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Lunedì 13 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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30/12/2011

Bona sira mei cari siuri: a radio Alex la Divota Cumedia

Fabbio inizierà l'anno con una trasmissione dedicata al Gelindo dei frati. Leggerà anche alcune parti della businà del Cinquantesimo di Domenico Arnoldi, raccolta nel libro dedicato al 75esimo della Rappresentazione

   

Bona sira mei cari siuri: a radio Alex la Divota Cumedia

Ancora clima natalizio e di festa nella puntata de ‘La mia cara Alessandria’, la trasmissione condotta dal sindaco Piercarlo Fabbio tutti i martedì dalle 21 dalle frequenze di Radio Alex. Protagonista assoluto della prima puntata del 2012, in onda il 3 gennaio, Gelindo, il pastore più conosciuto della tradizione alessandrina, che dal 1924 anima il periodo tra fine e inizio anno proponendo alla sua maniera riflessioni e commenti sulla vita della città e non solo. A lui va un sentito omaggio da parte del primo cittadino che, facendolo introdurre dalla filastrocca ‘Piva Piva l’olio d’oliva…’, ricostruisce la storia di un personaggio che unisce diverse generazioni da 87 anni, da quel lontano 1924 quando fu rappresentata per la prima volta nel salone del Teatro dei Frati proposta dall’Associazione di San Francesco. ‘Gelindo ossia la Natività di nostro Signore Gesù Cristo’ su un testo del ‘600, più volte adattato fino alla versione curata dall’avvocato Aldo Moraschi, mente della Compagnia teatrale.
Ma Gelindo è esistito o no? Per Moraschi, che lo racconta in ‘Il mio amico Gelindo’, non è una di quelle maschere che nel tempo si sono trasformate a impersonare una tendenza, una comunità, un luogo, come Arlecchino o Pantalone, ma un pastore particolarmente umano che sa comprendere gli uomini, bonario e arguto, anche se talvolta pecca di presunzione; personaggio che si impone agli albori della Commedia dell’arte, usando la lingua del popolo, facendo propria la saggezza del volgo. Nel 1929 la locandina prevede tre rappresentazioni: a Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania. Sulla scena, oltre a Gelindo impersonato da Domenico Arnoldi per 54 anni, il figlio Narciso, il pastore Maffeo (storicamente Enzo Bocca), il garzone Tirsi, il cognato Medoro; ci sarebbero anche la moglie e la figlia, ma le figure femminili sono ‘tagliate’, poi ancora re magi, paggi, soldati, capo delle guardie, corte reale. Ma prima di tutto, lo spettacolo si apre con la ‘Businà’, l’introduzione, in rigoroso dialetto alessandrino, sui fatti della città e non solo messi in burla. Durante la puntata sarà riletta dal sindaco quella di Arnoldi per il 50esimo di Gelindo, l’unica registrata su cassetta e pubblicata poi nel libro sul 75esimo. Un viaggio attraverso tutti quegli anni, dalla riconciliazione tra Stato e Chiesa all’odore di bombe, cannonate, guerre, morti, all’esercito a pezzi l’8 settembre 1943, quindi la Resistenza, la Liberazione, la ricostruzione, la pace.
Ma il pastore alessandrino è anche raccontato da Luciano Bevilacqua, sempre in ‘Gelindo 75’ nell’ultimo suo pezzo prima della scomparsa, dove scrive di un’opera baroccamente didattica, con attori e spettatori che diventano un tutt’uno, secondo la tradizione del teatro popolare.
Il 2012 si apre, così come è stato per l’anno che si chiude, con un salto nel passato attraverso l’Almanacco del giorno prima, fatti successi tanti tanti anni fa, ritornando al 31 gennaio 1569 quando papa Pio V da Bosco Marengo chiama AGOSTINO BOGLIONE a guarirlo dalla malattia alle reni. Per la playlist continuano le atmosfere e suggestioni natalizie con una serie di brani a tema, partendo dalla colonna sonora di ‘Tutti insieme appassionatamente’ con Julie Andrews.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria