Mercoledì 2 luglio, il sindaco, Piercarlo Fabbio, ha partecipato all’incontro su “Città sostenibili e Covenant of Mayors” tenutosi al Lingotto di Torino in occasione del XXIII World Congress of Architecture Torino 2008.
Oltre al Sindaco, hanno partecipato alla tavola rotonda il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, il vice sindaco di Parigi, Pierre Mansat, e il sindaco di Ostfildern (vicino a Stoccarda), Juergen Fahrlaender. Erano inoltre presenti l’assessore all’Ambiente del Comune di Torino, Domenico Mangone e l’assessore all’ambiente di Milano, Edoardo Croci.
A moderare il talk dal titolo “Il Patto dei Sindaci: l’impegno delle Città” il direttore del TG2, Mauro Mazza.
Per il sindaco di Torino “le città devono tornare ad essere luoghi con accresciuta vivibilità”; per questo l’amministrazione ha lavorato al recupero del quartiere residenziale delle case popolari, di via Arquata, dove con l’utilizzo dell’ecocompatibilità e del fotovoltaico si è abbassata di circa il 50% l’emissione delle CO2.
“A Milano il 54% delle emissioni sono dovute alle residenze e il 29% al trasporto”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente di Milano, Edoardo Croci proponendo anche di lavorare su “un miglior comportamento da parte dei cittadini”.
Che le abitazioni inquinassero più delle macchine, il sindaco, Piercarlo Fabbio, lo sta affermando da mesi; parole consolidate dai dati dell’inquinamento dell’aria più elevati nei mesi invernali rispetto ai mesi estivi.
“Uno degli obblighi che abbiamo prima ancora che porre formalmente la firma sul patto dei sindaci è quello di poter lavorare per essere pronti a produrre qualcosa già nell’immediato, in parte utilizzando le esperienze che all’interno della nostra città già si fanno e in parte mettendo il concetto di decarbonizzazione dei nostri ambienti all’interno di processi decisionali della pubblica amministrazione.”
Lo ha dichiarato il sindaco, Piercarlo Fabbio che prosegue: “Alessandria è una città media con circa 95.000 abitanti; si ha bisogno che, all’interno del Patto dei Sindaci, siano presenti città di diverso taglio demografico e anche di diversa connotazione geografica, altrimenti si finirebbero per garantire solo le risposte alle grandi aree metropolitane. Ad Alessandria stiamo già lavorando su un programma: “Concerto al Piano” che può essere inserito all’interno della Covenant come esempio da perseguire. Il programma concerto ridurrà di 600 tonnellate annue la produzione di Co2 attraverso un intervento di tipo edilizio, che è uno degli asset del covenant, come il trasporto pubblico locale e l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili. Con il recupero edilizio si avranno alloggi e abitazioni da 70 kw/h al mq all’anno.
Anche l’utilizzo di fonti rinnovabili è un punto del Concerto al Piano su cui stiamo lavorando, partendo dal cippato di legno per produrre teleriscaldamento. Ma non ci fermiamo qui: la metropolitana leggera e la mobilità sostenibile sono elementi interessanti che rientrano appieno nei piani territoriali integrati che il comune ha presentato alla Regione Piemonte e, quindi, all’Europa. Un sistema di comunicazione fra paesi vicini attraverso la ferrovia, con una minore emissione di Co2 e polveri sottili.
Altro elemento è quello del Trasporto Pubblico Locale: è chiaro che una città come la nostra non si accontenta di aderire partecipando a un appalto regionale per l’acquisto di automezzi Euro 4. Abbiamo bisogno di superare la mera frontiera del mercato, magari acquistando autobus EEV. Sui rifiuti, invece, bisogna scegliere di tornare alla materia che li ha generati, intendendo con ciò il loro utilizzo per la produzione di energia”.