Dimensione del carattere 

Mercoledì 15 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

Ricerca avanzata

12/11/2010

Muro di Berlino 21 anni fa

Rievocato simbolicamente l'abbattimento di un manufatto che ha negato la libertà per decenni alle popolazioni della Germania e, in ultima istanza, ha bloccato il prosperare di un'Europa comune. Alcune considerazioni di Bocchio, Fabbio, Priano, Lavezzaro

   

Muro di Berlino 21 anni fa

Si è svolta, martedì 9 novembre, ad Alessandria (Piazzetta della Lega), la manifestazione per rievocare anche nella nostra città la caduta del Muro di Berlino, avvenuta il 9 novembre del 1989. L’evento è stato promosso dai Circoli “Nuova Italia”, dalla “Casa del Cittadino - Liberali nel PdL, dagli “Amici Fondazione Craxi Alessandria” e dai Gruppi Consiliari An-PdL e Forza Italia-PdL al Comune di Alessandria.

Il 9 novembre del 1989 l’Europa si apprestava a cambiare la sua fisionomia in maniera pressoché irreversibile - sottolinea il Consigliere Comunale Mario Bocchio - Dietro al Muro di Berlino sono cresciute fior di generazioni, consapevoli o meno consapevoli che quella costruzione cementizia, impenetrabile, imponente nella sua inutilità pratica al di fuori della mera oppressione, divideva il vecchio continente democratico, industrializzato, capitalistico, libero, dai Paesi del blocco sovietico, vittime per anni di soprusi e privazione dei regimi comunisti. Quel muro, eretto il 13 agosto del 1961, rappresentò la dimostrazione pratica di controllo dell’economia, della politica, della cultura da parte dell’ideologia sovietica che, in tal modo, garantì l’assoluta assenza di emigrazione da Berlino Est e da quasi tutti i Paesi di matrice sovietica e comunista”.

“Il 9 novembre vorremo fosse ricordato come l’emblema della democrazia che tutti, oggi, conosciamo, della libertà di stampa, di cultura, di opinione, della libertà di essere e di creare il proprio futuro - sottolinea Piercarlo Fabbio, Sindaco di Alessandria, che ha “picconato” ed abbattuto il Muro - La libertà, lo crediamo fortemente, ha conosciuto la vera essenza venti anni fa, laddove tutti, uomini, bambini, anziani e donne, hanno potuto compiere i tre passi che, da anni attendevano, i tre passi che sognavano, i tre passi per cui venivano uccisi: i Berlinesi oltrepassavano il muro senza paure, senza spie, senza fucili puntati. Il 9 novembre 1989 i Berlinesi conobbero la serenità”.

“Ventuno anni dopo è il momento di andare oltre quel Muro - ha voluto rimarcare il Capogruppo Fi-PdL Fabrizio Priano - Per chiedersi quali siano le questioni ancora aperte. Ha ancora senso parlare di comunismo, visto che lo stesso ha ingannato interi popoli e privato della libertà milioni di uomini? La Germania unita è tornata una grande potenza? L’allargamento ad Est è stato un successo o piuttosto un fallimento? Quale futuro si prospetta per le relazioni transatlantiche nel secolo post-americano? Quanto ha influito la caduta del Muro nel fenomeno dell’immigrazione da Est che ci ha invaso e che ci sta invadendo?”.
Il periodo antecedente alla costruzione del muro, infatti, segnò la fuga delle giovani leve della Germania Est: si trattò più che altro di giovani intellettuali, laureati, giornalisti che, delusi dalla pochezza di risorse e di possibilità per emergere nel loro paese di origine, fuggivano nei Paesi dell’Ovest, “terre promesse” per l’enorme massa di speranzosi professionisti vessati dalle angherie e dalle regole comuniste. Con l’avvento di Gorbaciov come leader dell'Unione Sovietica e le crescenti difficoltà politiche ed economiche dei Paesi dell'Est e specialmente della DDR incominciò anche la radicale trasformazione della politica e dell’ economia, che portò alla trasparenza politica. Lo stesso Gorbaciov cominciò a cambiare impostazione all'Unione Sovietica e, di conseguenza, la “linea di morte” rappresentata dal Muro di Berlino, iniziò a presentare crepe sempre più profonde, fino a giungere al suo sgretolamento definitivo nel1989. Il 1989, rappresentò pertanto per tutto l’Est Europa un anno fondamentale per la sua evoluzione democratica. Se il Muro di Berlino è stato abbattuto, infatti, grande merito è stata la piccola rivoluzione economica e culturale che, “a macchia d’olio”, si è espansa per molti Paesi come Ungheria, Polonia ed in parte anche nell’Unione Sovietica. La DDR, invece, sembrava essersi arrestata e ciò, unitamente alla povertà ed alle regole militaristiche del governo comunista, andò a creare quella spinta emotiva volta al cambiamento, volta alla libertà, volta alla democrazia.

Per noi liberali - ha puntualizzato Luca Lavezzaro (Presidente “Casa del Cittadino") - il 9 novembre rappresenta il simbolo non soltanto della caduta del Muro di Berlino ma anche della riscoperta libertà di un Paese, quella che fu la Germania dell’Est. Libertà dell’individuo, che per noi liberali rappresenta il valore primario da perseguire in ogni realtà mondiale. Nel mondo purtroppo l’oppressione antidemocratica del comunismo, nonostante la caduta del Muro di Berlino avvenuta ventuno anni fa, miete ancora centinaia di migliaia di vittime, soffoca la libertà di espressione degli individui ed attraverso la violenza limita la soggettività, le spinte di rinnovamento, le proteste contro questi abusi. Questa manifestazione vuole essere un ricordo di quel 9 novembre 1989 ed un messaggio di speranza affinchè la libertà prevalga, in ogni parte del mondo che ancora non può definirsi libera, sulle oppressioni e sugli scempi di quel sistema totalitario ed antidemocratico chiamato comunismo”.

All’evento odierno hanno preso parte anche gli Assessori Comunali FRANCO TRUSSI e SERAFINO VANNI LAI ed i Consiglieri Comunali MAURIZIO SCIAUDONE, GIUSEPPE CARIDI, PIETRO TASCHERI, ALDO ROVITO.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria