Rincari sulla benzina ma anche conseguenze preoccupanti per chi ha investito in quell’area del Nordafrica, esportando progetti e impiegando personale. La rivolta in Libia sta pesantemente condizionando i flussi e le dinamiche economiche, coinvolgendo anche due aziende alessandrine.
Il sindaco Piercarlo Fabbio sta seguendo con i responsabili della ‘Mino’ (progettazione e produzione di laminatoi a caldo e freddo per la lavorazione di metalli ferrosi e non) e della Panelli’ (costruzione, riparazione, assemblaggio e commercializzazione di elettropompe sommerse, moro saldatori, motori elettrici) la delicata situazione che si sta vivendo nel paese del Raìs.

In questi giorni sono rientrati i due tecnici della ‘Mino’ impegnati in un cantiere a Misurata (200 chilometri da Tripoli) ma resta alta la preoccupazione sul fronte economico. “In particolare – sottolinea il sindaco - per quanto riguarda il recupero crediti, con il concreto rischio di un forte indebolimento dei fatturati per svariati milioni di euro. Il protrarsi del conflitto interno purtroppo non consente di fare valutazioni sulla ripresa delle relazioni tra la Libia e l’Italia. Come amministrazione siamo al fianco delle due aziende alessandrine, realtà di prestigio della nostra economia, che esportano il nome della città nel mondo”.