A carte scoperte 18 – 29 luglio 2011

La rubrica del Sindaco Fabbio su “Il Piccolo”

Città e sobborghi in bici

Nella recente discussione tenutasi nell'aula di Palazzo Ghilini a proposito di nuove infrastrutture viarie che la Provincia ha deciso di finanziare all'interno del Comune di Alessandria (rotonda sulla Catelceriolo-Sale e quarta corsia sulla statale 10 nei pressi di Spinetta Marengo), ho voluto portare a conoscenza del Consiglio Provinciale un tema che alcune volte mi è stato proposto da appassionati ciclisti: come raggiungere in bicicletta Alessandria partendo da alcuni sobborghi della Fraschetta e viceversa?
La soluzione non è semplice in quanto l'attuale tracciato della Statale 10 non consente grandi allargamenti, dopo l'ultima trasformazione a quattro corsie con guard-rail centrale. Soprattutto è la strettoia del ponte che non consentirebbe di ricavare un velotracciato protetto.
C'è però una speranza - oltre alla possibile soluzione di una passerella aggettante sull'attuale ponte, che però non risolverebbe per niente il problema del percorso completo - quella di mettere mano alla costruzione della variante alla SS. 10, che in progetto prevede la partenza da Castelceriolo-regione Trono, il proseguimento in basso rilevato fino all'interconnessione con la strada Grilla ed infine il balzo sulla Bormida tra ponte e viadotto per agganciarsi alla tangenziale di Alessandria.
L'arteria consentirebbe di ricavare una pista ciclabile protetta che, una volta giunta in Alessandria, potrebbe essere raccordata con la viabilità cittadina, mentre in Fraschetta sarebbe poi un problema da risolvere quello di irradiarla su percorsi che si snodino tra i sobborghi.
Indipendentemente dalle questioni poste e pur in presenza di una naturale convergenza tra Comune e Provincia sul progetto appena descritto e che obbligherebbe il Comune a tralasciare l'idea di collegare la tangenziale a Spinetta praticamente partendo da Alessandria 2000, c'è un problema economico non da poco: l'opera verrebbe a costare ben più di 60 milioni di euro. Una cifra proibitiva per i due enti. Non a caso la Provincia ha messo in un cassetto il progetto aspettando tempi migliori e soprattutto i finanziamenti dallo Stato e dalla Regione Piemonte, che hanno comunque catalogato l'opera come strategica, ma non hanno mai attinto dalle loro casse.
Occorrerà dunque attendere ancora un poco per i veloappassionati, perché non penso sia consigliabile avventurarsi in bici tra le auto che sfrecciano incuranti dei limiti di velocità. Anche se qualche coraggioso c'è, non mi pare che tale attività sia esercitabile come sport di massa.

Piercarlo Fabbio
Sindaco di Alessandria