Dimensione del carattere 

Mercoledì 15 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

Ricerca avanzata

07/08/2010

Verso l'appalto il Ponte Meier

Approvato il progetto dalla Giunta Comunale, ora il bando verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea. Entro il 30b settembre individuata l'impresa che eseguirà i lavori. Entro dicembre 2012 il Ponte sarà realizzato.

   

Verso l'appalto il Ponte Meier

La Giunta Comunale ha approvato nei giorni scorsi il progetto definitivo del nuovo ponte Tanaro redatto dall’architetto Richard Meier.
Il progettista americano, nel 2001, presentò un progetto esecutivo che non ebbe seguito a causa di una serie di impedimenti burocratico amministrativi. L’iter del progetto è poi ripreso dopo l’autorizzazione all’abbattimento del ponte (7 maggio 2009) da parte di AIPO, Autorità di Bacino, Sovrintendenza ai Beni Architettonici.
Dopo l’abbattimento del ponte, avvenuto nell’agosto del 2009, è stato dapprima stipulato un protocollo d’intesa, poi ratificato da un accordo di programma con Dipartimento della Protezione Civile, Autorità di Bacino del Fiume Po, Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e AIPO per la realizzazione del nuovo ponte, secondo il progetto di Richard Meier.
Nell’accordo di programma è stata quantificata una spesa presunta pari a 18 milioni di euro e sono state determinate le quote di finanziamento a carico di ciascuno dei firmatari, così ripartite:
• 3 milioni di euro a carico della Protezione Civile
• 3 milioni di euro a carico della Regione Piemonte
• 1 milione di euro a carico della Provincia di Alessandria
• 11 milioni di euro carico del Comune di Alessandria (comprensivi dei rimanenti fondi stanziati dallo stato nel 1997, circa 2 milioni di euro).
Dal 2001 ad oggi sono intervenute modifiche alle norme relative alle costruzioni tanto che, pur avendo un progetto esecutivo (quindi comprendente calcoli strutturali e quanto necessario a renderlo cantierabile), è stato deciso di declassarlo a livello di progetto definitivo e porre in gara di appalto non solo l’esecuzione dei lavori, ma anche la redazione e la progettazione esecutiva (appalto integrato).
Nell’autorizzazione all’abbattimento del ponte, la Sovrintendenza ha posto due condizioni:
• Il mantenimento delle due arcate estreme del vecchio ponte
• l’eliminazione dal progetto delle due piazze sul fiume previste nel progetto originario
La revisione del progetto è stata eseguita direttamente in Italia dallo studio di architettura Dante O. Benini & Partners di Milano e dallo studio di ingegneria Progeest del professore Enzo Siviero di Padova.
Sotto il profilo strutturale il ponte è risultato perfettamente calcolato dalla società Arup di New York e non ha avuto bisogno di significativi adeguamenti.
Per la parte amministrativa relativa sia al progetto che alle fasi di gara di appalto si è incaricato lo studio Bosetti e Gatti di Brescia, leader del settore in Italia.
Il costo complessivo dell’opera è di 18.200.000 euro.
I lavori posti a base di gara, comprensivi della progettazione esecutiva ammontano a 15.235.634, 25.
La quota di finanziamento a carico del comune di Alessandria è quindi di 11.200.000 che viene così ripartita:
• 8 milioni nel bilancio triennale 2010/2012 con l’assunzione di mutui
• 1.800.000 euro dai residui del vecchio finanziamento statale del 1997
• 1.400.000 euro dal contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
In questi giorni lo studio Bosetti e Gatti, sulla base del capitolato di appalto allegato al progetto, sta predisponendo gli atti per la gara d’appalto.
La gara è sotto forma di appalto integrato, europea, e si svolgerà sotto la forma di procedura ristretta accelerata al massimo ribasso.
Dopo la pubblicazione del bando, le imprese interessate a concorrere chiederanno al Comune di essere invitate (tempo minimo di pubblicazione 15 giorni); dopo la verifica della ammissibilità alla gara delle imprese che lo hanno richiesto, saranno invitate a formulare la loro offerta (tempo minimo 15 giorni).
Pertanto è prevedibile che si arriverà ad individuare l’impresa esecutrice entro il 30 di settembre.
L’impresa così individuata avrà 75 giorni per la redazione del progetto esecutivo.
La durata dei lavori è calcolata in 720 giorni naturali e consecutivi. Sono previste importanti penali per gli eventuali ritardi sia nella fase di progettazione che in quella di esecuzione dei lavori. Di contro, sono fissati premi nel caso di ultimazione anticipata dei lavori.
Il nuovo ponte ha carreggiata stradale di 10,50 metri per tre corsie; la passerella pedonale in legno varia da una larghezza di 17 metri a una di 7. La larghezza complessiva di tutto il ponte è di circa 33 metri (tre volte il vecchio, tre volte il ponte Forlanini e quasi il doppio del ponte Tiziano); il grande arco ha un’altezza massima di circa 30 metri; la quota stradale della nuova struttura, ai suoi estremi è più alta rispetto all’attuale piano viabile di circa 1,80 metri.
Al centro del ponte, rispetto al piano del “Cittadella” , la quota è più alta di circa 3,80 metri, oltre a presentare l’indubbio vantaggio, in termini di sicurezza, di non avere piloni in alveo.
Per realizzare l’opera occorreranno:
• oltre 3.500 tonnellate di acciaio per la struttura
• 750 metri di cavi d’acciaio
• oltre 6.000 metri cubi di calcestruzzo


