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Martedì 5 agosto 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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15/12/2003

Finanziaria: 3 ore in Consiglio
lontani da Alessandria!

Il dibattito di lunedì scorso è stato caratterizzato dallo schema classico: centro sinistra contro il Governo Berlusconi centro destra a difenderlo... e forse i giornalisti si sono scocciati di riprodurre con risalto queste notizie.

   

Chi avesse avuto modo di leggere i giornali locali in questi ultimi giorni, non si sarà accorto che il Consiglio Comunale di Alessandria ha impegnato oltre tre ore del proprio tempo a perseguire un dibattito d'altri tempi. O almeno, trattando di argomenti attualissimi quali la finanziaria o il sostegno economico alla locazione per le famiglie non abbienti, come i Consiglieri siano stati costretti dall'impostazione dei lavori, ad accettare la contrapposizione fra centro sinistra e centro destra sul Governo del Paese. Non che il Consiglio non abbia possibilità di partecipare al dibattito politico nazionale, ma che si persegua, da parte dei presentatori diessini, il vecchio giochetto degli Enti Locali governati dalla sinistra che si scagliano pregiudizialmente contro il Governo o la Regione perché di matrice opposta, mi pare sia da considerare una perdita di tempo nel nuovo panorama federalista della Repubblica, così come sancito dalla riforma del Titolo V della Costituzione. Che ancor più, avendo il Consiglio trovato toni e forme d'intesa per superare il momento, si impegni in prima persona il Sindaco a dimostrare quanto a tutto oggi siano venati di insano ideologismo i suoi pensieri, ritengo sia elemento che impoverisca ulteriormente il dibattito. Ed è chiaro che il sistema mediatico locale - poco propenso a riprodurre sulle sue pagine gli spiccioli di un dibattito nazionale che già trova ampio risalto in altre cronache - abbia fatto il resto: gracile lo spazio, ma ancor più scarna l'attenzione ad una discussione in aula che, perlomeno ha visto l'intervento di molti, pur nello schema che prima indicavo: centro sinistra contro il governo, centro-destra (con qualche impuntatura della Lega) a favore. In Consiglio Forza Italia ha avuto il coraggio di dire queste cose e cioè che è inutile riprodurre schematizzazioni da prima Repubblica e che la premessa è ben altra: in una Repubblica federalista la visione è invertita. Non sono le Autonomie Locali a chiedere spiccioli al Governo o al Parlamento, ma sono le medesime a trasferire parte delle loro risorse al sistema Paese. In quest'ottica l'attuale disegno costituzionale è certamente deficitario e incompiuto, ma se si volesse perseguirlo con forza, basterebbe fin d'ora che si applicasse il dettato dell'art. 119, che recita così: "I Comuni, le province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa" e "hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio". Invece si continua con lo statico gioco delle parti e non si indirizzano sforzi verso l'obiettivo di una maggiore autonomia, indipendentemente dalla correzione tecnica delle ipotesi sulle quali i vari Governi lavorano. Capisco quanto sia più facile piangere e battere cassa una volta all'anno (e magari anche qualche volta durante l'anno), ma lasciatemi pensare che la politica non sia solo la mera gestione della quotidianità, e che i disegni strategici di rinnovamento debbano essere fortemente perseguiti. Altrimenti basterà adattarsi a competere secondo le appartenenze di coalizione. Forza Italia non fa alcuno sforzo nel votare contro un ordine del giorno avverso al Governo del Paese, ma vorrebbe utilizzare meglio il proprio tempo in Consiglio, anche alla luce delle risultanze che tale documento avrà in pratica. E poi non ci si lamenti se i mezzi di comunicazione sociale non pubblicano quel granché e se lunghi discorsi, anche interessanti, fondati e documentati, non vengono neppure citati. Forse hanno un'aspettativa diversa del Consiglio: quella che l'aula serva per risolvere i tanti problemi locali della città. Non so se sia giusto del tutto, ma mi sembra un approccio chiaro. Ah, alla prossima… Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria