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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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16/12/2015

Cittadella, Valfrè e altri. Una dimenticanza tira l'altra: 5R

Piccolo consuntivo di fine anno sull'utilizzo delle strutture ex militari. Mancano tutte all'appello. Adunata spostata a data da destinarsi. Per ora va di moda la ritirata

   

Cittadella, Valfrè e altri. Una dimenticanza tira l'altra: 5R

5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

 

Siamo quasi a fine anno e, auguri di Natale compresi, occorre incominciare a tirare un poco le somme. Si fa così ad ogni fine d'anno. Non che si possa fare prima o dopo, ma questo è il periodo deputato. Se lo volessi fare a febbraio, nessuno mi prenderebbe sul serio. Ma fatto a cavallo d'anno - per quelle strane cose che formano le nostre convenzioni - è giustificato, se non dovuto. Allora mettiamo in campo la nostra memoria arrugginita dall'inazione altrui e vediamo di che ci ricordiamo. Il 2015 doveva essere l'anno della ripresa per la Giunta di nostra signora del dissesto e del risanamento (oggi la parola d'ordine è: basta dissesto, sì alla ripartenza). Non lo è stato, come volevasi dimostrare direbbero i matematici. Troppe cose rimaste indietro, troppo rigida la spesa, troppo "benaltrismo" nelle scelte, troppi i debiti fatti, troppi i favori agli amici degli amici, troppi i salamelecchi a Fassino, troppi gli scontenti in città. Tra i "troppo" individuati, ecco farsi le luce le dimenticanze più gravi: la Cittadella è rimasta lì, per fortuna, ma non si è fatto nessun passo in avanti. Se è difficile gestirla per la corazzata del Comune, immaginate che possono fare alcune associazioni volonterose come i Bersaglieri in congedo e il FAI. Sono barchette e come tali navigano. Ci vorrebbe una flotta di portaerei e noi ci dilettiamo con il diporto. In compenso ci sono tavoli di discussione che stanno elaborando progetti, almeno così ci dicono, ma di opere vere neppure l'ombra. Il 2015 se ne è andato e l'unica preoccupazione dei grandi appassionati della fortezza è stata quella di calcolare la pendenza della strada che dal nuovo ponte porta all'antica struttura. Non male.

Ma se stiamo sui contenitori ex militari ce ne sarebbe da dire: l'ex Ospedale Militare, di proprietà del Comune da fine anni Ottanta e per un certo periodo trasferito in parte all'Università, che lo ha ritornato con ribrezzo e rassegnazione al mittente, è stato chiuso mesi per lavori, ma all'apertura è risultato quello di prima: desolante. La Valfrè non è stata acquisita, né gratis, né pagandola e tutti i progetti, già ampiamente messi in soffitta da quest'Amministrazione, si sono trasformati in un'apertura dei cancelli di Caserma per posteggiare automobili di chissà quale istituzione. Le promesse ci sono e se se ne parla, qualche assessore dirà pure che vi sono progetti. Ora occorre intenderci: progetti è una bella parola, ma non va confusa con "idee", che peraltro vanno trovate anche quelle con la lente di Sherlock.

Ci sarebbe l'acquisizione dell'ex genio militare, una struttura imponente tra via Piacenza e via Brescia, ma pure di quella, al di là della volontà di acquisirla al patrimonio comunale, nulla si è più saputo.

Consoliamoci con gli alberi di Natale e la mancanza del Presepio in Comune. Del resto ognuno faccia la sua parte: i preti il presepio; il Comune l'albero. Così non si scontenta nessuno. O tutti, che forse è più realistico. Auguri.

 

(213) Alessandria 16 dicembre 2015

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria