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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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19/05/2007

Dall'era del fossile a quella della luce

Finanziamo gli interventi per installazione di pannelli solari o fotovoltaici, adottiamo provvedimenti comunali per l’attuazione dell’edilizia eco-sostenibile, e diamo attuazione agli orientamenti comunitari sui sistemi di risparmio energetico e sostegno, ad esempio, alle politiche adottate dal Collegio Costruttori

   

Dall'era del fossile a quella della luce

Non è che siamo contro tutto a priori. È che ogni tanto, per sbaglio, secondo la statistica, bisognerebbe farne almeno una giusta. Quando diciamo no a questa raccolta rifiuti o ai provvedimenti di chiusura del traffico, non è che noi siamo a favore dell’inquinamento. È che è umano e razionale essere contro ciò che è illogico e stupido. Prendiamo la raccolta differenziata. Si basa su due principi, la Legge Ronchi. Nessuno dei due è rispettato. Il primo dice “chi inquina paga”, e noi facciamo pagare il 60% dei costi alle utenze non domestiche. Il secondo dice “il rifiuto come risorsa”, e questa amministrazione impone una brillante soluzione che, facendo diventare ogni cortile una mini discarica, determina una spesa che passa dai 12 milioni di euro di costo della vecchia raccolta di prossimità agli oltre 15 milioni, con un bilancio della nostra società comunale da far rabbrividire un revisore dei conti. Ed ormai non contiamo balle alla gente: l’Amiu ha cambiato totalmente tutto il parco attrezzature, per cui indietro non si torna. Ma almeno lasciateci esporre idee che crediamo di buon senso. La prima, creiamo meno disagi alla gente. Solo un re del medioevo impone ai sudditi di tenere in cortile ciò che puzza. Quindi il rifiuto indifferenziato e l’organico va rimesso fuori dalle case, e soprattutto va portato via ogni giorno come succede in ogni paese del mondo civilizzato. La seconda, inutile parlare di ricavo del rifiuto, perché ogni azienda privata sa fare il controllo di gestione. Vuol dire che occorre vedere il margine tra i ricavi ed i costi, e nel nostro caso urge fare una analisi dei costi di filiera perché plastica, carta, vetro, indifferenziato ed inerti non hanno la stessa resa. Occorre prendere decisioni consapevoli e razionali. Prendiamo poi la chiusura del traffico. Inutile raccontare la favoletta alla gente di andare a piedi o in bicicletta perché questo renderebbe l’aria mirabilmente pulita. Primo, perché andrebbe spiegato il perché agli anziani che devono far la spesa oppure a quelli che lavorano coi tempi di trasferta che chiede questo millennio e non passano la giornata a limarsi le unghie. Secondo, perché è semplicemente notorio che la primaria fonte di inquinamento è il riscaldamento degli edifici, e non i tubi di scappamento. Chissà perché d’estate l’inquinamento si riduce? Dal momento che il parco auto è uguale, non vi viene in mente che sia perché non si usa il riscaldamento? Allora, o diciamo alla gente di stare al freddo d’inverno e tornare all’età della pietra, oppure non facciamo ridere i polli chiudendo il centro e trasformando, cento metri più in là, gli spalti nel circuito di Monza. Facciamo invece ciò che la Comunità europea, lo Stato italiano e la Regione Piemonte suggeriscono più seriamente. Adottiamo progetti moderni, passiamo dall’era del fossile all’era della luce, cioè finanziamo gli interventi per installazione di pannelli solari o fotovoltaici, adottiamo provvedimenti comunali per l’attuazione dell’edilizia eco-sostenibile, e diamo attuazione agli orientamenti comunitari sui sistemi di risparmio energetico e sostegno, ad esempio, alle politiche adottate dal Collegio Costruttori. Si può tutelare l’ambiente seriamente, senza ostinarsi ad imporre ottusamente soluzioni che non hanno alcun effetto, salvo uno. Quello di riuscire a rompere, e perfino con arroganza, le scatole alla gente.

 

Piercarlo Fabbio
Candidato Sindaco

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria