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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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14/12/2004

Risposta a Triglia. I Comuni non sprecano?

I dati in migliaia di lire, ma rimangono avanzi d'amministrazione cospicui. Sono danari che potevano essere tranquillamente lasciati nelle tasche dei cittadini.

   

Risposta a Triglia. I Comuni non sprecano?

Caro Direttore,

comprendo la risposta di Riccardo Triglia ad alcune mie valutazioni sugli avanzi di Amministrazione dei Comuni della Provincia, ma non giustifico il suo tirarsi indietro da ciò che aveva tranquillamente dichiarato durante il Convegno sullo spazio politico locale organizzato dalla Provincia di Alessandria.

Perché lo comprendo? Perché Triglia doveva ritornare prontamente nel centro-sinistra, non poteva neppure dare l’impressione di condividere, anche solo minimamente, l’azione del Governo Nazionale nei confronti di Enti Locali che dovrebbero sforzarsi di più per ridurre sprechi ed irrazionalità nella spesa oppure – è il caso degli avanzi – non chiedere ai cittadini ciò che poi non riescono neppure a spendere.

Quindi non è servita la mia affermazione che Triglia avesse ragione. Ha provveduto lo stesso senatore a darsi torto. Piuttosto che rischiare, meglio ritornare al riparo della trincea. Timeo Danaos…

Così come non c’era bisogno di scomodarsi in citazione di documenti ufficiali dell’ANCI, per dimostrare la propria convinta appartenenza all’opposizione nazionale. Che vi siano voci diverse all’interno dell’Associazione Nazionale dei Comuni e del suo Consiglio Nazionale è questione che non passa neppure per l’anticamera del cervello a chi brandisce documenti ufficiali come se fossero un testo biblico.

Non si è né pro, né contro l’ANCI imbracciando i suoi documenti ufficiali, ma si è sicuramente dalla parte dei Comuni quando ci si dimostra anche critici sulle cose che a questo livello istituzionale non funzionano. Meglio dirlo.

Altra questione quella dei dati, che Triglia corregge materialmente da Euro in lire, ovviamente bacchettando il sottoscritto. Accetto la indicazione di un errore, ma non la correzione. Qua le nocche, senatore, perché, pur avvezzo a leggere i bilanci, anche Triglia sbaglia. Mi dispiace, ma le cifre che come esempio ho proposto, non vanno divise per 1936,27 come lei didatticamente afferma, ma per 1,93627, perché le tabelle da cui le ho ricavate sono in migliaia di lire!

Ecco i dati degli avanzi corretti: Castellazzo Bormida Lit. 317.816.000 (164.138 €); Quargnento Lit. 292.981.000 (151.312 €); Volpedo Lit. 18.347.000 (9475 €); Pontecurone Lit. 527.529.000 (272.445 €); Sale Lit. 443.486.000 (229.041 €); Castelletto d’Orba Lit. 216.471.000 (111.797 €); Coniolo Lit. 623.931.000 (322.233 €); Malvicino Lit. 53.592.000 (27.677 €); Marana Lit. 137.191.000 (70.853 €); Trisobbio Lit. 54.246.000 (28.015 €); Vignale Monferrato Lit.177.580.000 (91.712 €); Arquata Scrivia Lit. 208.613.000 (107.739 €).

E allora, cambia qualcosa?I Comuni sempre avanzano denari ed in maniera cospicua. Il succo del discorso non cambia.

Quanto alle proposte, come quelle dell’ICI provinciale, posso solo proporre un contro ragionamento. Ma perché un Sindaco dovrebbe impegnarsi in iniziative di attrazione sul suo territorio di residenze o imprese (potrebbero anche essere risanamenti e bonifiche e non solo nuovi manufatti) per poi vedere frustrati in un’area vasta i suoi sforzi? Che l’ICI sia una imposta non confacente lo sanno un po’ tutti, ma i sistemi per correggerla non sono certo quelli di massificarla.

Comunque prendo per buona l’ultima frase del sen. Triglia che almeno riconosce di aver fatto autocritica rispetto a linee di rivendicazione comunale troppo radicali in tema di finanza.

Posso dirle di essere d’accordo senza rischiare una nuova risposta in cui mi ridarà torto piuttosto che darsi ragione?

 

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria