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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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02/03/2013

Alessandria: il centrosinistra presenta il bilancio instabilmente disequilibrato

Duro documento del Ministero dell'Interno che in 26 punti boccia il bilancio del Consiglio Rossa approvato il 19 dicembre scorso. Ora si sente aria di responsabilità, di Sindaca a casa e di commissario prefettizio

   

Alessandria: il centrosinistra presenta il bilancio instabilmente disequilibrato

La nota con la quale il Ministero dell’Interno trasmette rilievi e richieste istruttorie al Comune di Alessandria è assai più grave e pesante di come è stata presentata ai giornali dai Comunicati che l’ufficio stampa del Municipio ha diffuso.
Una lettura un poco più attenta infatti evidenzia irregolarità e anche responsabilità che sarebbe comunque bene individuare. È una delle richieste di cui il gruppo PDL si farà interprete nei prossimi giorni in nome della chiarezza, della regolarità e della trasparenza che ci paiono ben lungi dall’essere state raggiunte in questa materia ove, alla luce di quanto successo, occorre grande attenzione.
Per fare alcuni esempi e per farmi meglio comprendere evidenzio alcune questioni:
a) il bilancio è falso, perché doveva essere stabilmente equilibrato e in sostanza non lo è.
b) occorreva redigere di fatto un bilancio consuntivo 2012 ed invece ne è stato fatto uno di previsione che - come detto più volte dal nostro gruppo in aula - non serviva praticamente a nulla, se non a chi si crogiola nella burocrazia. Il Ministero ha dimostrato di non essere interessato a queste pratiche;
c) dalla partita corrente di circa 100 milioni bisogna sottrarne quasi un terzo, perché 21 milioni di insinuazione al debito non sono immediatamente accertabili e devono essere espunti dai residui attivi ed iscritti in anni futuri (non è detto 2013, potrebbe essere anche 2014, dipende da quanto tempo ci metterà l'OSL – Organismo Straordinario di liquidazione, i tre commissari che si occupano dei conti fino a tutto il 2011 - ad incominciare le liquidazioni dei creditori e comunque queste sono cifre che rischiano di essere svalutate), mentre i 9 milioni di accesso al fondo di rotazione (il condono di Monti per gli enti in predissesto, che noi dovevamo far di tutto per attendere) sono utilizzabili quasi esclusivamente per spese in conto capitale (investimenti), in quanto prestito e non anticipazione di cassa;
d) per riequilibrare dunque, in assenza di entrate straordinarie effettuate e di investimenti cospicui nel 2012, occorrerebbe trovare entrate suppletive per 30 milioni o iscrivere queste perdite a disavanzo e poi recuperarle nei prossimi tre anni (e allora il bilancio sarebbe in disequilibrio);
e) ma non basta, occorrerebbe verificare i 16,2 milioni di partite di giro che, nel caso non fossero tutte giustificabili concorrerebbero in parte al disavanzo;
f) vengono individuati falsi contabili come per gli equilibri di parte corrente o come per i contributi per i permessi di costruire, dove addirittura sono diverse le cifre fra il Bilancio, i quadri riassuntivi dello stesso e la Relazione dei revisori dei conti;
g) questi ultimi, poi, a fronte di ben 26 contestazioni del Ministero, hanno seraficamente fornito parere favorevole alla maggioranza del Consiglio Comunale che ha quindi votato un documento falso;
h) la maggioranza-Rossa del Consiglio ha liquidato Al.tri. e probabilmente non ha un programma (comunque non è mai stato votato dal Consiglio, né vi è stata informazione di provvedimenti di Giunta in materia) di recupero di elusione ed evasione fiscale, come chiede il Ministero, anzi, alcuni recuperi di circa 2,5 milioni sono stati inopinatamente cancellati;
i) le partecipate andavano privatizzate (richiesta di riduzione di spese per servizi e/o prestazioni) ed invece la Giunta ha annullato la gara Amiu-Iren e bloccato la gara Aral;
j) sul fronte del personale praticamente il Ministero chiede se l'Amministrazione non ritenga opportuno internalizzare alcuni servizi gestendoli in economia, nonché disfarsi dei contratti a tempo determinato. Per i dipendenti comunali è un vantaggio, per quelli delle partecipate meno, considerando anche la non avvenuta privatizzazione, di cui al punto i);
k) non vi è scritto da alcuna parte che il Ministero ritenesse ineluttabile il dissesto, come invece afferma la sindaca. Semplicemente non ne fa parola. Perché raccontare un’inutile, ulteriore bugia?

 

Quali conseguenze?
La procedura è fissata dalla legge. Dopo questi sessanta giorni in cui le correzioni dovranno avvenire, sapremo se il Ministero approverà o dichiarerà il diniego dell’ipotesi di Bilancio stabilmente equilibrato.
Da lì scattano altri termini in caso di diniego oppure il via al proseguimento dell’attività in caso di approvazione.
"Il rischio che si corre, vista la pesantezza delle osservazione, non è di poco conto, probabilmente, che ha presentato nei giorni scorsi domanda per diventare presidente Amag (da capo di tutte le partecipate a presidente di una sola in condominio con un amministratore delegato), mentre il direttore Zaccone è stato confermato, nonostante le dimissioni, per i prossimi tre anni e i revisori attendono un’altra chance dopo aver approvato un bilancio che si è preso ben 26 osservazioni dal Ministero. Non possiamo dire che l’assessore sprizzasse simpatia da tutti i pori e che non ce l’avesse su con noi – non a caso ha cercato ancora furbescamente di accollare alla nostra gestione ritardi in un pagamento di spese condominiali, venendo smascherato da un capogruppo della sua stessa maggioranza – ma questa soluzione non rispetta la realtà, perché non pensiamo sia l’assessore a fare i conti, ma qualcun altro”.

 

 

Piercarlo Fabbio
Presidente PDL
in Consiglio Comunale

Alessandria, 2 marzo 2013

Ecco cosa dice il Teuol:
 

Articolo 261
Istruttoria e decisione sull'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato

 

1. L'ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato è istruita dalla Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali, che formula eventuali rilievi o richieste istruttorie, cui l'ente locale fornisce risposta entro sessanta giorni.
2. Entro il termine di quattro mesi la Commissione esprime un parere sulla validita' delle misure disposte dall'ente per consolidare la propria situazione finanziaria e sulla capacita' delle misure stesse di assicurare stabilità alla gestione finanziaria dell'ente medesimo. La formulazione di rilievi o richieste di cui al comma 1 sospende il decorso del termine.
3. In caso di esito positivo dell'esame la Commissione sottopone l'ipotesi all'approvazione del Ministro dell'interno che vi provvede con proprio decreto, stabilendo prescrizioni per la corretta ed equilibrata gestione dell'ente.
4. In caso di esito negativo dell'esame da parte della Commissione il Ministro dell'interno emana un provvedimento di diniego dell'approvazione, prescrivendo all'ente locale di presentare, previa deliberazione consiliare, entro l'ulteriore termine perentorio di quarantacinque giorni decorrenti dalla data di notifica del provvedimento di diniego, una nuova ipotesi di bilancio idonea a rimuovere le cause che non hanno consentito il parere favorevole. La mancata approvazione della nuova ipotesi di bilancio ha carattere definitivo.
5. Con il decreto di cui al comma 3 è disposto l'eventuale adeguamento dei contributi alla media previsto dall'articolo 259, comma 4.

 

 

Articolo 262
Inosservanza degli obblighi relativi all'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato

 

1. L'inosservanza del termine per la presentazione dell'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato o del termine per la risposta ai rilievi ed alle richieste di cui all'articolo 261, comma 1, o del termine di cui all'articolo 261, comma 4, o l'emanazione del provvedimento definitivo di diniego da parte del Ministro dell'interno integrano l'ipotesi di cui all'articolo 141, comma 1, lettera a). (1. I consigli comunali e provinciali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno:
a) quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché' per gravi motivi di ordine pubblico;)
2. Nel caso di emanazione del provvedimento definitivo di diniego di cui all'articolo 261, comma 4, sono attribuiti al commissario i poteri ritenuti necessari per il riequilibrio della gestione, anche in deroga alle norme vigenti, comunque senza oneri a carico dello Stato.

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria