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Giovedì 16 gennaio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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11/08/2008

Via Gandolfi ripulita. Una lunga storia

Il Sindaco Piercarlo Fabbio racconta la vicenda che ha portato all'ordinanza di pulizia di alcuni stabili ATC di via Gandolfi. Dalla campagna elettorale ai comitati di consulenza di via fino all'intervento di Comune e AMIU.

   

Via Gandolfi ripulita. Una lunga storia

La pulizia di cortili, spazi comuni e cantine di alcuni stabili di via Gandolfi parte da lontano.

La prima idea ci è venuta in campagna elettorale: come era possibile trasformare il semplice cittadino in un consulente della Pubblica Amministrazione?

Quali strumenti dovevamo usare per trasformare l’indicazione sporadica e spontanea di un singolo di buona volontà – magari arrabbiato – in un coro ove tutti si convincano di ciò che è veramente necessario e di ciò che, invece, è rimandabile o meno giustificabile? E così, nei ricorrenti incontri programmatici svolti a Betania, ecco nascere l’ipotesi dei comitati di consulenza di via o di zona.

L’accordo interpretativo e operativo fu chiaro da subito: occorreva iniziare dalle zone ove il disagio sociale, abitativo, strutturale, di contesto era più alto.

L’idea fu comunicata anche ai cittadini di via Gandolfi in uno di quegli incontri elettorali che a centinaia ho fatto, ma che non sempre producono i risultati promessi. La soddisfazione di poter essere coinvolti, di poter esprimere la propria opinione su problemi atavici e mai risolti (né mai affrontati seriamente) risultò già in allora immediatamente alta.

Forse avevamo trovato un metodo. Si sarebbe dovuto applicare per sperimentare la presunta positività del percorso.

Così, una volta insediati, decisi di partire proprio da quella promessa resa in via Gandolfi.

Aiutato da alcuni consiglieri comunali, come Beppe Caridi e da alcuni funzionari profondi conoscitori della zona, costituii il comitato.

Si scelsero alcune famiglie per ogni numero civico e le riunioni si tennero in Sala Giunta. Durante gli incontri si assommavano le più diverse lamentazioni. Anni di guai si riversavano sul tavolo di discussione. E noi amministratori, coadiuvati da alcuni dirigenti – il comandante della Polizia Municipale, Rossi; l’ingegnere capo, Neri – appoggiati dal Presidente dell’ATC, Vignuolo, dal Presidente della Circoscrizione Sud, Tortorici, scontavamo lo scetticismo e la rabbia di chi, per troppo tempo, era stato preso in giro sia da chi sarebbe stato deputato agli interventi, sia dai maleducati e dai vandali che procuravano danni a raffica alle strutture (incendiavano i citofoni, piegavano e sottraevano parti di cancellata, insozzavano con ogni tipo di rifiuti cantine e altri luoghi, depositavano nei cortili carcasse di automobili presumibilmente, un tempo, trafugate).

Una doppia offesa nei confronti di chi, onesto ed educato, subiva la situazione senza che nessuno ne prendesse le difese.

Dopo le prime riunioni, servite per costruire un provvisorio elenco di interventi, ordinai alla Polizia Municipale e al servizio ispettivo dell’AMIU – il geom. Fulvio Barzizza si era fin dall’inizio mostrato particolarmente interessato al metodo scelto, insieme a Giancarlo Dallerba e a Stefano Gagino – di stilare un rapporto che confermasse la veridicità del dichiarato. Ne sortirono alcuni documenti che servirono per un’ordinanza con tingibile ed urgente nei confronti di ATC (proprietario degli immobili), dell’AMIU (per gli interventi di pulizia) e dell’ufficio Toponomastica del Comune (per la re installazione delle targhette con i numeri civici).

Cento i giorni concessi per l’intervento. E non nego che non abbia registrato qualche resistenza.

Ma qui vi è un problema: è quello del diritto di ogni cittadino a vivere in un ambiente urbano decoroso con uno standard di qualità ove la dignità del singolo non venga ogni momento calpestata. Una comunità come la nostra non può accettare di vedere negato questo principio, né da vandali di ogni risma, né dall’inazione delle istituzioni preposte.

Le pulizie generali dell’AMIU, avvenute qualche giorno fa, non sono la parola fine al fenomeno, non sono nemmeno un evento, non sono un episodio isolato, ma l’inaugurazione di un percorso, a cui attendo che l’ATC si adegui quanto prima, per riportare le condizioni di vivibilità dell’abitare a livelli congrui ed efficaci.

Grazie dunque ai concittadini, alla loro pazienza e alla loro pervicacia. Grazie all’AMIU, ad esempio, che ha dimostrato come molto si possa fare in termini di igiene e di vivibilità, forse scoprendo – chissà – una vocazione nuova per un business più avanzato.

Piercarlo Fabbio

sindaco

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria