Gamondio è stata riaperta per riportare l’attenzione sul recupero dell’importante dipinto murale di Alberto Cafassi sulla vittoria nella Prima Guerra Mondiale. Sugli altri affreschi di Morando, invece, è già intervenuta la Cassa di Risparmio di Alessandria”.
Dalla storia alle classifiche, che negli ultimi tempi stanno riempiendo gli organi di informazioni, alla caccia del dato più clamoroso. Intanto affidandosi a quelli riportati da Monitor Città sul gradimento dei sindaci, Piercarlo Fabbio si piazza al 21esimo posto con il 58,2 per cento (tra 104 sindaci in Italia, con oltre il 50 per cento di consenso). Sempre Monitor poi intervistando gli alessandrini fornisce alcuni interessanti spunti di riflessione: per esempio, sui lavori del nuovo ponte Tanaro Meier, nonostante l’apertura del cantiere, il 66,3 per cento pensa che non sarà mai realizzato, solo il 29,7 è realista, il 4 non risponde. Di contro sull’età del vecchio ponte abbattuto, il 23 per cento non si esprime; per il 6,8 sarebbe stato romano (peccato che l’impero scomparve circa 800 anni prima della costruzione della città); per l’8,3 risalirebbe agli anni di fondazione del capoluogo (1768); il 30,8 lo pensa coevo alla Cittadella (1728), mentre solo il 31,1 centra la risposta indicando fine ‘800. “Da qui a valutare l’opportunità di demolirlo diventa difficile, ma magari qualche alessandrino ha risposto distrattamente”.
E poi, con i tempi dettati dalla par condicio che rende la comunicazione impersonale (“Dura lex sed lex”) si chiuderà con l’Almanacco, fatti successi tanti tanti anni fa ad Alessandria: il 20 marzo 1297 si terminò la fabbrica del Duomo di Alessandria, alla quale concorse con egregia somma di denaro la nobile famiglia de’Peri di questa città. Venne dedicata a San Pietro e l’architetto fu maestro Roffino Bottini di Casale Monferrato.
Nella playlist il sindaco proporrà alcuni brani, dal classico al popolare alle marce alle musiche da film, tratti da un cd registrato nel novembre 2008 all’Auditorium Baudolino dalla Banda Civica ‘Cantone’, “amici che hanno orchestrato anche l’Inno di Alessandria, con i quali rimando il nostro appuntamento a dopo le elezioni, augurando a tutti buon voto e buona primavera… naturalmente aspettandovi numerosi a ‘Floreale’ dal 13 al 15 aprile”.

 

 

 

 

 

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