L’intervento dell’assessore regionale Teresa Migliasso sulla cessione della Casa di riposo “N. Basile” mi invita ad alcune considerazioni, non foss’altro che per il fatto che la cessione è stata decisa il 2 ottobre del 2008 con una votazione del Consiglio Comunale a larga maggioranza e che lunedì prossimo ci occuperemo degli aspetti tecnici della questione, non più di quelli politici.
Sorvolando sul fatto che il Comune di Alessandria vanta attualmente un credito di 9.413.436 euro nei confronti della Regione Piemonte, non corrisponde al vero che i servizi pubblici abbiano trattamenti di favore in termini di finanziamenti e contributi rispetto ai privati nella gestione delle Residenze Sanitarie Assistenziali. In campo assistenziale e sociale privato e pubblico sono parificati e lo sa bene la Regione Piemonte che in città finanzia da anni la Cooperativa “Il Gabbiano” (soggetto privato) per la gestione dell’Opera Pia San Giuseppe.
E’ ancor più vero se si considera che all’interno del CISSACA, che ha un bacino d’utenza di 120 mila persone sono a disposizione 1840 posti in RSA; meno di 300 sono pubblici, cioè circa il 16 per cento a fronte di un 84% gestito da strutture private.
La “Basile” costa all’Amministrazione Comunale circa un milione mezzo di euro l’anno (un milione di contributo ordinario e 500 mila di oneri finanziari); un peso che il Comune non intende sopportare ulteriormente; si tratta inoltre di una struttura limitata, che può ospitare 108 persone. E’ necessario ampliare i posti almeno del 50 per cento per offrire il servizio a un numero superiore di famiglie, liberandoci finalmente delle liste d’attesa che denunciano l’attuale carenza di posti.

Piercarlo Fabbio