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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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12/06/2003

Necessità di confronto e dialogo… forse occorre un luogo diverso per il bene della città

In questi mesi ho riscontrato un trascinamento del clima elettorale che avvelena il confronto politico. Pubblicato su Alessandria il Comune - 2003

   

In questi mesi una cosa è apparsa chiara: il trascinamento del clima elettorale continua ad avvelenare il confronto politico a tal punto che vere e proprie paratie stagne si sono aggiunte a quelle che naturalmente si creano fra maggioranza ed opposizione. E dire che Forza Italia, attraverso i suoi esponenti, ha più volte richiamato, in Consiglio Comunale, alla assoluta indispensabilità di un dialogo e di un confronto costruttivi le forze politiche della maggioranza. Qualche timidissimo segno di risveglio giunge dai banchi del Consiglio, mentre da Giunta e Sindaco nulla di nuovo vi è sotto il sole. Ecco che, dunque, il Gruppo Consiliare di Forza Italia ha deciso di inventare un luogo di confronto che superi queste limitatezze calate nell'istituzione e si concretizzi in un dialogo più serrato sulle grandi questioni che interessano la città. Alcuni anziani operatori politici, infatti, mi raccontavano che alle prime elezioni dell'era repubblicana, nel 1948, loro stessi erano soliti partecipare ai comizi dei partiti non propri. Era un modo di informarsi sulle posizioni degli avversari, ma anche una maniera per mantenere uno stile di rapporti, un rispetto, che, man mano si sono persi nel tempo e con il tempo. È vero che oggi i media riportano molte delle posizioni in campo, ma una cosa è sentire di persona, farsi un'idea, sapere che si controbatte ad una valutazione che si è ascoltata e altra ancora registrare le sintesi intermediate di un giornalista. Il fatto è che oggi, in sede locale, poche sono le occasioni extraistituzionali di attivare un confronto. Gli stessi partiti, che dovrebbero favorire il pluralismo delle voci attraverso l'organizzazione di luoghi di discussione, pensano più alle loro ferite che a quelle della società che li circonda. Sono così nati "Gli incontri del villaggio", organizzati dal Gruppo Consiliare azzurro al Comune di Alessandria, proprio per incominciare a risolvere il problema di guardarsi attorno su questioni specifiche della società alessandrina e di trovare convergenze e divergenze fra esponenti di diverse forze politiche, in modo libero, senza attendere le liturgie un poco stentate dei Consigli o delle Commissioni consiliari. Ma, ovviamente, non è l'unico motivo, anche se resta il più suggestivo. "Gli incontri del villaggio" non riportano certo ad un'idea bucolica o elegiaca della società, ma pongono al centro del ragionamento quel concetto di "villaggio globale" che oggi viene messo in forte discussione - nel mondo occidentale - dai movimenti no-global. Parlare di "villaggio" non vuol dire sposarlo a tutti gli effetti, ma segnalare che, nonostante la congiuntura sfavorevole, permane e continua a funzionare. È un modo di vivere la nostra complessità, è una maniera di fare economia di mercato, è un atteggiamento per avvicinare genti che, solo fino a cinquant'anni fa regolavano i loro rapporti con guerre sanguinose e di violenza inaudita. Ecco, "Gli incontri del villaggio", da questo punto di vista, sono un omaggio alla pace, senza bisogno di parlarne direttamente; segnano una cultura e forse uno spartiacque (per carità, locale fin che si vuole e si deve!) in un epoca che forse deve ricominciare ad avere un poco più di certezze. O forse di esercitare ancor più il dubbio dell'intelligenza… Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria