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Mercoledì 15 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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22/06/2010

Maroni e i sindaci: passa la sicurezza pubblica

Confinati nella sicurezza urbana che si credeva una figlia minore dell'ordine pubblico, ora i Sindaci chiedono al Ministro dell'Interno di rispettare il loro status e di poter agire prevenendo i fatti di criminalità di strada

   

Maroni e i sindaci: passa la sicurezza pubblica

Si è tenuto stamattina nel Municipio di Parma l’incontro tra il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e i sindaci firmatari della “Carta di Parma” sulla sicurezza urbana (all’incontro odierno erano presenti i sindaci di Alessandria, Asti, Belluno, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Lucca, Mantova, Novara, Padova, Parma, Pavia, Prato, Reggio Emilia, Rovigo, Treviso, Varese, Verona). Alla base dell’incontro, uno studio del Comune di Parma sulla definizione di sicurezza urbana e sui poteri del sindaco in materia di sicurezza pubblica.
Dall’incontro è scaturito che la sicurezza urbana non è un concetto “terzo” rispetto alla sicurezza e all’ordine pubblico, ma fa parte invece del principio di sicurezza pubblica per cui il sindaco, nell’emanare le ordinanze relative alla sicurezza urbana esercita la funzione di autorità di sicurezza pubblica.
Il gruppo dei sindaci firmatari della Carta di Parma si è costituito come consulta permanente per la sicurezza urbana, e il Ministro Maroni ha garantito la creazione di un osservatorio tecnico che esamini le ordinanze (ne sono state firmate finora 1297, il 70 per cento delle quali in città del Nord), permettendo la realizzazione di “ordinanze pilota”, e che fornisca consulenza tecnica ai sindaci nell’emanazione dei provvedimenti.
“Questo gruppo di lavoro – ha affermato il Ministro Maroni - ha sempre dato non solo impulso, ma anche idee permettendo di ottenere risultati concreti. Definire il concetto di sicurezza urbana e stabilire che il sindaco è autorità locale di pubblica sicurezza, mette nelle mani dei primi cittadini una possibilità forte che è quella di fare prevenzione, di individuare le situazioni a rischio, potendo intervenire con ordinanze preventive. Si tratta di un perimetro molto vasto che permetterà di emanare norme che regolano la vita civile per migliorare le condizioni di vivibilità delle nostre città. L’osservatorio permanente presso il ministero permetterà di redigere ordinanze-tipo avallate dal Ministero stesso e accettate dai prefetti per la prevenzione di situazioni che possono portare al degrado, permettendo il controllo del territorio dalla criminalità di strada, che non è affatto microcriminalità, per chi la subisce”.
Il sindaco di Alessandrina, Piercarlo Fabbio, ha posto l’accento sulla portata innovativa del concetto del sindaco come autorità di pubblica sicurezza locale: “Questo amplia di molto le nostre possibilità di intervento - ha detto - perché le ordinanze emesse dai sindaci possono richiamare l’intervento non solo della Polizia Municipale, ma di tutte le forze dell’ordine in opposizione alla criminalità”.
Il ministro ha poi annunciato che la legge di riforma della polizia locale è stata licenziata dal ministero e si trova attualmente alla prima commissione del Senato; il suo varo previsto per la fine di luglio permetterà di dare nuovi poteri alla polizia municipale tra cui l’accesso alle banche dati del Viminale.
“Le risorse per realizzare tutto questo? – ha poi concluso il Ministro – in un momento di difficoltà economica generalizzata, le andremo a cercare nelle tasche della criminalità organizzata. Sono stati sequestrati 25.000 beni, per un ammontare di 12 miliardi euro, contiamo di farli fruttare rapidamente per metterli a disposizione dei sindaci. Andremo poi a cercare nelle banche e nelle poste i beni sequestrati, ma non ancora confiscati, che ammontano a 2 miliardi di euro, in parte saranno utilizzati per sostenere progetti di sicurezza urbana, in particolare quelli per la videosorveglianza”.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria