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Giovedì 16 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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21/02/2010

Traffico: città chiusa il 28 febbraio. Ecco il perché

Il Sindaco Fabbio decide una domenica senza traffico insieme ad altri Sindaci della Pianura Padana. Il documento dei Sindaci contro lo smog redatto e concordato a Palazzo Marino.

   

Traffico: città chiusa il 28 febbraio. Ecco il perché

80 sindaci della Pianura Padana hanno aderito all’appello dell’ANCI che ha lanciato l’allarme smog per questa importante zona italiana.
Domenica 28 febbraio, quindi, almeno 80 comuni chiuderanno al traffico il centro, per una fascia minima di otto ore; dalle posizioni espresse nell’incontro di stamattina a Palazzo Marino, voluto dal sindaco di Milano Letizia Moratti e dal presidente dell’ANCI e sindaco di Torino Sergio Chiamparino, è unanime la convinzione che il provvedimento non sia di nessuna utilità nell’abbattimento delle PM10, ma che sia certamente utile a creare una coscienza ambientale in larghi strati della popolazione.
I sindaci, appartenenti a 7 regioni italiane che si affacciano sulla Pianura Padana, hanno approvato un documento in cui, oltre a ratificare la chiusura del 28 febbraio, si anticipa la creazione di gruppo di lavoro che comprenderà i coordinatori regionali ANCI, più alcuni rappresentanti locali, che rappresenti al governo (cui verrà chiesto un incontro), l’emergenza smog in una zona vitale sia per la densità di popolazione che per quella di insediamenti produttivi.
I sindaci, oltre a ipotizzare, ad esempio, un piccolo aumento dei pedaggi autostradali da devolvere ai comuni interessati dal passaggio di automezzi (in pratica tutti i comuni) perché lo investano in iniziative a tutela dell’ambiente, o un aumento delle accise per le attività produttive che comportano un peggioramento della qualità dell’aria, hanno comunque sottolineato l’esigenza di un incontro con il Governo per valutare i provvedimenti da assumere per un’area che si presenta come unica in Europa per concomitanza di fattori di rischio ambientale. ”E’ la prima volta che i sindaci di un’area così importante per densità demografica ed economica – ha dichiarato il sindaco Moratti - si riuniscono per chiedere iniziative che risolvano un problema grave”.
Il Presidente dell’ANCI, Sergio Chiamparino, ha voluto sottolineare come l’idea di Valle Padana sia estremamente “aperta”: “Stamattina – ha infatti affermato – ho avuto grande piacere di ricevere una e mail del sindaco di Napoli che vuole far parte del nostro gruppo, avendo gli stessi problemi ambientali. Ne sono veramente lieto. Dobbiamo smettere di parlare di piccole grandi e medie città della pianura padana, dal punto di vista ambientale dobbiamo parlare di una grande megalopoli della pianura padana per la quale servono azioni sia emergenziali che strutturali per combattere l’inquinamento. Noi non ci poniamo con spirito polemico verso chi è più in alto di noi nella piramide istituzionale, vogliamo facilitare il lavoro sia delle province che delle regioni che dello Stato. Ma non vogliamo nemmeno essere i cirenei costretti a potare la croce: abbiamo bisogno di risorse per cambiare i mezzi pubblici con altri a minor impatto ambientale e per rendere i fabbricati pubblici e privati a impatto zero”.
Il sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio, presente con l’assessore all’Ambiente, Serafino Vanni Lai, ha ricordato le molte iniziative intraprese dall’Amministrazione Comunale per migliorare la qualità dell’aria: “E la qualità dell’aria è migliorata in tutta la pianura padana, basta vedere i dati dal 2000 ad oggi. Non siamo termini di sorgente, perché dalle rilevazioni satellitari, non vi sono aree più inquinate dove esistono le città. Anche le campagne registrano le stesse risultanze di inquinamento in Pianura Padana. Vorrei qui ricordare che solo il 18 per cento delle PM10 è attribuibile al traffico, il resto viene diviso equamente al 37 per cento fra impianti produttivi e riscaldamenti privati. Occorre poi analizzare anche la qualità delle PM10 che vengono rilevate dalle centraline in termini solo quantitativi. Per esempio, nei mesi invernali, le PM10 presenti in Alessandria sono per l’80% formate da cloruro di sodio, cioè dal sale che noi versiamo in grande quantità sulle strade per ovviare alle emergenze gelo e neve. Personalmente spero che la chiusura al traffico porti grandi risultati, perché c’è bisogno di grandi risultati, ma ritengo che i veri risultati si avranno quando finalmente si capirà che il clima è determinante e che le nostre chiusure avranno riluttati soltanto quando verranno effettuate sulla base delle previsioni del tempo, in grado di dirci il giorno prima, e non il giorno dopo, quando i valori delle polveri sottili si alzeranno”.
I sindaci hanno poi approvato il documento che trasmettiamo di seguito integralmente:

 

“I Sindaci riuniti a Milano il giorno 19 febbraio 2010, definiscono una piattaforma di lavoro necessaria per combattere l’inquinamento atmosferico in tutta la Pianura Padana e decidono di dare vita a un’Alleanza dei Sindaci contro le polveri sottili, quale forma stabile di coordinamento e confronto sul tema con gli altri livelli di governo.

PREMESSO CHE

  • l’art. 32 della Costituzione indica quale obiettivo primario del nostro ordinamento la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e che il risanamento e la tutela della qualità dell’aria costituiscono un obiettivo irrinunciabile delle politiche territoriali, per le importanti implicazioni sulla salute dei cittadini e sull’ambiente;

  • il Sindaco “quale rappresentante della comunità locale”, opera in qualità di “autorità sanitaria locale” e per tale compito i Comuni sono responsabilmente impegnati da tempo per ricondurre gli inquinanti ai livelli di qualità ambientale fissate dalle norme comunitarie e nazionali;

  • è necessario rafforzare le governance multi–livello sul tema dell’inquinamento atmosferico nelle aree urbane, al fine di elaborare politiche di sistema basate su un patrimonio di informazioni certe e condivise, che permetta di dare risposte efficaci e di lungo periodo e non vincolate a emergenze sollecitazioni mediatiche;

  • il bacino del Po compreso tra le Alpi, l’Appennino settentrionale ed il mare Adriatico, che rappresenta circa il 30% del territorio nazionale, presenta condizioni di omogeneità morfologica e climatica;

  • nel bacino padano si concentra oltre il 50% degli insediamenti industriali di maggiori dimensioni e si concentrano anche attività agricole intensive da non trascurare in termini di emissioni di sostanze inquinanti;

  • a livello nazionale oltre il 40% delle emissioni di PM10 e di azoto ha origine dall’area padana;

  • le condizioni meteo-climatiche favoriscono l’accumulo e la persistenza al livello del suolo degli inquinanti e soprattutto del particolato;

  • nell’area padana gli spostamenti di merci e persone, da e per le aree urbane, avvengono su una rete stradale e autostradale molto articolata e congestionata;

  • il settore dei trasporti costituisce un’area di intervento prioritaria nell’azione di riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico per la difesa della salute pubblica e della funzionalità degli ecosistemi;

  • negli ultimi anni è stato rilevato un superamento dei limiti alle emissioni inquinanti anche nelle stazioni di fondo urbano, che fa ritenere l’esistenza di condizioni non contingenti ma consolidate in un’area estesa.

TUTTO CIÒ PREMESSO SI RITIENE CHE

 

  • il fenomeno del’inquinamento atmosferico richiede un programma di interventi strutturali su area vasta, coerenti e integrati, così da creare le condizioni per la sua risoluzione definitiva;

  • le misure urgenti e straordinarie - quali il blocco del traffico e/o targhe alterne - sono utili a sensibilizzare la popolazione, ma non possono costituire le sole risposte per affrontare il problema del superamento dei limiti di emissioni di inquinanti in atmosfera;

  • per poter raggiungere tangibili obiettivi di riduzione di emissioni inquinanti nell’atmosfera è indispensabile la collaborazione tra i livelli centrali, regionali e locali di governo, ponendo in essere politiche integrate, multisettoriali e strutturali volte ad intervenire sulle diverse fonti inquinanti (industria, agricoltura, aree urbane).

Per perseguire una politica volta a migliorare la vivibilità delle città
i Sindaci
COSTITUISCONO UN COORDINAMENTO PERMANENTE DEI SINDACI DELLA PIANURA PADANA

e si impegnano a

  • fare scattare misure straordinarie, in condizioni di eccezionale persistenza di inquinanti in atmosfera;

  • indirizzare il fabbisogno di mobilità individuale verso una razionalizzazione dell’uso dell’auto privata, introducendo sistemi disincentivanti della circolazione di mezzi inquinanti e favorendo l’utilizzo di veicoli eco compatibili quali mezzi ibridi, a gas, a metano ed elettrici;

  • estendere le aree pedonali e le zone a traffico limitato.

  • Compatibilmente con la disponibilità di risorse e i tempi amministrativi necessari, si impegnano a realizzare, inoltre, i seguenti interventi

  • attuare un programma di efficientamento per gli edifici pubblici comunali nell’ambito di un aggiornamento dei Piani Energetici Comunali (PEC), promuovere il risparmio energetico attraverso l’aggiornamento dei regolamenti edilizi comunali e ottimizzare i consumi energetici per il riscaldamento privato attraverso impianti di teleriscaldamento su scala locale;

  • riorganizzare la rete del trasporto urbano e potenziare il trasporto collettivo, la rottamazione dei vecchi mezzi pubblici inquinanti e la sostituzione con quelli a basso impatto ambientale;

  • integrare, di concerto con le Regioni, le reti di trasporto regionali e urbane su ferro e su gomma, creando relazioni intermodali fra località di origine e destinazioni che integrino il servizio collettivo a media distanza con i servizi urbani;

  • disporre controlli sull’efficienza degli impianti termici civili.

  • A tal fine chiedono al Governo

  • di intervenire attraverso provvedimenti normativi volti a semplificare e snellire le procedure per la gestione della mobilità e la realizzazione delle infrastrutture ad essa destinate, così da poter dare una risposta immediata ai cittadini;

  • di emanare una specifica legge volta ad attuare interventi strutturali a sostegno delle politiche urbane, varando un programma triennale che preveda, tra l’altro, la sostituzione del parco dei mezzi pubblici inquinanti con quelli a basso impatto ambientale;

  • di permettere ai Comuni di investire risorse escludendo dal patto di stabilità gli investimenti per la lotta ai cambiamenti climatici e per la riduzione delle emissioni inquinanti;

  • di mantenere oltre il 2010 la detrazione del 55 % per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici e di prevedere, nel nuovo conto energia, un incremento del premio per gli impianti fotovoltaici abbinati ad un uso efficiente di energia negli edifici pubblici;

  • di prevedere incentivi per le città che promuovano misure limitative a veicoli inquinanti;

  • di promuovere l’utilizzo di veicoli ibridi ed elettrici, a gas e metano;

  • di prevedere incentivi per il rinnovo o adeguamento dei veicoli commerciali inquinanti.

Chiedono altresì alle Regioni

  • di costituire un coordinamento interregionale delle ARPA che provveda al monitoraggio dei dati ambientali dell’area padana e che dirami avvisi, in tempo reale, nel caso di sforamento dei limiti delle concentrazioni;

  • di incrementare le categorie di spesa dei fondi disponibili per le misure volte al miglioramento della qualità dell’aria e dell’ambiente urbano”.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria