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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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20/08/2015

Calma, sono solo revisori che sbagliano: 5R

L'errore sull'indebitamento prodotto dal collegio dei controllori contabili la dice lunga sulla fiducia cieca riposta in chiunque giochi sinceramente al fianco della sinistra. Ora come in passato. Ma la situazione non cambia: il Comune rimane indebitatissimo

   

Calma, sono solo revisori che sbagliano: 5R

5 righe… di giornata
 

di Piercarlo Fabbio

 

Anche i revisori sbagliano? Mandiamoli sotto processo! Scherzo, ma è certo che "chi fa, sbaglia", anche i controllori. E neppure i revisori, della cui saga si è protagonisti e vittime nello stesso tempo o in tempi diversi, si sottraggono a questa regola. Hanno forse sbagliato molto di più coloro che sull’infallibilità dei revisori hanno impiantato un mito e hanno imbastito una mistificazione politica che pareva non finire mai. Però ci hanno vinto le elezioni, mentre ora fosche nubi si addensano su chi ci ha giocato sopra politicamente.

Ma al di là del “chi di spada ferisce…” coniugato per l’ennesima volta e sempre valido, le considerazioni politiche non cambiano, perché certamente 10 milioni sono una gran bella cifra, ma che poco incide sulla valutazione di un debito a medio-lungo termine che è andato a sostituire quello corrente, senza migliorare la situazione, ma rendendo la spesa ancor più rigida (il riferimento ai 13/14 milioni di ratei di interessi e capitale da pagare ogni anno è puramente voluto).

Ora, spesa rigida e riduzione complessiva della stessa significano limitare a zero le politiche reali di un’Amministrazione. E se si tratta dunque di gestire esclusivamente un esborso che già in anticipo sappiamo non offrirci spiragli, che se ne fa il sistema del personale politico? Diventa inutile, o meglio, troppo costoso – anche democraticamente – per il poco lavoro che è chiamato a fare. La spesa rigida fondata sul debito ampliatosi dal 2012 di circa 60 milioni è la peggior nemica della politica e la migliore amica della burocrazia. Se poi politica è cambiamento, e tecnocrazia è conservazione, allora il tanto decantato obbligo di innovazione diventa una bella frase di un programma politico irrealizzabile per mancanza di presupposti. Dicevo in Consiglio, durante il dibattito, “wishful thinking” per sintetizzare alcune promesse del bilancio. Cosa significa? Più o meno: “fare castelli in aria”.

 

 

(208) Alessandria 20 agosto 2015

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria