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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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18/07/2010

Tetti di eternit: come agisce il Comune

Il patrimonio pubblico è continuamente monitorato dopo essere stato rigidamente catalogato. Molti gli interventi di sostituzione (nel pezzo un elenco completo). Mentre per il patrimonio privato è iniziato il censimento per poter disporre dei contributi per la bonifica

   

Tetti di eternit: come agisce il Comune

Si è svolta la conferenza stampa per la presentazione dei dati relativi all’amianto negli edifici pubblici a seguito delle discussioni scaturite dopo la Commissione Politiche Ambientali, presieduta dal presidente Mario Bocchio, lo scorso 13 luglio.
“Vogliamo spiegare con coscienza quanto l’Amministrazione Comunale ha messo in campo dal 2007 ad oggi per risolvere il problema dell’amianto - ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Trussi -. L’attenzione a riguardo è forte e vogliamo testimoniare ai cittadini il nostro impegno. Gli interventi conclusi hanno riguardato molti edifici scolastici della città e dei sobborghi, alcuni centri sportivi, il centro d’incontro Galimberti, i sepolcreti di Valle San Bartolomeo e Cantalupo, parte delle coperture delle catacombe del Cimitero Urbano e la copertura della sede dei Vigili Urbani di Spinetta Marengo.
Alcuni progetti sono in fase di realizzazione, con l’ausilio di un contributo regionale, come quelli relativi al tetto dell’asilo nido e della materna Micca, della scuola media Straneo, la pavimentazione della scuola Rodari e Villaggio Europa e le tubazioni del riscaldamento della Galileo Galilei. Allo studio è la proposta per il rifacimento della copertura del tetto dell’ ex-Guala, ora sede del Municipio 2, che ha una copertura della dimensione di oltre un ettaro in amianto che, attualmente, è stato bonificato, ma che intendiamo sostituire, con un intervento di AMAG, con un impianto fotovoltaico utile, quindi, anche per la produzione di energia”.

“Già nel 2002 il Comune di Alessandria, in adempienza al D. M. del 6.09.1994 - aggiunge il direttore della Direzione Lavori ed Opere Pubbliche, Marco Neri -, si è dotato di un censimento degli edifici che presentavano al loro interno elementi in amianto ed ha nominato come responsabile dell’amianto, all’interno del servizio Prevenzione e Protezione, il geometra Marco Brusoni. La normativa prevede una classificazione delle strutture in base alla valutazione del rischio che presentano, imponendo misure appropriate per ciascun caso:
- rischio basso: verifica della situazione
- rischio medio: programmazione dell’intervento a medio termine
- rischio alto: programmazione dell’intervento a breve termine

Non impone, quindi, l’obbligo della immediata rimozione del materiale, ma solo una verifica dello status quo e la relativa programmazione degli interventi necessari per ciascun caso. Inoltre la rimozione dell’amianto è sconsigliata quando il rischio è basso perché proprio gli interventi di rimozione potrebbero generare lo sbriciolamento del materiale, causa di danni per la salute. L’Amministrazione Comunale esercita la propria attività di controllo non solo sugli edifici di cui è proprietaria, ma anche sugli edifici che ha in concessione e che dà in concessione, con un intervento, quindi, che va oltre le competenze che la normativa le assegna. Infine, la valutazione del rischio che viene effettuata non riguarda solo i tetti e le coperture in genere, ma coinvolge tutta la struttura nel suo complesso.
Vogliamo evitare che venga fatto del terrorismo perché la presenza di amianto non è di per sé pericolosa. L’Amministrazione Pubblica fa un lavoro di notevole responsabilità per l’attenzione che rivolge al problema, ma è necessario che anche i privati collaborino aderendo alle sollecitazioni della Regione. La dichiarazione di autodenuncia della presenza di amianto, infatti a seguito del censimento della fine dello scorso anno, è l’unico strumento a disposizione del privato per l’accesso ai contributi stanziati per la bonifica”.

 

ELENCO DEGLI INTERVENTI SULL’AMIANTO NEL COMUNE DI ALESSANDRIA.

 

Interventi già realizzati (2007-2010)
1) Tetto scuola materna ‘Mary Poppins’
2) Tetto scuola elementare ‘Morando’
3) Tettoia scuola Cantalupo
4) Centro d’incontro Galimberti: traversine e isolamento in centrale termica
5) Coperture Centro Sportivo ‘Europa’
6) Coperture Centro Sportivo Cantalupo
7) Tetto asilo nido ‘Rossini’ (contributo San Paolo)
8) Tetto asilo nido ‘Trucco’ (contributo San Paolo)
9) Scuola materna ‘Novelli’ di Castelceriolo
10) Tettoia scuola ‘Galileo Galilei’
11) Tettoia sopra la mensa scuola di Lobbi
12) Tetto sopra i sepolcreti di Valle San Bartolomeo
13) Parte copertura cimitero di Cantalupo
14) Parte coperture catacombe Cimitero urbano
15) Copertura Mensa e copertura Aula magna scuola ‘Caretta’ di Spinetta Marengo
16) Copertura sede Vigili Urbani di Spinetta Marengo
17) Tettoia e guarnizioni vecchie caldaie scuola ‘Morbelli’

 

Interventi da Fare (contributo Regionale)
18) Tetto asilo nido e scuola materna ‘Micca’
19) Scuola Media Straneo (fotovoltaico AMAG)
20) Pavimento scuola ‘Rodari’ Villaggio Europa
21) Tubazioni riscaldamento scuola ‘Galileo Galilei’
22) Proposta rifacimento copertura tetto ex-Guala, sede Municipio 2 (fotovoltaico AMAG)

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria