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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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17/07/2005

Ex zuccherificio e D5... addavenì

Grandi annunci, ma poche certezze sui tempi. Intanto, a forza di perdere le occasioni, oggi la città trasforma un grande affare in un mediocre scambio. E, magari ci rimetterà...

   

Ex zuccherificio e D5... addavenì

Settimane pirotecniche a Palazzo Rosso. L’artificiere di razza, Giancarlo Cattaneo, vicesindaco plenipotenziario, ha dato il là a tutto ciò che aveva a disposizione per tentare di convincere l’opinione pubblica alessandrina – sempre più persuasa dell’inadeguatezza dell’attuale compagine di governo comunale – di quanto sia buona l’opera della Giunta di centrosinistra. Peccato che, al di là dei titoli reboanti dei giornali, nel breve periodo poco ci sia di certo e di concreto.

Andiamo per ordine. L’operazione oltrebormida che comprende la riattivazione a destinazione commerciale dell’ex zuccherificio, nonché una nuova area per un grande ipermercato in zona D5 (nei pressi della Michelin, per intenderci) è quella più succulenta, ma anche la più contrastata. L’annuncio di quella della”cittadella dello sport”, in regione Osterietta, per ora ha invece avuto il pregio di consentire ai media di non parlare del Consuntivo 2004, in quanto impegnati a dedicare spazio ad un piano esecutivo che dorme vergognosamente nei cassetti dell’Amministrazione Comunale da oltre tre anni. E nessuno lo ha scritto. Si vede che non lo sapeva…

Ritorniamo ad oltrebormida. Il senso è quello giusto: la città deve potersi espandere oltre i propri fiumi. Non deve viverli come una costrizione al proprio sviluppo, ma come un elemento, un patrimonio di cui non avere paura. I fiumi come elemento della qualità della nostra vita e non come compressione mesopotamica del nostro destino di città.

Peccato per i tempi di realizzazione e per la non collimazione dei cronoprogrammi delle tante iniziative che si dovrebbero concretizzare su quell’asse. La Provincia, ad esempio, trasformerà l’ex Statale 10 da Spinetta al Platano di Napoleone, procedendo alla realizzazione di quattro corsie divise da spartitraffico. Termine lavori previsto: Autunno 2006; importo lavori poco più di 5 milioni di euro. La stessa Provincia, con fondi statali, ove effettivamente venissero stanziati, ha in progetto una variante d’accesso ad Alessandria, parallela all’attuale tracciato dell’ex Statale 10. Opera che partirebbe da Regione Trono di Castelceriolo (nei pressi della discarica consortile), taglierebbe in basso rilevato la piana intersecando la strada Grilla, poi si snoderebbe in viadotto fino al nuovo tratto della tangenziale (più o meno l’aggancio avverrebbe dalle parti del Cimitero urbano), oltrepassando la Bormida con un ponte a valle dell’attuale. Lavori il cui termine potrebbe essere tra il 2009 e il 2010, con un costo di circa 46 milioni di euro, di cui 4,5 per il ponte in acciaio e calcestruzzo.

Terzo intervento parallelo, quello rilanciato nelle ultime settimane, che prevede una strada comunale – presunzione di Piano Regolatore – che si innesta sull’attuale rotonda di via Genova a Spinetta, taglia la piana dietro l’ex zuccherificio, intercetta con una rotonda la Stortigliona, oltrepassa la Bormida con un ponte e si innesta sulla tangenziale in direzione di un’ideale prolungamento di Corso Romita. Interventi diversi e realizzatori diversi, ma soprattutto tempi diversi. Da Spinetta alla Stortigliona opererà Coop7, titolare delle due operazioni D5 e ed ex zuccherificio. Dalla Stortigliona alla tangenziale il Comune di Alessandria. Dalla Tangenziale a corso Romita la società titolare del PEC Alessandria 2000. Il che significa che se il Comune non si mette di buzzo buono, in tempi brevi, a progettare e a costruire il ponte a monte dell’attuale, sarà la catastrofe per la ex Statale 10 e per il traffico già congestionatissimo dell’entrata in Alessandria da Est.

Tempi? Ora siamo in fase di programmazione negoziata (cioè di dichiarazione d’intenti e di impegni reciproci tra Amministrazione ed operatori interessati), poi dovranno essere prodotte le varianti strutturali di Piano Regolatore (circa due anni ad essere ottimisti) e quelle puntuali di Piano Commerciale. Infine gli strumenti urbanistici esecutivi. Vogliamo parlare di ipotesi tre anni, cioè inizio lavori nel 2008? Probabilmente saremmo vicini alla verità, sempre se tutto funzionerà a dovere.

Ma c’è una morale, che porta a definire la questione come la sagra delle occasioni perse. Nel 2002 si aveva una forte concorrenza di mercato. Tre operatori confliggevano tra loro e sapevano di dovere alla comunità alessandrina un forte investimento, per poterne avere in cambio le necessarie autorizzazioni di intervento. Ne scaturirono forti promesse: strade e ponte, soprattutto. Ora, dopo aver dato il via – almeno formalmente – ad Alessandria 2000 e voluto ridurre “per scelta”, di fatto, ad un solo operatore interessato l’intervento oltrebormida, ecco fortemente depotenziata la compensazione ambientale a favore della città, ma mantenuti regolarmente i disagi per il commercio cittadino. Avevamo ragionato, anche noi del centrodestra, in sede di programma amministrativo per Alessandria, di offrire un’opportunità (l’ex zuccherificio a destinazione commerciale) in cambio di un’altra (il ponte e il raddoppio dell’ex Statale 10). Ora diamo due cose (l’ex zuccherificio e l’area in D5 commerciali) accontentandoci di un contributo di 7,5 milioni di euro per strada e ponte. Cioè diamo due cose in cambio di mezza. Aver perso tre anni e aver condotto scelte politiche antimercato non ha certo favorito la città. Insomma, vista nella sua dimensione storica, l’operazione ci pare un tre per uno. Offerta valida solo per costruttori e supermercatari… 

 

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria