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Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria

   
   

   

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16/03/2009

Riva del Garda: Formigoni lancia la rete delle amicizie

Cattolici e Laici insieme per tentare la grande avventura del PDL. Un popolo sovrano che ha bisogno di aperture, di democrazia, di partecipazione e di confronto. La valutazione di Don Chisciotte

   

Riva del Garda: Formigoni lancia la rete delle amicizie

Il convegno dei gruppo liberale degli Onn. Dalla Vedova, Martino e Quagliariello e la tre giorni di Rete Italia a Riva del Garda hanno caratterizzato il fine settimana scorso.
Seguirà il congresso di chiusura dell’esperienza di Alleanza Nazionale alla fine di questa settimana, pochi giorni prima della celebrazione del congresso di fondazione del Partito del Popolo della libertà il 27-28 e 29 Marzo p.v.

Sono tappe di avvicinamento a un traguardo che segnerà una svolta storica della politica italiana, con la formazione del più grande partito dei moderati italiani, sezione italiana del PPE, dopo l’esperienza della Democrazia cristiana.

Da parte di tutti si pone l’accento sulla necessità di non procedere ad una fusione a freddo delle diverse componenti dalle tradizioni e storie politiche diverse e talora segnate da forti contrapposizioni, quanto piuttosto cercare di realizzare una sintesi delle antinomie che hanno caratterizzato larga parte della storia politica italiana della seconda metà del secolo scorso.

A Riva del Garda, di fronte ad una platea di oltre 1200 persone che hanno seguito con intensa partecipazione lo svolgersi di un dibattito avviato dalle riflessioni del Card.Angelo Scola su “ Chiesa e Politica oggi: spunti per un giudizio”, si sono succeduti ministri, parlamentari e studiosi sul tema generale del convegno: “Cattolici e laici per un Popolo della Libertà”.

Il tema intendeva sviluppare una recente indicazione di Papa Benedetto XVI secondo cui: “…il mondo ….necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati…”
E una nuova generazione di laici impegnati si è potuta conoscere da vicino, con la gradita sorpresa di riscontrare rilevanti convergenze tra persone provenienti dall’esperienza del riformismo socialista, come i ministri Sacconi e Frattini e persone di diretta, seppur diversa, formazione cattolica, quali la Gelmini, Fitto, Alfano e Alemanno, tutti concordi nel ritrovarsi uniti nella condivisione della carta dei valori del Partito Popolare Europeo, come più volte sottolineato da Roberto Formigoni.

A distanza di due anni e mezzo dalla nascita di Rete Italia molti si sono chiesti, durante i lavori di gruppo e negli interventi in assemblea plenaria del sabato pomeriggio, se e quale natura e funzione debba oggi essere attribuita a questa realtà associativa, nel momento in cui nasce il Popolo della libertà, partito presidenzialista e in cui, secondo quanto indicato dal Cavaliere, non devono nascere correnti e gruppi di potere consolidati.

Netta è stata l’indicazione di Formigoni e di Lupi nel connotare Rete Italia non come una corrente all’interno della variegata nuova realtà che si andrà a costituire nel nuovo partito, quanto piuttosto come il frutto di una più alta ambizione: quella di diventare la felice esperienza di uno strumento e di un metodo che consenta l’ elaborazione e il confronto in campo aperto di proposte e soluzioni ai grandi temi culturali, economici, politici e sociali emergenti nella società e da ricondurre a sintesi nel partito. Non,dunque, un partito in piccolo, una conventicola di cattolici rinchiusi in se stessi, ma lo strumento in grado di portare dentro al Pdl le idee e le proposte che emergono dalla realtà complessiva della Rete.

Rete Italia è stata, sin qui, il luogo prezioso di elaborazione e di confronto politico e culturale che si intende conservare e sviluppare confermando, per dirla con Formigoni, che “ non ci rassegneremo facilmente alla possibilità che scompaiano altri luoghi nel partito simili a questo e con cui poterci confrontare”. Insomma, Rete Italia non può essere vissuta come un’appartenenza ad una componente guidata verticisticamente, ma come un’esperienza di amici che intendono verificare, nelle diverse realtà territoriali, in piena autonomia e senza direttive preordinate, progetti e soluzioni politiche e amministrative, sempre aperta a quanti sono interessati al dialogo fecondo e costruttivo. Esperienze locali e territoriali da ricondurre in rete per una reciproca conoscenza, quale frutto di un metodo di lavoro di autentica partecipazione democratica.

L’ambizione che ci sorregge è quella di ritrovare tante sedi di elaborazione aperte al dialogo e al confronto, all’approfondimento e all’elaborazione di proposte politico-programmatiche da far rifluire dentro il Pdl. Il tutto caratterizzato da forti autonomie decisionali territoriali, anche se sorrette dalla sintesi politica che non potrà che essere unitaria e nazionale, da declinare nel rispetto dei principi della carta dei valori del PPE. Valori che si racchiudono in uno essenziale, al quale tutti hanno fatto riferimento nei loro interventi: la centralità della persona umana.

Forte e chiara l’indicazione di Formigoni, peraltro ribadita dall’intervento in diretta telefonica del presidente Silvio Berlusconi di domenica mattina, della necessità di metodi di selezione democratica della classe dirigente a tutti i livelli, nella consapevolezza che le élites dirigenti nascono e si impongono solo se e quando sono il risultato di scelte democratiche.

Ci può essere un tempo, come quello attuale della fondazione del nuovo partito, in cui il rinvio dell’esercizio della democrazia in favore di scelte dirigistiche dall’alto trova oggettive necessità, ma questo non può che essere un tempo breve e non a termine indefinito e senza certezze.
Questo è il messaggio che da Riva del Garda è stato lanciato alla vigilia del congresso di fondazione del Pdl e che gli amici della Rete sempre più diffusa nelle diverse province italiane intendono sviluppare con spirito di totale apertura con tutti coloro, cattolici e laici che intendono riconoscersi nel Popolo della Libertà.

 

 

Don Chisciotte

 

 

radioformigoni, 16 marzo 2009

 

 

 

 

 

Piercarlo Fabbio Sindaco di Alessandria