Un poco di storia

 

Quando, nel 1998, venne affidato l’incarico di progettazione del ponte a Richard Meier, era compresa anche la riqualificazione urbanistica di piazza Gobetti e delle zone limitrofe al ponte.
Il progetto presentato dell’architetto americano nel 2000, comprendeva una sistemazione di piazza Gobetti con la realizzazione di una torre che guardava verso la Cittadella (ancora presente nel plastico esposto nell’androne del Palazzo Comunale).
Trascorsi dieci anni, pur restando valido il gesto architettonico, una sistemazione di tale genere oltre a gravare ulteriormente sulle casse comunali, ridurrebbe la possibilità di sosta in un’area che, con l’apertura verso la Cittadella e la realizzazione stessa del ponte, risulta indispensabile.
Occorre quindi ripensare la sistemazione dell’area tenendo conto dello sviluppo della città nell’ultimo decennio e delle opportunità che si sono create con la dismissione della Cittadella da parte del demanio militare e il suo affidamento in custodia al Comune.
Non può e non deve essere abbandonata la vocazione di piazza Gobetti come parcheggio, anzi ne viene esaltata la funzione sia per la parte del centro storico e commerciale, sia di servizio alla Cittadella, e al ponte stesso.
Il parcheggio andrebbe a completare la serie di strutture a servizio del centro costituita dai parking di piazza Garibaldi, via Parma, Piazza della Libertà.
Fermarsi a progettare un semplice parcheggio multipiano all’interno della piazza sarebbe però riduttivo e non riuscirebbe a rappresentare l’elemento di unione tra il centro della città il ponte e la Cittadella; è opportuno quindi che, nel rispetto dell’incarico del 1998, Meier stesso realizzi una costruzione che pur ospitando un parcheggio multipiano, diventi a sua volta un elemento di grande architettura.
Una costruzione che, oltre al parcheggio, sia in grado di ospitare attività culturali, commerciali, e per il tempo libero, e che permetta di recuperare una piazza all’aperto, liberata dalle auto.
Per rendere efficace questo allargamento del centro e poter quindi sfruttare questo nuovo polo d’attrazione,è necessario materializzare fisicamente il collegamento con il centro stesso attraverso la via più breve: via Dossena.
Via Dossena è larga 16 metri e può diventare, con la sua trasformazione la “rambla” pedonale della città, in grado accentuare fortemente la percezione della vicinanza tra piazza Santo Stefano (e quindi via Milano) con il ponte e la Cittadella.
I servizi che troveranno posto nella nuova costruzione dovranno rappresentare le eccellenze del territorio, opportunità di aggregazione e momenti culturali quali ad esempio ristorante, book shop, museo dell’architettura del ‘900 alessandrino, esposizione e vendita di prodotti tipici, bar.
La stessa via Dossena dovrebbe seguire, al di là delle esistenti attività commerciali, la stessa trasformazione ad integrazione ed esaltazione del nuovo polo rappresentato dalla nuova piazza Gobetti.
Questa opera, sicuramente complessa, potrà essere realizzata attraverso il sistema della finanza di progetto con la partecipazione attiva, quindi, di operatori privati.
Il Comune avrà l’onere di predisporre una progettazione preliminare dell’intero intervento ed eventualmente compartecipare economicamente per le sole parti di sua stretta pertinenza quali, ad esempio, la realizzazione dell’eventuale polo museale o la sistemazione di via Dossena.




 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria