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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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13/01/2003

Minoranza a valenza zero. La Scagni prova lo spoil system

1° puntata 2003 rubrica "Non solo per panchine" Radio BBSI. Se i partiti discutessero di temi più relativi ai compiti affidati loro per legge e per scelta, sarebbe meglio.

   

Non solo per panchine 01 - settimana dal 13 al 19 gennaio 2003 Molte le suggestioni d'inizio d'anno. Beh, a dire il vero assenti o quasi sul piano amministrativo locale - quello che conta, per intenderci, quello connesso al rilancio di un'Alessandria sempre più deludente sul versante economico - ma molto marcate sul versante della polemica tra parti politiche. Sgombriamo subito il campo. Non sono gli accartocciamenti dialettici che fanno crescere la città. Se le forze politiche discutessero di temi più relativi ai compiti affidati loro per legge e per scelta, sarebbe assai meglio. Ci sono, però, alcuni problemi di metodo che pensavamo fossero superati, ma che, invece occorre ancora chiarire. Dopodiché, lo diciamo fin d'ora, saremo assolutamente più interessati allo sviluppo di Alessandria, che alla polemica fra le parti - magari passando anche dalle piccole cose come le formelle indicatrici delle vie - ma occorre sgombrare il campo da alcuni equivoci. Primo fra tutti quello della rappresentanza. La Sindaco Scagni si lascia andare, in un'intervista del 18 dicembre scorso sul sito gay.it, il primo media gay e lesbico italiano, a qualche imbarazzante - per lei - dichiarazione. Dice testuale: "L'opposizione attuale non si è ancora resa conto di aver perso e di rappresentare un'esigua minoranza". Ma come, ma si ricorda il Sindaco dei risultati elettorali di sei mesi fa? Al primo turno l'attuale opposizione raccolse 24.562 voti, contro i 25.300 della prima cittadina, mentre al ballottaggio - dopo che i socialisti, i comunisti di Rifondazione e Torgani si erano collegati alla Scagni - lo scarto fu più sensibile (53,9 contro il 46,1 di Rossi). È esigua minoranza quasi mezza città? Sappiamo che la Sindaco non è così ingenua da pensare veramente ciò che afferma, altrimenti sarebbe un pericolo per la democrazia. Quindi dobbiamo ritenere che voglia individuare una specifica area nell'attuale opposizione (la Lega e la Lista Calvo) oppure che sia diventata schiava degli stentati modi di dire che la sinistra ha cercato in questi mesi di propinare alla città, cioè che la Giunta precedente fosse un esecutivo di Centro destra. In entrambi in casi occorre chiarire. Lega e Calvo non sono certo più ai livelli 1993-2002, ma hanno un loro spazio - un poco affievolito dalla defezione dell'ex vicesindaco Dario Pavanello e dal fatto che la riconvergenza della "Francesca" verso la Lega non trova tutti i componenti del suo Movimento "allineati e coperti" - mentre Forza Italia ed AN, all'opposizione dal 1993 al 2002, non hanno avuto e non hanno attualmente responsabilità di gestione diretta della Cosa pubblica. Capisco sia più facile metterla sul piano: "Destra contro Sinistra". Si hanno più argomenti, si può copiare più facilmente, la gente tende a capire meglio, ma la realtà ha sempre bisogno di distinguo, specie quando il disegno di riferimento è anomalo. Le semplificazioni, troppo spesso, finiscono per essere inadeguate e ingiuste. Purtroppo, però, i politici finiscono per credere di più alle loro parole che alla realtà, più alla loro interpretazione che ai fatti e ne fanno discendere azioni conseguenti. Anche la Scagni, in questi primi mesi, si è adeguata alla sua interpretazione dell'"esigua minoranza" (che vale quasi mezza città) e così non ha fatto intercorrere alcun dialogo con l'opposizione, neppure sui temi più caldi e bi-partisan dello sviluppo cittadino. Inutile dire che sul terreno delle nomine nelle partecipate il centro sinistra si è sciroppato l'intero piatto. Ma di questo riparleremo…

Piercarlo Fabbio

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria