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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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27/01/2006

La Sindaco che dissipa tempo ed occasioni...

Il ritiro dell'istanza di insediamento commerciale nell'ex zuccherificio, rallenta non poco lo sviluppo Sud est di Alessandria e forse lo nega. Ora occorrono nuove idee per rispondere ad un contesto mutato e di cui non si è voluto prendere atto.

   

La Sindaco che dissipa tempo ed occasioni...

Correvano gli ultimi giorni del 2005 e, tra il consuntivo e le speranze per il futuro, titolavo una mia valutazione: “Fine anno: brutte nuove per l’Alessandria di domani”. Quale era la mia tesi? Che la Giunta Scagni stesse tentando di riprodurre – con larghissimo ritardo – uno sviluppo della città legato ad una visione ormai superata. Certo, uno sviluppo, che avrebbe potuto facilmente concretizzarsi ad inizio mandato, ma il cui contesto era cambiato e si rischiava di perseguire un disegno che non avrebbe mai dato risultati. Scrivevo: “L’Amministrazione Scagni si è comportata così. Si è presentata in Stazione con un ritardo di almeno tre anni e ha preteso di prendere il treno, che, ovviamente era già passato. Risultato? Alcune cose non saranno più realizzabili negli stessi modi e nelle stesse forme del 2002. Altre potranno essere concretizzate non prima di qualche anno, con la spiacevole sensazione di dover attendere, seduti sui bagagli, che ripassi il treno buono.” E a cosa mi riferivo? In primis al tanto vantato sviluppo Sud-Est, sulla direttiva Novi-Tortona, che “rischia di rimanere una bellissima esercitazione amministrativa: la ristrutturazione dell’ex zuccherificio è sottesa al riassetto della viabilità dell’ex statale 10. La Provincia non terminerà l’intervento di ridefinizione a due corsie per senso di marcia prima della fine del 2006. Il Grande ipermercato in zona D5 potrà essere iniziato dopo che la variante strutturale al Piano regolatore Generale si sarà definita (tempo oggettivamente necessario dai due ai tre anni), né pare possibile ipotizzarlo su un’area non destinata a ciò. Alessandria 2000, tra tentennamenti e argini vecchi e nuovi, pur essendo in vantaggio rispetto ad altri, rischia di farsi bagnare il naso dal nascente ipermercato di Castellazzo Bormida, che – già a buon punto e meglio piazzato - ove fosse realizzato, finirebbe da solo per negare, di fatto, tutto lo sviluppo appena descritto. Insomma rischiamo di trovarci di fronte ad un grande risiko, cioè ad una simulazione di realtà, ma non ad una realtà. Neppure nel futuro.”
Ecco, le ultime notizie sul ritiro della proposta di un insediamento commerciale nell’ex zuccherificio, che segue ciò che era già stato fatto un mese fa per l’iniziativa coeva in zona D5, a causa dell’incompatibilità urbanistica delle aree, finiscono per confermare la nostra lettura del futuro disegno di città.
Fosse solo stato rimandato, avremmo potuto lagnarci, ma avremmo mantenuto la speranza, certamente non riponendola più in un Governo Scagni dissipatore di tempo e di occasioni. Purtroppo il dramma è che le ipotesi di lavoro fin qui condotte sullo sviluppo della città non reggano più al contesto mutato, che la sindaco non ha saputo, né voluto leggere.
E allora occorrerà pensare, dopo questa bella comparsata cartesiana e la tabula rasa che ne è scaturita, ad un ulteriore, praticabile progetto di sviluppo di Alessandria, già urgente oggi.
Forse, a forza di perdere treni, rischiamo di non poter salvarci neppure salendo sull’eurostar! Eppure siamo fiduciosi, sapendo che lavorare per una città che non ha perso la voglia di rilanciarsi, dà una grande carica…

 

Piercarlo Fabbio

Per leggere il pezzo del 28 dicembre 2005, clicca qui.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria