Dimensione del carattere 

Sabato 10 maggio 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

Ricerca avanzata

23/11/2011

A carte scoperte 22

La corsa sugli argini può essere arricchita anche da quella sui percorsi sovrabastionali della Cittadella? Una proposta che è già operativa e fruibile

   

A carte scoperte 22

A carte scoperte 22 – 2 settembre 2011

 

La rubrica del sindaco Fabbio su Il Piccolo

 

 

Si corre la Cittadella

 

È ormai inveterata l'abitudine degli appassionati di podismo, o di altre attività sportive correlabili, di utilizzare gli argini tra Tanaro e Bormida per svolgere la propria pratica. Sono percorsi di proprietà privata, sui quali l'Amministrazione Comunale ha chiesto la possibilità di intervenire, senza ottenere l'autorizzazione.
Ci siamo così ridotti ad attrezzare progressivamente (penso che in questi giorni si sia dotato il sito di panchine e cestini) un'area pubblica prospiciente il canile ed il gattile con qualche attrezzo ginnico e una fontana a doppio rubinetto. Peraltro abbiamo, nel tempo, anche proposto un'alternativa - di proprietà demaniale, con possibilità di essere concessa per un percorso-vita - cioè i bei tragitti della golena della Bormida che portano alla baracca, luogo mitico di "bormide les bains", che tanto ha appassionato i nostri padri e madri o, addirittura, nonni. Si è organizzata lì anche una gara di corsa non competitiva, ma, nonostante il successo della manifestazione, non ho visto poi frotte di atleti calcare quei sentieri e quelle carrarecce.
Eppure da qualche tempo mi frulla per la testa un'idea, tanto per proporre un'alternativa pubblica ad un percorso che sempre privato è e che non consente miglioramenti, né un minimo di attrezzaggio, nonostante la sua indiscutibile bellezza naturale (per un alessandrino stare tra i fiumi significa in fondo ritornare alle radici della propria identità). Perché non utilizzare la Cittadella per un'attività del genere? Qualche gara la si è già fatta, ma quest'ultime impongono lo sfruttamento di parti della fortezza che non sempre sono disponibili.
Sto invece pensando ai percorsi sovrabastionali, cioè a quei camminamenti che salgono e scendono dai sei bastioni e conducono al periplo dei cavalieri (le strutture che sormontano i bastioni) quando non si voglia addirittura sfruttare il suggestivo passaggio entro le mura dei cavalieri medesimi.
Proprio in questi giorni l'AMIU ha provveduto ad ulteriori lavori di adeguamento e allargamento dei varchi, che dovrebbero migliorare la praticabilità e quindi la corsa per chi la volesse praticare, ma anche una robusta e decisa passeggiata potrebbe fare al caso.
Penso che salire dal bastione Sant'Antonio (subito a destra della porta reale), passare il Beato Amedeo, verificare la diversità architettonica del San Carlo, sfruttare l'affascinate visione dalla galleria della porta di soccorso, approdare al San Tommaso, godere del bellissimo panorama sulla polveriera e sul vecchio ospedale direttamente all'alto del San Michele, terminare i 3 chilometri circumnavigando il Santa Cristina e riaccedere alla porta reale, magari per integrare la corsa con altri percorsi ai piedi della costa dei bastioni sia un omaggio straordinario alla nostra storia e un recupero, anche in questo caso, di identità perdute.
Magari proviamoci, da questo fine settimana i lavori di AMIU saranno terminati. Passateparola.

 

Piercarlo Fabbio
Sindaco di Alessandria

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria