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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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29/09/2005

Miraglia denuncia i concittadini? Allora si dimetta!

Intervento di Piercarlo Fabbio dopo che l'assessore alla viabilità della giunta di centrosinistra alessandrina ha denunciato per diffamazione due cittadini dissidenti. Ecco perché dovrebbe andarsene...

   

Miraglia denuncia i concittadini? Allora si dimetta!

La notizia potrebbe essere questa. L’Assessore Miraglia, competente, per delega, alla viabilità del Comune di Alessandria, nota nell’orbe terracqueo per il suo splendido funzionamento, ha querelato per diffamazione due concittadini, rei di aver contestato allo stesso assessore alcune dichiarazioni in cui descriveva come positiva la situazione commerciale di via Dante, dopo la parziale chiusura al traffico decisa dall’Amministrazione di centrosinistra.
E cosa avrebbero fatto di tanto grave, offensivo, irrispettoso, diffamante i due concittadini Franco De Ambrogio e Nino Del Mastro? Hanno avuto l’ardire di intervenire nel dibattito politico in corso, ideando un questionario, somministrandolo ai commercianti di via Dante e verificando, poi, che l’universo – non un campione – nella sua larghissima maggioranza, non condivideva le affermazioni dell’assessore civico Cesare Miraglia.
Stante questi antefatti, sinteticamente tratteggiati, occorre condurre una riflessione. È lecito che un amministratore pubblico perda il suo tempo a far perdere tempo alla Magistratura per quisquiglie e pinzillacchere di tal genere, che potrebbero tranquillamente essere risolte con un colloquio chiarificatore fra le parti o, per gli amanti del brivido, con un botta e risposta su qualche giornale cittadino, nel rispetto delle forme e dei ruoli? La risposta è no! Non è lecito. Anzi è profondamente sbagliato dal punto di vista del metodo, del rapporto e dell’orientamento normativo che tende sempre più a mettere sullo stesso piano cittadino e Pubblica Amministrazione. L’Assessore è un collaboratore del Sindaco. Non ha ruoli diretti di rappresentanza, visto che non è eletto, ma scelto dal Sindaco eletto dai cittadini. Il fatto che ogni tanto sia di turno nelle rituali inaugurazioni in cui l’Amministrazione di centrosinistra si è profondamente impegnata in questi anni, non fa testo. Ma, soprattutto non trasforma l’assessore in un Principe che si degna di ascoltare i propri sudditi fino a quando assentono e, non potendoli condannare direttamente, li consegna al pubblico inquisitore. No, l’assessore è invece al servizio dei cittadini e ancor più di quelli a cui non è parsa chiara qualche dichiarazione, qualche decisione, qualche presa di posizione. Altrimenti tutto sarebbe meccanico e lineare: io assessore decido e non recedo, tu cittadino subisci e non fiati. Casomai potrai utilizzare il tuo voto per non scegliere il mio Sindaco alle prossime elezioni, ma visto che statisticamente non tutti possono essere d’accordo con me, il rischio è calcolato.
Se continuassi su questo piano, ben poco si salverebbe della democrazia, della trasparenza, dell’imparzialità che dovrebbero distinguere l’azione di ogni pubblico amministratore.
Preferisco pensare che l’assessore Miraglia abbia dimenticato la lezione democratica in un impeto d’ira o perché stressato dalle troppe critiche che gli piovono addosso (peraltro destino comune a molti assessori alla viabilità, una scienza inesatta ove ognuno si può sentire maestro) o per chissà quale altra ragione.
Allora proponiamo all’assessore una protocollo di azioni: si dimetta, ritiri la querela, e, dopo qualche ripetizione privata sui “confini” del suo ruolo, riprenda pure a far danni. L’opposizione, riconoscente, ringrazierà.
Ma forse non abbiamo parlato di una notizia…

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria