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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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16/06/2010

San Giorgio Storia: è il momento delle divise

Una esposizione dedicata alle uniformi, alle armi e ai cimeli dal 1848 al 1945. E' il frutto della collaborazione tra Comune e Fondazione Cassa di Risparmio. Aperta dal 19 giugno rimarrà disponibile per un anno

   

San Giorgio Storia: è il momento delle divise

Un'esposizione delle divise del Regio Esercito Italiano dal 1848 al 1946: è una delle iniziative promosse dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dal Comune di Alessandria, in vista delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. L'iniziativa, ospitata in Cittadella nei locali della caserma "Beleno", ha inizio il 19 giugno 2010 e si concluderà il 30 giugno 2011.
Si tratta di una straordinaria collezione che presenta uniformi, elmi, armi e cimeli in dotazione all'Esercito Italiano lungo l'arco di un secolo: dai cimeli del tempo di Carlo Alberto - la divisa della Guardia Nazionale, istituita nel 1848 - all'epopea garibaldina, dal periodo della riforma Ricotti del 1872-76 all'epoca di Umberto I, dalla Prima e Seconda guerra mondiale alle spedizioni coloniali, alla lotta partigiana.
Attraverso i vari elementi di questa raccolta è possibile compiere un vero e proprio viaggio nella storia del nostro Paese, rivivendo episodi fondamentali per la formazione e il consolidamento dell'Unità nazionale
In complesso, la collezione di uniformi comprende oltre 1.500 pezzi - inclusa, ad esempio, quella appartenuta ad Umberto II - accompagnati da un numero molto elevato di cimeli e di armi di grande valore storico ed evocativo.
La scelta della Cittadella di Alessandria per l'allestimento dell'esposizione è particolarmente significativa in quanto pochi monumenti racchiudono simbolicamente una simile quantità di valori storici, militari ed architettonici: la Cittadella di Alessandria è una splendida fortezza settecentesca, progettata dall'architetto militare Ignazio Bertola Roveda su commissione di Vittorio Amedeo Il di Savoia; inconfondibile la sua forma a stella schiacciata a 6 punte, su una superficie di circa 40 ettari, interamente circondata da profondi fossati. La Cittadella è anche un luogo profondamente legato al mito napoleonico: conquistata dal generale russo Suvorov nel 1799, l'anno successivo costituì il quartier generale dell'esercito austriaco del generale Melas. Dalla Cittadella uscirono le truppe che il 14 giugno 1800 si scontrarono con i francesi nella grande battaglia campale di Marengo e nella Cittadella dovettero rifugiarsi sconfitte quando già il loro comandante aveva inviato a Vienna un dispaccio per annunciare la vittoria.
Nel 1821 la fortezza fu teatro dei moti costituzionalisti guidati da Santorre di Santarosa il quale, proprio sugli spalti della Cittadella, per la prima volta, innalzò il tricolore.
L'esposizione non poteva, pertanto, trovare miglior collocazione ed ambientazione storica.
"San Giorgio Storia, questo il contenitore ove si colloca l'esposizione museo delle divise - dichiara il sindaco, Piercarlo Fabbio -. Forse sarebbe meglio nominarla 'Scene di vita militare dal 1848 al 1945' tale e tanta è la cura nella ricostruzione degli ambienti e così puntuale la collocazione dei manichini che indossano le divise. Sarà una sorpresa per molti. Sarà un evento ridare alla Cittadella una sua destinazione tradizionale, come se i militari non si fossero mossi da lì, nonostante i moti, le rivoluzioni e l'Unità d'Italia".
"Si tratta di una straordinaria collezione, frutto della passione di un privato, che raccoglie le uniformi in dotazione all'Esercito Italiano lungo l'arco di un secolo - dichiara il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Pier Angelo Taverna -. Il nostro obiettivo è quello di offrire a un vasto pubblico di appassionati e di cittadini un'occasione unica di evento culturale che dimostri come la Cittadella possa essere utilizzata come straordinario contenitore e come elemento di richiamo autonomo per un pubblico molto vasto. Ci auguriamo che l'iniziativa incontri il favore del turismo nazionale ed internazionale e che l'esposizione possa diventare, in futuro, patrimonio della nostra città. La Fondazione, che ha finanziato /'iniziativa, si è, infatti, riservata di poter eventualmente esercitare un'opzione di acquisto di tutto il fondo, opzione che potrebbe essere preparatoria ai fini della trasformazione della esposizione in museo permanente”.

"Le divise che tornano in Cittadella. E forse non a caso. Del valore dell'esposizione e del suo fondamentale ancoraggio storico con la fortezza cittadina - ha aggiunto l'assessore allo Sviluppo Economico, Giancarlo Forno -, hanno già detto i miei colleghi, il sindaco e, soprattutto, il presidente della Fondazione cui va il merito di aver riportato uno stralcio di vita -, quella militare. nello storico monumento. Mi piace però sottolineare che forse non è un caso che le divise tornino in Cittadella. Già, perché la fortezza una battaglia la deve ancora combattere e vincere. Quella personalissima e non cruenta della sua visibilità. La vita della Cittadella dal punto di vista militare è ben tracciata in queste affascinanti stanze che potranno essere ammirate dal pubblico per oltre un anno. Quella civile, che è poi la prima e più antica che caratterizzava il Borgo Bergoglio, si svelerà in un arco di tempo ancora più pubblico, riporteranno - ed è questa l'intenzione dell'amministrazione comunale e del sindaco Piercarlo Fabbio - la Cittadella ad essere nuovamente parte di Alessandria, un suo quartiere vivo e vitale. Con la costruzione del nuovo ponte, che regalerà continuità e collegamenti con il Borgo Rovereto, la battaglia sarà poi definitivamente vinta".

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria