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Mercoledì 15 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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19/01/2011

Polizia Municipale: scientificamente in sicurezza

Nuove dotazioni tecnologiche al corpo di Polizia Locale di Alessandria. Un ulteriore sforzo per garantire tranquillità alla popolazione

   

Polizia Municipale: scientificamente in sicurezza

È stato presentato il nuovo Ufficio Investigazioni Scientifiche del Dipartimento di Polizia Locale e Sicurezza di Alessandria, che eseguirà rilievi fotodattiloscopici e accertamenti documentali attraverso le moderne tecniche di investigazioni della Polizia Giudiziaria.
Il Corpo di Polizia Municipale, fin dal 2000, esegue il fotosegnalamento dei soggetti posti in stato di fermo per identificazione attraverso l’acquisizione delle impronte mediante inchiostrazione tradizionale.
A seguito delle innovazioni tecnologiche, al fine di perfezionare l’attività di esecuzione di tali rilievi, si è acquisita una nuova attrezzatura composta di hardware e software che consentono
• l’acquisizione della fotografia: sistema spisphoto o identisystem;
• l’acquisizione delle impronte digitali e palmari.
Il software CDI permette l’inserimento dei dati anagrafici e cromatici del segnalato, le impronte vengono apposte su appositi cartellini e il software le acquisisce attraverso uno scanner piano.
Il software CDIVS, invece, permette l’inserimento dei dati anagrafici e cromatici del segnalato e le impronte vengono, poi, inserite attraverso il livescanner POLISCAN2. Il VISASCAN3, registra le impronte direttamente dalla mano e le inserisce in formato immagine nel cartellino elettronico.
I rilievi effettuati vengono, successivamente, inviati al Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Alessandria per l’inoltro al Casellario Centrale di Identità di Roma che consentirà di accertare i precedenti dattiloscopici dei soggetti sottoposti a tale procedura ed adottare, quindi, gli adeguati provvedimenti.
Al fine di poter autenticare correttamente, in modo veloce, preciso ed affidabile i dati presenti sui documenti d’identità dei vari soggetti controllati quotidianamente sul territorio, si è ritenuto opportuno acquisire un dispositivo che permetta di eseguire una lettura documentale, catturando e salvando l’immagine di un documento e confrontarla automaticamente con l’originale.
Tale sistema consente di leggere un’ampia varietà di documenti registrando le immagini all’infrarosso, alla luce visibile, alla luce ultravioletta e retroriflettente. Il lettore 3M Full Page rileva automaticamente la presenza del documento che permetterà agli operatori di concentrarsi sulla persona e non sulle operazioni che verranno, invece, eseguite dal lettore.
L’Ufficio Investigazioni Scientifiche è anche dotato di uno scanner portatile autonomo concepito per effettuare scansioni precise e veloci anche fuori dall’ufficio senza la necessità di collegare lo scanner al computer durante l’acquisizione dei documenti. Lo scanner è, inoltre, dotato di un processore in grado di acquisire i documenti, elaborarli, e salvarli nella memoria.
A differenza degli scanner tradizionali, sarà possibile passare lo scanner sul documento, consentendo di acquisire anche documenti e oggetti rilegati, o inamovibili come, per esempio, una tappezzeria, un marmo di pavimento un libro antico e altro.
“Ancora e di più la tecnologia è al servizio della sicurezza. Non potendo, per i ben noti problemi di risorse, bloccate dalle leggi dello Stato, procedere con una grande dotazione di personale, nonostante assicuriamo comunque incrementi; la Polizia Municipale continua a dotarsi di strumentazioni di alta qualità che migliorano e rendono sempre più efficiente l’attività al servizio del territorio – afferma il sindaco Piercarlo Fabbio - Dopo le telecamere, lo speciale scanner portatile in dotazione alle pattuglie per la lettura elettronica dei documenti e, presto, i varchi per rilevare le targhe delle auto in ingresso in città, ora il Dipartimento di Polizia Locale si dota di un ufficio moderno che mette Alessandria tra i pochi centri in Italia in grado di identificare chi commette reati. Come sempre, anche in questo caso, garantiremo il servizio ai comuni vicini”.
“Con l’apertura del nuovo ufficio di investigazioni scientifiche - dichiara il Comandante Pier Giuseppe Rossi - il Dipartimento di Polizia Locale della Città di Alessandria ha acquisito nuova strumentazione tecnologica finalizzata a contrastare e prevenire le illegittimità diffuse sul territorio, permettendo contestualmente di ridurre i costi in termini di risorse umane. Prossimamente detto ufficio amplierà le proprie competenze attraverso la specializzazione del personale assegnato al fine di poter essere un punto di riferimento per le polizia locali della Provincia di Alessandria e di collaborazione con le Forze di Polizia statali”.

 

Storie vere:
quello straniero irregolare che non se ne va…

 

È sempre lui. Ha cambiato il nome nove volte, stesso reato, ma l’autore no.
Straniero, da anni è in Italia, è stato fermato per un controllo, identificato perché irregolare, sottoposto ad accertamenti fotodattiloscopici e, se non ci si imbatte in particolari intoppi procedurali, espulso dal questore su provvedimento amministrativo del prefetto. Gli uffici dovrebbero attivarsi per il rimpatrio, ma salvo accordi specifici tra gli Stati interessati, in mancanza di documenti il presunto Paese di origine non lo accetta: dovrebbe, quindi, essere accompagnato in un Centro di identificazione ed espulsione, in attesa dell’identificazione certa. I Cie sono però lontani, spesso pieni, e il questore deve pertanto ordinare di lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni dalla notifica del provvedimento. Denunciato per violazione alle norme sull’immigrazione (nel luglio scorso la Corte Costituzionale ha abrogato l’aggravante del reato di clandestinità), se non se ne va, controllato una seconda volta, è arrestato, processato per direttissima e, quasi sempre, rimesso in libertà. Tutto il meccanismo riparte e, se non è possibile accompagnarlo in patria, scatta il secondo ordine di allontanamento. Prima della sentenza di dicembre della Corte Costituzionale erano consentiti il nuovo arresto e l’aumento della pena fino a 4 anni: oggi no, se il soggetto è indigente.
E così, ecco, che sempre la stessa persona, nonostante i reati commessi, rimane in Alessandria, in Italia, sempre clandestino.
Per i cittadini comunitari la norma è ancora più complessa e sono allontanati solo per casi specifici da prefetto o Ministro dell’Interno.




 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria