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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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17/08/2011

A carte scoperte 14

Ci manca la memoria breve, così magari non ci ricordiamo che scempio era piazza della Libertà proprio davanti al Comune. ecco come si è intervenuti

   

A carte scoperte 14

A carte scoperte 14 - 3 giugno 2011

 

La rubrica del sindaco Fabbio su "Il Piccolo"

 

 

Piazza della Libertà: il decoro, pezzo per pezzo

 

Rimango sempre un po' perplesso quando sento radi concittadini - non parlo degli oppositori politici perché sono professionisti del niet di sovietica memoria - non riuscire a rilevare ciò che si è fatto, in questi anni, in materia di arredo, decoro urbano e abbellimento della città. Non mancando di ritenere che il percorso da compiere sia ancora lungo.
Ho già spiegato che manca, ad ognuno di noi, la memoria breve. Ci succede come per le nostre fotografie. Noi pensiamo di essere stati sempre come oggi ci vediamo, ma se guardiamo le nostre stesse istantanee di qualche anno fa, le differenze saltano immediatamente agli occhi. È umano che ciò succeda.
Ma se guardiamo un qualsiasi segmento di città, ci rendiamo oggettivamente conto che molto è cambiato. Sono magari piccoli particolari, ma insieme formano un complesso di novità ben visibili.
Prendete ad esempio piazza della Libertà di fronte al Municipio. Com'era messa? Vi era una stazione di bikesharing inutilizzabile, brutta e scassata. Da tempo immemorabile sorgeva abbandonato un gabinetto sotterraneo dotato di una balaustra in cemento, male in arnese, lasciata a se stessa e agli insulti del tempo. Le piante avevano chiome disordinate, almeno non potate e corrette da tempo; intorno ai loro fusti il selciato era ormai inesistente, le fioriere erano rade e presentavano ormai solo piante secche, le panchine mancanti di doghe e divelte nei supporti, la fontanella, sempre aperta, era ormai da considerarsi ai minimi termini.
Tutto questo scempio stava davanti al Comune. Iniziammo quindi a lavorare su ogni particolare: la fontanella fu sostituita (e così altre settanta in città), l'asfalto intorno alla stessa rimpiazzato con un acciottolato coerente ed omogeneo con la fontana tricolore - omaggio al 150 esimo anniversario dell'Unità d'Italia, con qualche anno d'anticipo - che prese il posto del vecchio pisciatoio, vennero rifatti i contenimenti degli alberi, anche quelli in acciottolato. Gli alberi vennero anche potati e riaggiustati nella chioma, furono inserite nuove fioriere in legno con belle piante. Anche le panchine furono progressivamente cambiate o riparate. Oggi, alcune di queste hanno nuovamente bisogno d'interventi, che ci apprestiamo in queste ore a realizzare, nell'arco di quella manutenzione continua che deve costituire il naturale e costante lavoro dei nostri tecnici.
Infine la stazione di bikesharing è stata completamente sostituita con un nuovo sistema, che finalmente funziona e che è sottoposto a continua manutenzione. Anzi, l'amministrazione pensa di allargarlo con nuove velostazioni e ha proposto anche alcune facilitazioni tariffarie per poter espandere il numero degli utilizzatori.
Ecco, ricordando pezzo per pezzo ciò che si è fatto (ma potrei anche ricordare che un gabinetto cosiddetto automatico, e non più funzionante ormai da tempo, è stato asportato oltre che ad un capannone tipo industriale in piena piazza è stato smontato e ripristinato il fondo), in quel nulla richiamato dai rari, ma soliti "interessati", c'è moltissimo. Del resto basta mettersi d'accordo sulle parole: se "nulla" significa "tanto", allora anch'io sono d'accordo. Con buona pace dei professionisti del "no, perché no", che peraltro servono poco alla crescita di Alessandria.

 

Piercarlo Fabbio
Sindaco di Alessandria

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria