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Lunedì 4 agosto 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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08/08/2004

E adesso i tagli
non ci sono quasi più

Dopo la gazzarra inutile e capziosa successa nell'aula di Palazzo Rosso con amministratori pronti a gareggiare impavidi contro il Governo, ecco che le prime cifre sono assai più tranquillizzanti, ma molto diverse da quelle annunciate...

   

La recente manovra correttiva del Governo (DL 168 del 12 luglio 2004) ha avuto il merito di evidenziare alcune questioni. La prima: in un sistema che tende a ragionare come se già fosse federalista, gli Enti Locali diventano una delle parti in campo equiparata allo Stato e quindi pronta a difendere i propri interessi, non sempre convergenti con quelli del Governo centrale. La seconda: non è solo l'immensa e pesante macchina dello Stato a sprecare risorse in mille rivoli, ma, come sta dimostrando quotidianamente "Il Giornale" con le proprie inchieste, anche Regioni, Comuni e Province non si sottraggono dal fare la loro parte in spese che, il più delle volte, appaiono stravaganti, se non si vuol dire peggio. La terza: gli Enti Locali, maggioritariamente in mano al centro-sinistra, finiscono per essere usati come amministrazioni militanti: sotto l'alea della tutela dei servizi ai cittadini, in realtà nascondono politiche di parte, ove bersaglio preferito è l'attacco al governo Berlusconi. La concretizzazione di quest'ultima tattica si è particolarmente accentuata in occasione della pubblicazione della già citata manovrina. Chi è stato attento alle esibizioni azzardate dei nostri amministratori comunali - meno di quelli provinciali che hanno beneficiato del ritardo nella convocazione del Consiglio, ma non si sono sottratti a quello che ritengo valutino come un dovere morale - avrà raccolto dati strepitosi: i tagli del Governo al nostro bilancio comunale sarebbero dovuti oscillare tra i 7 e i 10 milioni di euro. A far da gran cassa ai nostri "credibilissimi" amministratori, un intero sistema mediatico che ci proponeva titoli sempre più sparati, con cifre da capogiro, come se il giornalismo fosse mera registrazione di cronaca e non, anche, attenzione alle reali dimensioni della realtà. E chi, come il sottoscritto, tentava di spiegare che forse i conti non corrispondevano al dettato di legge - peraltro in fase di de iure condendo, quindi non stabilizzato - veniva trattato come il difensore d'ufficio di un imputato (Berlusconi, il centro-destra, il Governo) che avrebbe potuto solo appellarsi alla clemenza della corte, ma la cui condanna era già scritta. Ora l'Assessore al Bilancio del Comune di Alessandria, Sandro Tortarolo, di cui abbiamo apprezzato il silenzio nei momenti topici della polemica, incomincia a fare i conti, che, ovviamente sono assai diversi da quelli annunciati. Intanto chiariamoci, non si tratta di tagli ai trasferimenti o di quanto lo Stato dà agli Enti Locali, ma di riduzione delle spese che questi ultimi scelgono di fare. Quali spese? Non quelle per servizi indispensabili, non quelle finanziate con entrate a destinazione vincolate e neppure quelle legate al socio assistenziale, ma quelle risultanti per servizi non indispensabili. E, per di più il taglio non le riguarda complessivamente, ma le tocca solo per il 10%, facendo riferimento alla spesa media consolidata del triennio 2001-2003. Se poi il Comune sarà considerato virtuoso (cioè avrà rispettato come lo Stato il patto di Stabilità) potrà evitare di tagliare su quelle spese che ha già impegnate prima del 12 giugno. Al di là dei calcoli un po' fumosi, cosa succederà al Comune di Alessandria? I tagli alle spese - a seconda dell'interpretazione sulla nostra "virtuosità" - saranno compresi tra un minimo di 274 mila euro e un massimo di 936 mila. Come si vede cifre lontane anni luce da quelle denunciate in aula da una Sindaco di Alessandria sempre più sbilanciata verso la propaganda politica, e che rasentavano i 10 milioni di euro. E comunque facilmente compensabili all'interno di avanzi di amministrazione che, ancora nel 2003, si avvicinavano ai 4 milioni di euro. E ciò nonostante la nostra spesa prevista per servizi non indispensabili era comunque stata proposta in aumento dalle previsioni per il 2004 (5,4 milioni, contro i 5,1 milioni della media del triennio precedente). Come si vede, conti che non obbligano il vicesindaco a chiudere l'ufficio manu militari, anche se queste cose sono state dette e pubblicate. Comunque è il caso di chiuderlo l'ufficio per qualche giorno. Almeno per ferie. Ah, alla prossima…

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria