Nella puntata di ‘La mia cara Alessandria”, andata in onda martedì 21 febbraio alle ore 21 su Radio Alex, il sindaco, Piercarlo Fabbio, proprio per festeggiare il Carnevale, ha raccontato cosa succedeva in Alessandria anni fa; celebreta la nomina di Mons. Versaldi a Cardinale per arrivare ai 100 anni dell’Alessandria Calcio.
“Ill Carnevale veniva celebrato in città fino all'Ottocento con la gat' ocheide. Poi..."
"Tu es Petrus" il mottetto di Pierluigi da Palestrina apre - esattamente come è successo sabato in San Pietro a Roma - il reportage sul Concistoro per la nomina di 22 nuovi cardinali. Nominato tra gli altri Mons. Giuseppe Versaldi Arcivescovo di Alessandria, “dopo 350 anni circa – sottolinea il Sindaco - la nostra città torna ad avere un suo vescovo nel sacro Collegio".
Fabbio usa la ricostruzione storica di Roberto Livraghi per citare brani della storia dei Cardinali alessandrini che hanno preceduto Mons. Versaldi nel cardinalato; una curiosità, nel Concistoro di Sabato 18 Febbraio 2012 tenutosi a Roma, oltre al nostro Arcivescovo sono stati nominati altri due Cardinali, alessandrini per territorio e acquisizione: mons. Calcagno nato a Parodi Ligure ed il vescovo di Alba Iulia, città gemellata con Alessandria.
“Una vita da mediano, a recuperar palloni…” di Luciano Ligabue ci riporta nella festa per i 100 anni dell’Alessandria Calcio; celebrazione che ha avuto il suo culmine Sabato scorso con l’inaugurazione di targhe per ricordare diversi personaggi sportivi della nostra squadra e l’intitolazione della Sala stampa dello Stadio “Moccagatta” a Giuseppe Zerbino, giornalista, conosciuto anche come il “Gattopardo”.
Per l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti tanti anni fa, si ricorda quando il sommo Pontefice Alessandro III concesse nel 1176 ai canonici della Cattedrale di Alessandria, con rescritto 27 gennaio dello stesso anno, la facoltà e le ragioni di eleggere il proprio Vescovo.
I “Tre Martelli” con l’album “Bruzè Carvè” (bruciare Carnevale) del 1991 ci accompagnano nella playlist di chiusura, con brani come “Valzer di Frumento” e “La cansun Buzarda” in un clima di balli e canti popolari.