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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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15/11/2002

Dov'è il piano comunale per la sicurezza nelle scuole?

Il lavoro del Consigliere Comunale di FI, Teresa Curino, sullo stato della messa in sicurezza degli edifici scolastici. Vogliamo, sì, una scuola libera, ma anche sicura…

   

Il lavoro svolto dal Consigliere Comunale di Forza Italia, Teresa Curino, sullo stato della messa in sicurezza degli edifici scolastici è pregevole. Intanto perché, pur scatenata dall'emozione dei fatti di San Giuliano in Molise, l'introspezione è approfondita. Per esempio il Consigliere ha portato alla luce una norma di una legge quasi totalmente abrogata, ma ove il legislatore ha lasciato in vigore, tra gli altri, l'articolo 15, che fa obbligo alle Amministrazioni Locali competenti - per il Comune le Scuole materne, elementari e medie, nonché gli asili nido di proprietà - di completare gli interventi previsti dalla legge sulla prevenzione degli infortuni. Che non è poi la legge "Beghelli", ma la 626 del 1994, che innova una materia normata, con criterio dell'epoca, addirittura nel lontano 1955. Bene, cosa dice la legge 265 del 1999? Che i lavori di messa in sicurezza devono terminare entro il 2004 sulla base di un programma, articolato in piani annuali attuativi, predisposto dallo stesso Comune. Esisterà, dunque questo documento. E se esiste, che cosa già è stato fatto? E se qualcosa è stato svolto, cosa ancora rimane da fare? Infine, riuscirà il Comune di Alessandria a garantire il rispetto dei tempi previsti dalla legge? Domande che pesano come macigni, ma, in attesa di una risposta scritta dalla "brillante" giunta in carica, non anticipiamo giudizi. Ci teniamo solo a dire che tali obblighi interessano la mera prevenzione degli infortuni e che a ciò si aggiunge pari richiesta sulla prevenzione degli incendi, sull'agibilità statica e anche su quella igienico sanitaria. Stiamo parlando di edifici scolastici, frequentati tutti i giorni dai nostri figli, che, peraltro sono assai sensibili ad uno stato di fatto non sempre in grado di raccogliere anche la più striminzita sufficienza. Qualche tempo fa, invitato a relazionare ad un convegno sulla scuola di domani, mi posi obiettivi di alto rango: parlai delle grandi libertà della scuola e della loro intersecazione in un contesto educativo. Gli studenti, a loro volta, controbilanciarono la mia relazione con la segnalazione di strutture non congrue, di edifici da sempre in fase di realizzazione mai conclusi, di situazioni igieniche non decisamente edificanti. Io partivo dal presupposto - forse un poco platonico - che la scuola è essenzialmente intelligenza e conoscenza. Software, per dirla in gergo informatico. Gli studenti ponevano l'accento sui contenitori, consapevoli che non si possa fare una buona scuola, pur nell'applicazione dei più alti ideali di libertà, in topaie sorpassate e con strumenti abborracciati. Oggi ci rioccupiamo, grazie a Teresa Curino (ma anche al capogruppo di FI in Provincia, Alessandro Scaccheri), che già aveva presentato emendamenti in tal senso al programma di governo per Alessandria e se li era visti tranquillamente bocciare da una maggioranza di centro sinistra intenta a pensare ad altro, di un mix importante: cioè della rivincita di Menenio Agrippa sulla settorialità più spinta e inopportuna. Di hardware e di software. Di braccia e cervello insieme. Ed è inutile che qualcuno si rifugi sull'Aventino dando colpe a destra e a sinistra, ma creandosi alibi per fare nulla ancora una volta. Vogliamo, sì, una scuola libera, ma anche sicura… Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria