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Martedì 5 agosto 2025

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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20/01/2003

10 milioni di euro in meno. Ma c'è da crederci?

3° puntata della rubrica "Non solo per panchine" - Radio BBSI. Un vero pianto greco... pensavo i nostri nuovi amministratori più brillanti!

   

Il bilancio di previsione 2003 del Comune di Alessandria - da votarsi entro il 31 marzo - sancisce in modo inequivocabile la fine del periodo di fidanzamento tra la città e la nuova Giunta di centrosinistra, che ha preso a governare Alessandria dal giugno scorso. Invero il periodo da morosi è stato più lungo del dovuto, ma le date sono queste e i nubendi hanno dovuto attendere per convolare a "giuste" nozze. Da qui in avanti i cittadini saranno legittimati con pieno titolo a criticare Sindaco, Giunta e maggioranza consiliare che li sostiene, senza che si possa levare la solita imperitura giustificazione dell'essere arrivati da poco, dell'essere "foresti" e di capirci niente nel rebus lasciato loro dalla precedente amministrazione. Pensavo che così fosse e, invece, il bilancio diviene l'ennesima occasione mancata per dimostrare che un buon amministratore pubblico è soprattutto padrone del proprio destino. Fa con quello che ha ed è ancor più bravo se riesce mantenere un buon livello di servizi con risorse limitate. Mentre rimane ancora occasione per una sterile polemica col passato che stento a giustificare pure io che, insieme al gruppo di Forza Italia, mi sono regolarmente opposto - votando contro - ai bilanci della Giunta Calvo. Infatti Sindaco e suoi collaboratori la sparano grossa: "mancano dal bilancio 10 milioni di Euro!" rispetto al 2002 e quindi… Come incipit non è male. Cosa mai potranno fare i nostri eroi con un bilancio di 85 milioni, euro più euro meno? Come si farà a rilanciare la città con la micragnosa sparagnineria delle risorse disponibili? E poi ancora quei 10 milioni in meno… Insomma un vero e proprio pianto greco. Pensavamo i nostri nuovi amministratori più brillanti, li ritenevamo essere meno prefiche (sperando sempre che il funerale a cui vanno dietro non sia quello di Alessandria). Visto che mi occuperò ancora di bilancio, posso permettermi di soffermarmi su questi 10 milioni che diventano strategici per smontare i paramenti delle esequie messi in scena con una certa perizia comunicativa dalla Giunta Scagni. La voce più ponderosa è costituita dai 3,5 milioni di disavanzo dell'ATM, che occorrerà finanziare senza mutui, come è successo lo scorso anno. Spendiamo per dare un servizio, esattamente come succedeva nel passato, solo che cambiamo il sistema di approvvigionamento. Prima ci indebitavamo, cioè pagavamo a rate, ora ci tocca farlo subito ed in contanti. Quindi nulla è cambiato. Secondo le previsioni dell'Assessore al Bilancio vi sarà un avanzo di amministrazione molto più ridotto rispetto al passato (-1,9 milioni). Ma se il sottoscritto e l'allora capogruppo dei DS in Consiglio, Paolo Bellotti, si sono sgolati per anni a dire che avere un avanzo troppo grande significa aver sottratto impropriamente risorse ai cittadini senza riuscire neppure a spenderle, adesso che l'avanzo finalmente si sgretola (ma è solo una previsione, staremo poi a vedere) ce la prendiamo con gli inquilini precedenti del Palazzo? E ci siamo già tolti di mezzo più della metà del problema. Infine ecco il maggiore costo del personale. Appena insediata la Giunta alessandrina ha pensato bene di assumere tre nuovi dirigenti. Possiamo ipotizzare che il costo dell'operazione non sia inferiore ai 250 mila euro. E allora? In più, possibile che su quasi mille dipendenti, nel 2003 non vada proprio in pensione nessuno e che non si possa sospendere il turn over inserendo un livello più alto di informatizzazione nell'Ente? Possibile che a fronte di un maggior costo per benefici contrattuali, non si possa attuare una politica di contenimento delle assunzioni? Infine la questione dell'utilizzo dei fondi della liquidazione AMAG (-1,1 milione), che la Giunta precedente ha utilizzato quasi fino all'ultimo euro. Ma anche l'attuale amministrazione ha pescato il pescabile fin che ha potuto nel corso del 2002. Si sa che l'argenteria, una volta venduta, non la si ha più. Ma è assolutamente inutile pensare di poter, anno dopo anno, rimpiangere con nostalgia i nostri padri perché sono stati nobili. Essere amministrazioni popolari ha i suoi vantaggi, ma anche i suoi problemi. Così almeno tre quarti di ciò che viene detto mancare, avrebbe dovuto essere ricondizionato da qualsiasi amministratore pubblico. Ma se tutto fosse uguale all'anno precedente, perché si dovrebbe fare bilanci ogni anno? La risposta e la giustificazione di tutto questo ragionamento finisce per essere nell'aumento di tasse. Ma su questo argomento ritornerò. Ah, alla prossima…

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria