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Martedì 5 agosto 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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28/01/2003

Tante tasse comunali in più. Di chi la colpa? Di ATM?

L'ICI prima casa passa dal 5 al 6,2 per mille: più 25%! Sono puerili le giustificazioni di Sindaco e Giunta. Se i bilanci fossero uguali ogni anno che senso avrebbe rifarli?

   

Dove porta il ragionamento sui 10 milioni di Euro mancanti dal Bilancio 2003 del Comune di Alessandria rispetto a quello del 2002? Solo da una parte. All'aumento delle tasse. Lo Stato fa la sua parte con svantaggi e vantaggi. Tra i primi il vincolo a non superare il saldo finanziario del 2001, che obbliga i Comuni a mantenere inalterato il volume del giro d'affari; tra i secondi quello di confermare il livello dei trasferimenti dello scorso anno. Anzi, da questo punto di vista si fa un passo in avanti, perché una parte dei trasferimenti è costituita dalla cosiddetta compartecipazione all'IRPEF in misura del 4,5%. Il che costituisce un primo, timidissimo fin che si vuole, segnale di federalismo fiscale. Peccato che cittadini - soprattutto quelli del Nord - e parte del sistema delle Autonomie Locali vorrebbero ben altro coraggio su questo versante, pronti tranquillamente a barattare l'intero ammontare dei trasferimenti erariali con un meccanismo che lasci le risorse IRPEF laddove vengono pagate. Di ciò ho già parlato e non ritornerò sull'argomento che comporta benefici, ma anche rischi per una città declinante come Alessandria. Ritorniamo alle tasse. Quando un assessore al Bilancio afferma che l'aumento dell'ICI sulla prima casa (consistente, visto che si passa dal 5 al 6,2 per mille con un incremento del 25% circa) consente di incassare 1,2 milioni di euro, pari a poco più di un terzo del contributo che il Comune conferisce all'ATM per la sua prestazione di servizi, significa che vuole indirizzare i suoi ascoltatori verso il ragionamento principe che questa Amministrazione ha fin qui condotto: ci mancano i soldi che la Calvo aveva. Ho spiegato perché non è così. Posso ora dire che aumentare le tasse - l'ICI è una, ma la Tarsu segue a ruota - non è un buon sistema a parità di "fatturato". E se la Tarsu aumenta mediamente del 15%, (tasso di copertura 94%) quando per la tariffa il limite fissato dalla legge Ronchi è il 1° gennaio 2005, e se all'AMIU e al Consorzio Rifiuti vengono ridotti i quattrini (oltre 1 milione di Euro in meno) chiedendo loro di garantire "comunque e possibilmente migliorare il livello qualitativo dei servizi", qualcosa che stride dovrà pur esserci. Allora che fare? Prima di tutto intervenire strutturalmente sulle cause della spesa rigida del Comune (mutui e personale, ma sui primi si sta lavorando), poi abbattere altre spese, per non dover aumentare le entrate a discapito dei redditi delle famiglie alessandrine. Quali? Ad esempio quelle per opere pubbliche. Che andrebbero maggiormente condotte con il sistema del project financing, individuando partner privati che si accollino l'onere finanziario dell'intervento e la sua gestione per un certo numero di anni, in modo da recuperare i danari spesi per la costruzione del bene. Contestualmente il Comune potrebbe liberare non poche risorse che oggi magari vengono indirizzate verso l'aumento di 1,1 milione di Euro per il personale e, domani, chissà, per altri servizi. L'attuale bilancio non apposta alcuna cifra per tanti interessanti progetti che potrebbero essere svolti totalmente o parzialmente da privati: il raddoppio della Statale 10 e il ponte sulla Bormida, la riconversione dell'area della Caserma Valfré, oppure il rilancio della Cittadella o, ancora, il tanto vantato parcheggio di via Parma. E continuando a sfogliare la margherita degli investimenti, il pluridiscusso distripark viene, quatto quatto, spostato al 2005, quando si spenderanno ben 500 mila euro. Tanto per trovare una relazione che faccia comprendere l'importanza di queste cifre, si sappia che per il solo 2003, le spese per impianti di irrigazione automatica e per potatura generale delle piante in città ammontano a circa 250 mila euro. E questo sarebbe sostegno allo sviluppo? Ah, alla prossima…

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria