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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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25/03/2009

Carrà, Verdone, Aleramo... un po' di alessandrinità nel libro di Mughini

Non solo futurismo ne La Collezione, mentre Serra parla del futurismo come schegge di una bomba buttata sul mondo contemporaneo

   

Carrà, Verdone, Aleramo... un po' di alessandrinità nel libro di Mughini

Sabato 21 marzo alle ore 18 presso Palazzo Monferrato, alla presenza del sindaco, Piercarlo Fabbio, e degli autori Giampiero Mughini e Maurizio Serra, Alessandria ha celebrato l’inizio dell'anno futurista, nel centenario del Manifesto di Filippo Tommaso Marinetti ed altri intellettuali, pubblicato su Le Figaro il 20 febbraio 1909.
Era inoltre presente Ugo Nespolo, uno dei più grandi artisti italiani viventi, che ha anche omaggiato il sindaco con due manifesti futuristi.
In questa cornice sono stati presentati i libri dei due autori presenti: “La collezione – Un bibliofolle racconta i più bei libri del ‘900” di Giampiero Mughini e “Filippo Tommaso Marinetti futurista” di Maurizio Serra, recente vincitore del premio Acqui Storia, che ha portato una versione del volume in francese.
“Il recupero del futurismo è un recupero della cultura – ha dichiarato Giampiero Mughini -. Bisogna celebrare il futurismo con una dose di saggezza e ironia, senza prendersi sul serio e senza vendetta.”
Mentre per Maurizio Serra il futurismo è come “schegge di una bomba buttata sul mondo contemporaneo”.
“Il futurismo è un’avanguardia alla portata di tutti”, così, invece, è stato definito da Ugo Nespolo.
Il sindaco, Piercarlo Fabbio, ha intrapreso due percorsi; il primo è iniziato con una trattazione di un capitolo del volume di Mughini dal titolo “In onore di una cameriera futurista” ed è poi proseguito con un invito: andare a vedere quanta alessandrinità c’era nel libro di Mughini, partendo da Carlo Carrà e passando per Dino Campana, il poeta maledetto citato, che ha un legame con la nostra città dovuto alla relazione che aveva intrecciato con Sibilla Aleramo, uno pseudonimo di Rina Faccio nata ad Alessandria. Nel suo volume Mughini riporta anche Mario Verdone, studioso del futurismo e padre dell’attore Carlo Verdone, che è cittadino onorario di Alessandria.
“Ottimo successo di partecipazione per questo primo episodio della celebrazione del futurismo ad Alessandria – ha dichiarato il sindaco, Piercarlo Fabbio -. Grande adesione anche per la cena futurista con un menù scelto più per stupire che per appagare il senso che ha fatto registrare il tutto esaurito al ristorante di palazzo Monferrato.”
“Quello di sabato – prosegue il sindaco – è stato anche un momento per riflettere sul rapporto tra Futurismo e Fascismo o meglio sulla vicinanza tra i due movimenti. Un rapporto vissuto a fasi alterne culminato in una minor vicinanza da parte di alcuni futuristi dopo l’inizio della guerra.”


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